Il WEC torna in Giappone, in occasione della 6 Ore del Fuji. La gara ha sempre messo a nudo i punti deboli della 499P, in difficoltà quando si parla di curve da media-lenta velocità e da lungo raggio. Non a caso anche San Paolo è stata una pista avversa per i prototipi di Maranello, già in una condizione sfavorevole a causa del BoP. Dall’altra parte Porsche e Cadillac possono beneficiarne, con la possibilità di guadagnare punti nelle classifiche piloti e costruttori.
Nelle LMGT3 Ferrari torna nella pista dove 12 mesi fa è stato bissato il primo successo nel WEC per la 296 LMGT3. La penalità inflitta al COTA ha tolto alla #54 dei punti importanti, anche se la vera attenzione è posta sulla #21, seconda in classifica. Prima è sempre la Porsche #92, in grado di allungare persino in America il proprio vantaggio.
WEC – 6 Ore del Fuji, Preview Hypercar: Porsche e Cadillac all’attacco
FIA e ACO, dopo la bagnata gara del COTA, hanno optato per tenere stabili i valori del BoP nelle Hypercar, con la sola Alpine che ha subito una variazione importante a livello di potenza. Se in America non abbiamo potuto avere dei riscontri tecnici veritieri, abbiamo comunque visto come le 499P si fossero dimostrate le migliori nella gestione delle coperture da bagnato, uscendo sul finale di gara.
Proprio il bagnato ha dato una chance a Porsche, e l’equipaggio #6 non ha esitato nel prendersela, andando così a vincere. Perciò, a livello tecnico, è attesa la conferma definitiva dei progressi compiuti nell’inverno dalle 499P, rimaste quindi le vetture più pesanti, assieme alle GR010 a quota 1069 Kg. Il rapporto peso-potenza sotto ai 250 Km/h resta anch’esso invariato per molti, con le uniche eccezioni valide per Alpine, BMW, Cadillac, Porsche e Toyota.

L’unico cambiamento rilevante, come riportato, è Alpine, che vede aumentare di 6 KW la potenza sotto ai 250 Km/h, quella più importante sulla pista giapponese. Avevamo già visto al venerdì in Texas, anche se con condizioni di caldo piuttosto estremo, una A424 in gran spolvero sul passo gara. La pista del Fuji presenta caratteristiche diverse, ma non totalmente opposte. Le curve lente della fine del secondo settore e del terzo danno una grande importanza alla trazione e alla gestione degli pneumatici, sempre critica su questa pista.
Le curve veloci del secondo intermedio impongono un compromesso complesso da trovare a livello di assetto. Proprio la A424, come riportato da diversi tecnici, è stata sviluppata seguendo una filosofia favorendo la velocità sul dritto. Il BoP a doppia velocità ha reso questa scelta pessima, obbligando la squadra francese a lavorare in modo da far funzionare la vettura dove ha sempre faticato. Tendenzialmente, inoltre, queste vetture prediligono le curve veloci a quelle lente, come osservato più volte nel corso delle stagioni.
Anche Cadillac potrà avere ottime possibilità di fare molto bene. Sempre nelle libere al COTA, le due V-Series.R si erano dimostrate molto veloci. Ciò va aggiunto alla pole position firmata lo scorso anno, dimostrando la grande affinità tra la LMDh americana e la pista giapponese. Il degrado gomma è sempre stato il tallone d’Achille della vettura firmata Dallara, anche se in Brasile abbiamo avuto ottime conferme sotto questo aspetto. Porsche, d’altro canto, torna su una pista in cui la 963 ha vinto in passato.
Se sull’asciutto la vettura di PPM era piuttosto indietro, sul bagnato trova sempre le sue condizioni migliori. La natura nervosa della vettura (comune a tante LMDh) rende complessa la gestione delle gomme. Nonostante ciò, proprio le ultime due citate hanno sempre potuto godere di una grande velocità nel mettere in temperatura le coperture, che però potrebbe non rivelarsi fondamentale come qualità. Il peso della vettura potrebbe rende il tutto molto complesso, come d’altronde per tutti quanti.
Ferrari lo scorso anno aveva faticato enormemente probabilmente per delle difficoltà legate ancora al Joker introdotto all’impianto dei freni, che ha reso necessario del lavoro di affinamento. Abbiamo visto che le 499P si sono dimostrate le migliori sulla gestione delle gomme, vedremo se questo weekend confermeranno i progressi.
WEC – 6 Ore del Fuji, ANALISI BoP Hypercar: valori quasi invariati sotto ai 250 Km/h
Come riportato, i rapporti peso-potenza sotto ai 250 Km/h (V1) sono rimasti pressoché invariati. Ferrari resta la vettura col rapporto peggiore, seguita da Toyota, sempre tra le peggiori. Migliora Alpine, grazie ai 6 KW concessi, mentre Cadillac resta la terza col terzo migliore rapporto.


Sopra ai 250 Km/h, invece, c’è più movimento. Ferrari e Toyota subiscono dei miglioramenti, aumentando rispettivamente del 0.2 e 0.3%. Alpine ancora una volta migliora la sua situazione, acquisendo il 6% in più rispetto al COTA. Migliorano anche Peugeot (2.5%), Cadillac (1%) e BMW (0.4%). Il lungo rettilineo del traguardo sarà un punto fondamentale di sorpasso, rendendo necessario porre l’attenzione persino su questo aspetto. Da tenere sotto occhio anche la partenza, ricordando la ‘carambola’ della passata stagione.
WEC – 6 Ore del Fuji, Preview LMGT3: Ford la più penalizzata
Nelle LMGT3, dopo la vittoria della McLaren di United Autosport e la grande prestazione delle Mustang al COTA, FIA e ACO hanno apportato dei cambiamenti. Le Ford di Proton Competition ingrassano di ben 15 Kg, salendo a quota 1349 Kg. Sale anche Ferrari, che senza Success Handicap prende 4 Kg raggiungendo i 1358. Assieme a loro anche BMW (+8 Kg) e Corvette (+3 Kg). Scende, invece, Aston, arrivando a quota 1339 Kg.
A livello di mappature la situazione resta invariata, mentre abbiamo cambiamenti nel Power Gain dopo i 200 Km/h. La modifica maggiore la subisce la Vantage, scendendo di 1.7%. Le 296 LMGT3 questa volta migliorano, aumentandola del 0.7%. Tutti gli altri cambiamenti sono in range simili. Aumenta per tutti, infine, l’energia disponibile per ogni stint, su valori compresi tra 27 e 32 MJ.

Contando il Success Handicap, la #21, sempre seconda in classifica, arriva a quota 1370 Kg. La #33, sempre terza, tocca i 1344 Kg, mentre la leader #92 di Manthey raggiunge i 1350 Kg, con 18 Kg di penalizzazione aggiuntiva. La #54, giunta terza al COTA, subisce 6 Kg aggiuntivi. Nelle LMGT3, come spesso riportato, la situazione è sempre piuttosto aperta.
La 296 LMGT3, vincitrice al Fuji lo scorso anno con la #54, potrebbe ritrovare una pista favorevole, anche se Porsche ha sempre mostrato storicamente ottime prestazioni nelle curve medio-lente. Ford potrebbe faticare parecchio, soprattutto a giudicare dal peso aggiunto dagli organizzatori. Fatto sta che la #21 di Rovera-Mann-Heriau dovrà dare una scossa alla classifica, in vista dell’ultima gara stagionale in Bahrain.
La Porsche #92 si è dimostrata ottima a livello di costanza di rendimento, perciò sarà complesso batterli. Corvette si è sempre mostrata ottima nella gestione delle gomme, anche se rende al meglio in condizioni di caldo estremo. Molto sarà deciso dagli ultimi stint di gara, quando al volante saliranno i piloti professionisti, prendendo il posto dei Silver. Da segnalare anche l’assenza delle coperture Hard fornite dalla Goodyear, che faranno il loro ritorno in vista dell’ultimo round in Bahrain, potenzialmente mettendo in difficoltà vetture come Lexus sulla lunga distanza.
Crediti Foto: Ferrari Hypercar su X, WEC