La sesta qualifica stagionale viene vinta dalla Ford Mustang LMGT3 di Proton Competition. La #88 di Gattuso–Levorato–Olsen, inizialmente eliminata nel corso della prima sessione, firma la prima pole position per la classe LMGT3.
Le condizioni miste in cui si sono svolte le qualifiche hanno reso il tutto più concitato del solito, e in questo caso sono stati i gentlemen drivers più fiduciosi in auto a passare il taglio. Tra gli eliminati troviamo i due alfieri di Vista AF Corse, con un rendimento per nulla positivo.
WEC – Lone Star Le Mans, ANALISI Qualifiche LMGT3: Ferrari e Porsche escluse dalla Hyperpole
Partendo dall’estremo opposto della classifica, troveremo poco dopo tempo le due Ferrari 296 LMGT3 di Vista AF Corse, ancora escluse dalla Hyperpole. In Brasile, però, si trattava di una condizione tecnica svantaggiosa rispetto agli avversari diretti, a causa di un BoP che influiva sul peso della vettura, critico su una pista ostica sulle gomme come quella di San Paolo.
Invece al COTA a mancare sono i due piloti. Mentre Flohr ha mantenuto un rendimento in linea con le aspettative, delude parecchio la prestazione di Heriau. Il bronze francese ha svolto ottime gare questa stagione e per questo ci si aspettava da lui un buon rendimento. Invece, a causa di queste difficoltà, la #21 chiude 17esima e la #54 15esima.
Come detto da Ian James, le nuove gomme Hard di Goodyear funzionano al meglio solamente in condizioni di estremo caldo. Mentre al venerdì si sperimentavano quasi 50°C di asfalto, al sabato la temperatura è scesa, fino a toccare i 31°C. Assieme alla pioggia leggera si veniva a creare una condizione parecchio difficile per i piloti, che faticavano piuttosto a mandare in temperatura le gomme.
Il bicchiere mezzo pieno viene consegnato dalla #92, che con Hardwick si piazza solamente 14esima. Non una buona qualifica per i leader della classifica generale, considerando che la #33 di TF Sport si trova in top 10. Proprio la squadra inglese ha concluso al quinto posto la Hyperpole, con un Edgar in grado di portare a casa un giro pulito.
La #81, invece, si ritrova 12esima, invertendo il trend che si era potuto osservare nelle ultime gare della stagione. Eastwood, nella mattina americana, ha dichiarato: “Sta andando bene, sembriamo piuttosto forti. La temperatura della pista è cambiata molto rispetto a venerdì, e tendenzialmente noi andiamo bene quando fa tanto caldo. Però siamo nel mix. Oggi le temperature dovrebbero cambiare ancora, e per questo serve avere una buona squadra dietro di te che sia in grado di seguire l’evoluzione della pista“.
Chiude ultima la #85 delle Iron Dames, piuttosto indietro nella sessione di qualifiche. In 16esima troviamo la #10 di Racing Spirit of Léman, protagonista di un uscita di pista nelle FP1 che non ha di certo aiutato il programma di lavoro della squadra. Non passa il taglio nemmeno la #61 di Iron Lynx, in difficoltà in queste condizioni, con la #60 in ottava piazza a +2,468 secondi dalla vetta.

WEC – Lone Star Le Mans, ANALISI Qualifiche LMGT3: Rossi chiude quarto, bene McLaren
Valentino Rossi, sulla #46, ha chiuso una buona sessione di qualifica in quarta posizione, terminando la giornata come la miglior BMW in griglia. L’italiano si trova a +1,327 secondi dal 2.07.645 di Levorato, con una Ford che si è dimostrata enormemente a suo agio nelle condizioni miste. Ciò potrebbe essere dettato dall’energia che la vettura mette negli pneumatici.
La Mustang GT3 ha sofferto per tutta la stagione l’eccessivo surriscaldamento degli pneumatici. Questa potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: in condizioni miste, con una gomma estremamente difficile da mandare in temperatura, come la Hard, potrebbe richiedere molta energia per essere messa in finestra, il che pone la Ford come una delle migliori vetture.
La #31 di WRT chiude al nono posto, dopo essere stata in grande spolvero con Shahin nella prima sessione. Le BMW, in caso di una fase di gara asciutta, potrebbero giovarsi non poco dei 26 Kg tolti prima dell’inizio dell’attività in pista, ponendosi come protagonista per la gara, da aggiungere alla freddezza e bravura della squadra belga nelle operazioni ai box.
McLaren chiude terza, come “migliore degli altri” con la #95 di Sean Gelael, a +0.617 secondi da Levorato. La #59 di Baud si piazza in sesta posizione, mettendo due 720s LMGT3 nella condizione di giocarsi la leadership nelle primissime fasi di gara. Avere due vetture davanti potrebbe rivelarsi cruciale, dando così alla squadra la possibilità di differenziare le strategie in caso di meteo incerto.
Chiude in settima piazza la Lexus #78, dopo che la sorella #87 è stata relegata in fondo per aver ricevuto due volte la bandiera a scacchi. Mezza delusione la #27 di Heart of Racing, inizialmente molto veloce nelle condizioni miste grazie ad un Ian James in spolvero, concludendo la Hyperpole in decima piazza con Robichon.
Per la gara è complesso fare previsioni. Il meteo incerto sarà la chiave della 6 Ore, con le squadre che non dovranno commettere alcuna sbavatura. Coloro che svolgeranno una gara pulita saranno probabilmente premiati a fine giornata. Le condizioni miste e fresche impongono una certa attenzione al warm–up della gomma, estremamente dura, che quindi risulterà cruciale persino per overcut o undercut. Senza considerare le eventuali neutralizzazioni, che spezzeranno il ritmo della gara e potenzialmente renderanno necessari degli splash and go. Come sempre, rinnovo il consiglio di porre attenzione alle prime fasi di gara, caratterizzate dalla presenza dei gentlemen drivers al volante delle vetture.
Crediti Foto: FIA su X, Ferrari Races su X
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