McLaren controlla la prima giornata di attività in pista ad Austin. La #59 di Gelael ha fatto segnare il miglior tempo: 2:06.545. L’altra 720s LMGT3 di United Autosport si piazza in quarta posizione, non lontana dalla vetta. Nelle posizioni di spicco troviamo anche le due Ford Mustang di Proton Competition, assieme alla #85 delle Iron Dames, favorite dall’assenza del Success Handicap.
Chiude in quinta posizione la Lexus RC F LMGT3 #78 a +0.486 secondi da Gelael. Più arretrate questa volta le Corvette, con la #33 nona e la #81 dodicesima. La #54 di Castellacci, solamente 15esima di classe, è stata costretta a fermarsi in pista per un presunto problema alla sospensione posteriore. La #21 non fa tanto meglio, chiudendo 11esima.
WEC – Lone Star Le Mans, ANALISI libere LMGT3: Ferrari ai margini della top 10
Le 296 LMGT3, come spiegato nella nostra analisi pre-weekend, giungevano ad Austin con obiettivi ben chiari: guadagnare quanti più punti possibili dopo la disastrosa trasferta brasiliana, con zero punti conquistati per entrambe le vetture di Vista AF Corse, mentre la #92 chiudeva sesta.
La nuova Hard portata in pista da Goodyear garantisce delle prestazioni migliori nell’arco di uno stint, ma per le vetture di Maranello si tratterà più che altro di non commettere errori. Come evidenziato da Rovera prima del fine settimana, la 6 Ore di domenica sarà estremamente impegnativa, sia sotto il punto di vista del meteo che della gestione. L’asfalto del COTA è piuttosto abrasivo e sconnesso, mettendo perciò molta energia sulle gomme.
Mentre la #21, seconda in campionato, avrà ancora molti chili di zavorra addosso, la #54 di Flohr-Castellacci-Rigon si trova in una condizione migliore. Il problema accusato nelle FP2 non promette bene, togliendo anche della attività in pista sempre molto preziosa nel WEC. Il pilota italiano tuttavia è tornato ai box dopo una breve sosta alle curve 13-14.
Rovera, nel corso della seconda sessione, ha svolto un long run piuttosto interessante, viaggiando stabilmente sul 2:08. Però, come spiegato innumerevoli volte, la chiave della classe LMGT3 sono i piloti amatoriali. Heriau, che ha mostrato molte ottime cose questa stagione, ha fatto segnare nel primo stint effettuando parecchi giri, di cui il migliore è stato un 2:07.824. Mann ha continuato il lavoro, andando in progressione verso un 2:08 basso.
Aston Martin, vincitrice della passata edizione, si è detta piuttosto fiduciosa per il fine settimana texano. Mentre la #10 di Racing Spirit of Léman ha chiuso la sessione FP1 con un incidente, la #27 di Ian James pare si stia ancora nascondendo. Il pilota americano ha sottolineato, nel corso del venerdì, la bontà della Vantage Evo sui dossi del COTA.
Il manager di Heart of Racing ha voluto esprimere la sua opinione sulle nuove Hard portate da GoodYear per la prima volta in Brasile: “Non credo che saranno in grado di cambiare i valori in campo. Per far funzionare bene la nuova Hard c’è bisogno di un gran caldo, e per questo le Medium hanno sempre funzionato bene“.

WEC – Lone Star Le Mans, ANALISI PL LMGT3: attenzione a Lexus e a Rossi
Dall’analisi del passo gara delle vetture, si notano degli aspetti parecchio interessanti. Mentre la #21 ha mostrato tutto sommato un passo gara decente, lo stesso non si può dire della Porsche #92, prima in campionato. La vettura di Manthey in Brasile ha ottenuto un sesto posto nonostante il Success Handicap, svolgendo una gara per questo eccelsa, grazie anche ad un grande Riccardo Pera.
Tuttavia, nelle FP2, Hardwick, bronze dell’equipaggio, girava costantemente sul 2:10. Certe volte il pilota americano era in grado di scendere su dei tempi più competitivi, ma senza la costanza di tanti altri. Le condizioni estreme di caldo del venerdì texano potrebbero non aver giovato alla vettura tedesca, anche se le Iron Dames si trovano nelle posizioni di rilievo al termine delle FP2 (senza zavorra).
Altra candidata a far bene è la #33 di TF Sport. La vettura di Keating-Edgar-Juncadella ha mostrato ottimi segnali nel corso delle FP1, poi confermati in parte nella seconda sessione. Il Gentleman Driver americano, nel corso del suo primo stint in macchina, si è posizionato stabilmente sul 2:09, senza escludere dei “picchi” in 2:08 basso. Un buon segnale considerando le condizioni abbastanza estreme.
Lexus si è dimostrata su un livello non lontano, anzi, La #87 vincitrice in Brasile ha svolto un grande stint con Hawksworth, ufficiale Toyota in Nordamerica. Il pilota americano segna anche dei passaggi in 2:07 medio/basso, dimostrando una buona progressione. Tuttavia, le cose non vanno allo stesso modo con Umbrarescu, bronze della vettura. Il rumeno risulta molto incostante, con addirittura molti passaggi in 2:11, senza mai scendere sotto il 2:09.
BMW questo fine settimana dovrebbe sfruttare a pieno l’ottimo BoP concesso dagli organizzatori. I 26 Kg in meno rispetto al Brasile si fanno sentire, anche se non sulla classifica generale. La #46 di Harthy-Rossi-van der Linde svolge un ottimo stint con l’italiano, risultando piuttosto costante sul 2:09 medio/alto. Ottimo anche il rendimento di Harthy, bronze, che scende persino sul 2:08.
Le condizioni climatiche dovrebbero cambiare notevolmente nel corso del weekend, per questo i dati ottenuti dalle prove libere del venerdì lasciano il tempo che trovano. Per la qualifica e la gara sono attese temperature più basse, in cui la Hard potrebbe risultare piuttosto impegnativa da mandare in finestra, soprattutto per il bronze. Non ci resta che attendere le FP3 che scatteranno alle 18:00 italiane.
Crediti Foto: Ferrari Races su X, Akkodis ASP Team su X