Porsche ha annunciato in occasione del nono round stagionale del DTM la nuova vettura che prenderà il posto della attuale 992 GT3 R. La Versione Evo prenderà parte alla prossima stagione del WEC, che come al solito richiederà delle modifiche rispetto alla versione standard, che correrà in campionati come il GT World Challenge.
Le vetture LMGT3, rispetto alle versioni normali, richiedono dei sensori di coppia posizionati sul semiasse. Stesso discorso per l’IMSA, visto che da questa stagione hanno adottato lo stesso sistema di BoP del Mondiale Endurance. Sempre per il WEC le vetture tedesche dovranno avere un silenziatore specifico.
WEC – LMGT3: Porsche si concentra sulla guidabilità
Sono molti i successi che la 992 GT3 R ha conquistato nei suoi primi due anni di attività nel WEC. Sono ben due le 24 Ore di Le Mans portate a casa da Manthey Racing, con un Mondiale conquistato nel 2024, alla stagione di esordio nella categoria. La vettura si è dimostrata immediatamente veloce e, per vincere in un campionato con piloti amatoriali, la vettura deve sicuramente rilevarsi semplice da guidare.
Allo stesso tempo, però, deve poter raggiungere picchi prestazionali notevoli, in modo da soddisfare l’altissimo livello dei campionati GT3 attuali, tra cui il DTM. A Stoccarda hanno lavorato molto sulle sospensioni, per garantire una vettura “sincera” per qualsiasi pilota. Le sospensioni restano a doppio braccio, con un effetto anti-dive e anti beccheggio accentuato.
Compaiono inoltre le feritoie sui passaruota anteriori, presenti già su vetture come la 296 GT3 o la Vantage GT3 Evo. Sono state modificate anche le sospensioni posteriori, in modo da garantire una buona stabilità in fase di accelerazione, area nella quale la 992 GT3 R ha storicamente sempre performato molto bene. Proprio questa è la chiave: essere in grado di dare ai gentlemen drivers una vettura che sia facile da portare al limite, con un ottimo bilanciamento di base.
La vettura mantiene il motore posizionato posteriormente; un propulsore che, essendo boxer, garantisce un baricentro molto basso. Oltre che a livello telaistico e sospensivo, sono state portate ulteriori modifiche per lavorare su una base già molto solida. Il servosterzo e il sistema di ABS sono stati aggiornati, con quest’ultimo giunto alla sua quinta generazione. È fornito da Bosch.
Sebastian Golz ha parlato in merito al pacchetto Evo che sarà accessibile ai team clienti a partire dal prossimo anno: “Il nostro obiettivo era quello di lavorare sulla massimizzazione del pacchetto. I primi feedback arrivati ad aprile dalla 12 Ore di Spa ci hanno confermato che la direzione intrapresa era quella corretta“. Infatti, l’auto è stata portata in pista per la prima volta alla 12 Ore di Spa dello scorso aprile, grazie al team Herberth Motorsport che ha concluso la gara al secondo posto, senza noie tecniche.
Vedremo nella prossima stagione la vettura tedesca aggiornata cosa sarà in grado di fare, una macchina attesa a prestazioni convincenti in tutto il mondo, tra GT World Challenge, IMSA, DTM e WEC. Prima di tutto, però, attendiamo di vedere chi sarà il vincitore della attuale stagione del Mondiale Endurance.
WEC – LMGT3: Lexus si fa attendere
Lexus, dopo aver effettuato molti test in altrettante piste sparse per il mondo, non dà alcun tipo di conferma sull’arrivo della nuova vettura GT3. La macchina giapponese, che potrebbe correre sotto il marchio Toyota, ha fatto un’uscita lo scorso mese a Goodwood, assieme alla versione stradale.
Lo scorso marzo, Sportscar365 aveva rilasciato un articolo in cui il direttore sportivo di TGR Masaya Kaji aveva parlato di un lavoro in linea col programma iniziale, con una possibile presentazione prevista proprio per quest’anno. Non ci resta che attendere notizie, visto che teoricamente la vettura dovrebbe essere pronta per la prossima stagione.

La vettura avrà il compito di sostituire la RC F GT3, ormai molto anziana e tenuta a galla solamente dal BoP. Nell’IMSA la vettura iscritta nella GTD Pro da Vasser Sullivan ha faticato enormemente, mentre si sta ancora difendendo nella GTD.
Ritomo Miyata, che aveva partecipato alla 24 Ore di Daytona proprio con la squadra americana, aveva parlato di un mezzo che si esprimeva al meglio nelle curve veloci, grazie al suo alto carico aerodinamico. Nel WEC, però, dove la vettura è gestita da Akkodis ASP Team e da un BoP differente, proprio questo punto di forza era venuto a mancare.
Le prestazioni delle ultime gare sono quasi completamente da affiliare ad un favorevole BoP, che permette alle vetture giapponesi di poter esprimersi in maniera ancora accettabile. Certo che le nuove 296 o Vantage rappresentano un passo in avanti più che notevole, il che dovrebbe aumentare ancor di più la pressione in Toyota.
Crediti Foto: Porsche, Vasser Sullivan su X
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