6 Ore del Fuji, analisi Hyperpole – Sono terminate le qualifiche al Fuji con l’ennesima doppietta Cadillac, precisamente la terza stagionale (considerando la prima fila revocata in Brasile). E’ innegabile, quindi, quanto riportato sul preview del fine settimana. Jota ha fatto fare un passo in avanti notevole al marchio GM, riuscendo a capitalizzare la bontà dell V-Series.R nel giro secco e migliorando per quanto riguarda la gara.
Delude le attese Porsche, con la #6 in lotta per il Titolo Piloti esclusa dalla Hyperpole dopo che Estre ha bloccato le ruote in curva 1, perdendo così il suo ultimo tentativo. Bene Ferrari, che con la prima in classifica si piazza in sesta posizione, davanti anche alla Porsche #5. Nelle LMGT3 Aston Martin conquista la pole con un grande Barrichello, mostrando a suon di risultati la sua crescita nel mondo delle ruote coperte.
6 Ore del Fuji, ANALISI Hypercar: Cadillac in pole come da copione
Cadillac può ritenersi soddisfatta dopo aver massimizzato una vettura pressoché velocissima il sabato al Fuji. Alex Lynn torna per la terza volta in pole position, battendo ancora il suo compagno di marchio Bamber. Proprio quest’ultimo ha accusato un distacco di poco più di quattro decimi di secondo dal collega di team, ma in gara le cose potrebbero cambiare. Il poleman ha spiegato bene come la chiave sia tenere in vita le gomme nel lento terzo settore. Proprio nelle ultime curve, lente e da lungo raggio, le gomme potrebbero andare fuori finestra, accusando uno scivolamento posteriore eccessivo.
Sempre Lynn, al termine delle qualifiche, ha dichiarato ai microfoni di Sportscar365: “Ieri non mi trovavo a mio agio in macchina. Abbiamo fatto un piccolo reset prima delle qualifiche a livello di messa a punto. Penso che abbiamo fatto davvero un grande step per quanto riguarda la gara, ma per la qualifica siamo tornati alla vettura di San Paolo, che era molto veloce“.
Detto ciò, viene facilmente a mente la trasferta brasiliana, dominata in lungo e in largo dalle V-Series.R. Dello stesso pensiero Kevin Estre, abbattuto dopo la qualifica: “Cadillac era già forte lo scorso anno, ma lo sembrano ancora di più quest’anno, i numeri lo dimostrano. Sarà davvero difficile da battere, assisteremo ad una San Paolo due“.
Le sensazioni del francese sono state confermate dal passo gara espresso dalla LMDh Dallara nel corso delle FP3. La #12 ha effettuato, a fine run, dei passaggi molto veloci sul 1:31. Gli ingegneri anglo-americani questa notte è chiaro che torneranno alla configurazione trovata per la gara, il che porta a pensare ad una 6 Ore che sarà più che a portata delle due vetture americane. Delusa, invece, Porsche. Se da una parte Estre ha sbagliato, relegando la #6 in 17esima posizione, la vettura accusa comunque un distacco di quasi otto decimi dalla #12.
Molto è da attribuire alle temperature. Stamane le condizioni erano sensibilmente più fresche, e abbiamo visto in passato come queste possano davvero dare una mano alla 963. In qualifica, la pista è tornata a superare i 30°C. Questo potrebbe spiegare parte del distacco, ma di certo non tutto. Il francese ha espresso la sua idea in merito, puntando il dito in modo implicito sul BoP, che invece non penalizzerebbe abbastanza le V-Series.R. In gara sarà molto complesso passare la Peugeot e la Aston Martin, rispettivamente in quarta e terza posizione, a causa della loro velocità in rettilineo.
Jensen, quarto dopo l’Hyperpole, ha spiegato bene i limiti della 9X8: “Se abbiamo le gomme pronte per il primo settore, non lo saranno nel terzo. Nel mio giro le Medium erano fuori finestra nel primo intertempo, e per questo il terzo settore è stato così buono. Solo Cadillac riesce a fare tre push consecutivi“. Proprio questa è la forza Cadillac, nel tenere in vita le gomme senza portarle al surriscaldamento, nemmeno nel terzo settore. A livello di passo gara saranno tutti più vicini, ma le 9X8 probabilmente subiranno la loro (spesso) pessima gestione delle coperture.
Non male Ferrari, che con Giovinazzi si piazza in sesta posizione. L’italiano è fiducioso del passo della auto, ma non lo è allo stesso modo sulla facilità di sorpasso. Proprio le due vetture in seconda fila saranno il problema principale, che abbinato alla potenza delle 499P sotto ai 250 Km/h renderà davvero difficile uscire dall’ultima curva attaccati alla macchina davanti. Il passo delle Ferrari è risultato complessivamente veloce, nel mix assieme a tanti altri.

6 Ore del Fuji, ANALISI Hypercar: Ottima la Valkyrie, solo Cadillac superiore al gruppo
La gara di domani, tralasciando le due Cadillac, sarà probabilmente molto combattuta. Aston Martin, però, potrebbe essere tra le vetture nel “gruppone”, potendo contare su un’ottima velocità di punta. La #007, in terza piazza con Sorensen, dimostra i progressi compiuti dalla squadra americana. Il BoP favorevole non è tutto, ma sta al team saper esprimere il potenziale nella vettura. Ed è chiaro che in Aston Martin lo stiano facendo molto bene.
Il degrado domani non sarà troppo difficile da gestire, vista anche la gara dello scorso anno. Le medie dovrebbero essere in grado di compiere più stint, come è solito vedere nel WEC. La vera chiave, anche viste le previsioni non troppo precise, sarà mettere le gomme subito in finestra. Ferrari abbiamo visto che non è tra le migliori a riguardo, mentre le LMDh, quali Porsche e Cadillac, riescono in questo molto bene. Il freddo, inoltre, andrà sicuramente nella direzione della 963, che troverebbe così le sue condizioni ideali. Da tenere a mente la presenza della gomma morbida, fondamentale nel crossover da bagnato-asciutto.
BMW e Alpine, piuttosto in sordina fino ad ora, potrebbero risalire la china. Soprattutto la vettura francese, fortificata da un BoP piuttosto buono rispetto ad altri. Se da una parte la #20 e la #35 si sono piazzate in quinta e nona posizione nella Hyperpole, le rispettive “sorelle” sono rimaste più indietro. Per quanto visto lo scorso anno il Fuji si abbraccia bene con le due vetture LMDh, che hanno chiuso a podio la passata edizione. Vedremo se in gara rispetteranno le attese.
Bene anche Toyota, con un fine settimana migliore del solito. La #8 in ottava posizione potrebbe fare piuttosto bene, anche se il deficit nella velocità sul dritto potrebbe rilevarsi decisivo, come d’altronde per la Ferrari. Nelle FP3 de Vries parlava in delle condizioni “troppo poco fredde” per le GR010; ma anche nel caldo estremo le Toyota potrebbero mostrare una buona velocità. È stata sicuramente una stagione frustrante per la casa giapponese, costantemente con un rapporto peso-potenza pessimo. Floury, direttore tecnico di Gazoo Racing, ha indicato le curve 3, 4 e 5 come l’unica zona competitiva per le GR010 Hybrid (CocaCola e la 100R).
La gara di domani potrebbe essere davvero interessante. Tralasciando le due Cadillac, i distacchi sono stati davvero ridotti. FIA e ACO dovrebbero prendere dei provvedimenti già a partire dal Bahrain, anche se la pista del Fuji potrebbe essere una sorta di one-off per Cadillac.
Appuntamento alle 4 italiane.
Crediti Foto: Yusuke su X, Ferrari Hypercar su X