Williams – Carlos Sainz. Il binomio sembra funzionare in ritardo, ma in modo efficace. I primi quattro appuntamenti stagionali sono stati da dimenticare, con lo spagnolo che si è visto battere più volte dal suo primo rivale, Albon. Quest’ultimo ha disputato, fin qui, degli ottimi Gran Premi, stanziandosi stabilmente in top ten. Risultati che hanno permesso al pilota thailandese di staccare di 15 punti l’ultimo arrivato in casa Williams. Albon ha collezionato 20 punti, mentre Sainz solo 5, di cui quattro conquistati nell’ultimo GP che per il 30enne spagnolo ha rappresentato il miglior piazzamento con la casa di Grove: ottavo, proprio davanti ad Albon.
Williams ha raggiunto così 25 punti con entrambi piloti, dimostrando che gli anni difficili, forse, sono ormai un ricordo. Ora il team britannico è in grado di lottare tra i primi dieci su ogni circuito. Sainz, pilota da 211 GP, con 4 vittorie, 27 podi e 4 pole position, può rappresentare una garanzia in termini di esperienza, strategie e quella freddezza che un ex pilota Ferrari conserva nel suo DNA. Con un motore Mercedes, un Sainz in forma e un Albon costante, il team può davvero sviluppare un futuro importante.
Carlos Sainz – “Il team sta crescendo, e io ho mostrato il mio potenziale”
Nell’ultimo GP disputato, il pilota in veste blu-bianca, si è reso protagonista di un importante strategia: su ordine del team, ha fornito supporto al suo compagno di box Albon, che era vittima degli attacchi di Hadjar.
“Il team temeva che Albon perdesse la posizione su Hadjar, così ho dato DRS al mio compagno. Ma su una pista così veloce, ha un effetto molto forte e ti rende nervoso. In quella situazione, ogni errore può essere fatale”. Poi continua: “Per fortuna è andato tutto bene e sono anche riuscito a mostrare il mio potenziale nel corso dell’ultimo giro. Questo è davvero un buon segno per me e il team, che sta crescendo molto”.
Dunque, Carlos Sainz ha alle sue spalle un team determinato e ben strutturato. Da qui a pensare che sarà solo un “team di passaggio” ci vorrà del tempo, ma ora il pilota spagnolo ha bisogno di risultati costanti e positivi per ritrovare un andamento invidiabile ai più. D’accordo, è banale pensare che Ferrari si stia già pentendo nonostante i presupposti ci siano. Forse questo è solo un discorso prematuro, ma un Carlos costante, veloce e concentrato solo sulla pista farebbe comodo a diversi team.
Soprattutto in un momento, come quello attuale, che fa rinsavire tutti gli addetti ai lavori: monoposto con sviluppi ormai congelati, progetti che guardano già al 2026, se non oltre – basti pensare al dilemma Aston Martin-Adrian Newey – e un mercato piloti del tutto incerto.

James Vowles: “Team unito e piloti forti. Con Carlos in forma otteniamo tanti punti”
Nel corso dell’ultimo Gran Premio dell’Arabia Saudita, a Jeddah, la Williams ha ottenuto il miglior piazzamento finale con Carlos Sainz e Alexander Albon, rispettivamente in ottava e nona posizione. Un risultato che è il frutto del duro lavoro svolto nella sede di Grove, senza dimenticare le qualità emerse dai piloti. Infatti, il team principal James Vowles si è espresso cosi:
“La Williams sta crescendo e la squadra si impegna molto. Questo mi rende orgoglioso, ma non dobbiamo limitarci perché per ottenere i massimi risultati è necessario che tutti spingiamo al massimo. Il risultato dell’ultimo GP di Jeddah rappresenta un riflesso dei nostri sforzi“. Infine, su Carlos e Albon, che ora sono più vicini e si sfidano per la top ten:
“Serve armonia tra entrambi i piloti“, sottolinea Vowles. “Bilanciare due vetture e terminare la corsa a pochi decimi di distanza tra di loro non è per niente facile. Fortunatamente, ci siamo riusciti, dimostrando di essere un team unito che lavora per un obiettivo comune. Poi, abbiamo due piloti di alto livello, e ora che Carlos è tornato in forma, lotteremo per fare più punti possibili e su tutti i circuiti“, conclude James Vowles.
Inoltre, come annunciato dal sito ufficiale di Williams Racing, Carlos Sainz concorrerà per il premio di “Sorpasso del mese di aprile di Formula 1”. La manovra dello spagnolo risale al 2° giro del Gran Premio del Giappone, quando il 55, nel corso della curva 11, si è imposto con decisione sul pilota Sauber, Nico Hukenberg.
Crediti foto: Atlassian Williams Racing