C’è un comune denominatore che ha attraversato le dichiarazioni dei protagonisti del mondo Mercedes e di quello Red Bull: la situazione contrattuale dei piloti. Russell, smentendo la linea Wolff, ha parlato di un accordo non ancora raggiunto con la Mercedes. Verstappen, la cui ombra si allunga da mesi sui capannoni di Brackley, non ha fugato i dubbi sulla sua permanenza a Milton Keynes, anche se non si attendono clamorose svolte.
Nel giovedì di Spa-Francorchamps (leggi l’anteprima tecnica), il quattro volte iridato ha affrontato le domande sul proprio futuro mostrando il consueto approccio algido ed evitando dichiarazioni definitive. L’olandese ha scelto la strada dell’ambiguità visto che non ha confermato alcun piano a lungo termine e, soprattutto, ha escluso che l’addio di Christian Horner possa influenzare le sue decisioni in vista del 2026 e oltre.

Attualmente terzo nella classifica iridata, Max si trova tagliato fuori dalla lotta per il titolo dopo un avvio di stagione complicato e una fase centrale ancor più difficile: dal successo di Imola, a maggio, il pilota olandese è salito sul podio una sola volta. In questo contesto tecnico di certo non florido, anche la Red Bull ha subito profondi scossoni, culminati con la fine dell’era Horner e il passaggio di testimone al nuovo team principal, quel Laurent Mekies che oggi vedremo per la prima volta sovrintendere alle operazioni dal muretto dei “tori caricanti”.
Il weekend belga, dunque, segna simbolicamente l’inizio di una fase inedita per la squadra anglo-austriaca. Una trasformazione che coinvolge anche Verstappen, ma che lui stesso minimizza, come a voler conferire a tutto l’ambiente un senso di ritrovata normalità: “Non penso che tutto questo influenzi realmente le mie decisioni. È normale avere opinioni divergenti all’interno di un team. Anzi, lo considero un segnale positivo. Ora stiamo semplicemente seguendo una direzione diversa e sono curioso di vedere dove ci porterà”.
In conferenza stampa, Verstappen ha sottolineato come le sue priorità siano legate alla competitività dell’attuale pacchetto tecnico e alla preparazione in vista dei nuovi regolamenti del 2026: “Voglio solo concentrarmi sul lavoro con la squadra per migliorare la macchina, rendendola più efficace il prima possibile. L’obiettivo è essere più competitivi, anche in ottica futura”.

Gp Belgio, Red Bull: Max Verstappen allontana l’addio?
Con il solito tono ironico – l’olandese sa esserlo di tanto in tanto – ha poi ridimensionato il peso delle speculazioni che circondano il suo nome. Ricordando il lungo contratto firmato dopo il suo primo titolo mondiale (scadenza 2028, ndr), ha ribadito che, in teoria, dovrebbe restare in Red Bull fino al termine del legame legale e forse della carriera: “Quando ho rinnovato fino al 2028, l’intenzione era quella. Ma la vita è imprevedibile. C’è sempre la possibilità che domani non ti svegli neanche… Quindi, onestamente, non si può mai sapere”.
Le parole di Verstappen lasciano quindi aperti tutti gli scenari. Max continua a muoversi con la prudenza di chi vuole tenersi tutte le opzioni sul tavolo. Finché ci sono degli spiragli aperti non possiamo considerare conclusa questa partita di mercato che forse si sta dilungando un po’ troppo.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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