La notizia di ieri è stata un fulmine a ciel sereno: Oliver Oakes, Team Principal Alpine, ha presentato le dimissioni con effetto immediato, accettate dal team di Enstone, che al momento vede Flavio Briatore come unico Responsabile del team sia in pista che in fabbrica. Le motivazioni alla base di questa scelta non sono ancora state rese note ed è presumibile che ne sapremo qualcosa in più solo nelle prossime settimane.
Senza voler divagare su questo argomento, le ipotesi al momento da formulare sono due: dissidi con il management Alpine rappresentato dagli italiani Luca De Meo e Flavio Briatore oppure una fuga cercata per cogliere un’opportunità più prestigiosa. Concentriamoci al momento sull’ipotesi del secondo punto e l’effetto domino che potrebbe creare, tenendo conto delle voci di un valzer di cambi posizione dei Team Principal che potrebbe coinvolgere anche Frédéric Vasseur e Ferrari.

F1: potrebbe iniziare un valzer dei Team Principal?
E’ notizia dei giorni scorsi, secondo il settimanale italiano Autosprint, che Oliver Oakes è sulla lista dei vertici per sostituire Christian Horner. Andiamo per ordine.
Horner, a seguito dello scandalo che lo ha coinvolto personalmente con una dipendente, ha visto parte del glorioso team disgregarsi via via nel corso del tempo. Le perdite di Rob Marshall (che tante fortune sta facendo in McLaren) e Adrian Newey su tutti, hanno messo in ginocchio le prestazioni del team austriaco. Già dallo scorso mondiale, le prestazioni complete della vettura sono state altalenanti.
Nel corso dell’anno attuale, Pierre Wachè e compagni sembrano non aver sistemato del tutto i problemi della RB20 con la nuova RB21, soffrendo come tutti la competitività della MCL39, andando in difficoltà anche nei confronti della Mercedes W16, che pur non avendo raccolto vittorie di tappa, è alle spalle di McLaren nella classifica del campionato costruttori.
Il direttore della Red Bull potrebbe pagare a caro prezzo al termine del 2025 i vari dissidi interni creatisi nel personale di Milton Keynes. Inoltre, voci non confermate indicherebbero che i lavori sulla Power Unit del 2026 sia non sufficiente, specie sul lato elettrico che, nonostante la presenza massiccia di personale ex Mercedes, potrebbe non risultare del tutto competitiva specie nei confronti di chi è motorista da molto tempo.
Tornando a quanto riportato da Autosprint, Oakes sarebbe in lizza per subentrare ad Horner. Volendo essere complottisti, il tempismo tra le voci diffuse e le sue dimissioni sembrerebbe dare un piccolo segnale a quanto riportato.

F1: l’ombra dell’effetto domino su Vasseur
Un nome come Horner libero potrebbe far gola a qualsiasi top team. Tra quelli che si trovano tra venti di burrasca, tanto per cambiare, c’è la Ferrari. A seguito della disfatta delle prime sei gare e con distacchi significativi dai leader nelle classifiche costruttori e piloti, molti tifosi sui social invocano continuamente un reset del reparto tecnico e amministrativo, a cominciare dal Team Principal.
Lo scritto attuale non entrerà nel merito dei problemi cronici Ferrari, da cosa dipendono e quali potrebbero essere le soluzioni. Ipotizzando che questi derivino dal reparto tecnico attuale, cosa potrebbe accadere?
Dal suo arrivo annunciato il 13 Dicembre 2022, Vasseur ha dimostrato con piccole-grandi decisioni di voler dare una sterzata a problemi cronici che la scuderia di Maranello aveva. Defenestrare Rueda, dare pieni poteri a Cardile, riportare in auge Ioverno, chiarire al meglio le strategie tra i piloti e rafforzare in generale la struttura gerarchica dei tecnici è stata una presa di posizione invocata già dal 2022 quando la F1-75 si è dimostrata per larghi tratti competitiva.
Nel 2024, Vasseur ha finalizzato gli arrivi di Serra e D’Ambrosio tra i top, oltre a rinforzare il team con una serie di arrivi dai soggetti rivali di cui già vi avevamo parlato. Lato pista, la SF-24 è arrivata a combattere fino all’ultima gara per il titolo costruttori vinto poi da McLaren.
Nell’anno in corso, la SF-25 si è dimostrata un disastro, un mezzo molto inconsistente. Il boss del Cavallino Rampante al termine del GP di Miami ha dichiarato che ad Imola inizieranno ad arrivare alcuni upgrade probabilmente significativi nel complesso della stagione prima della Direttiva Tecnica di Barcellona in merito alle flessibilità delle ali anteriori.
Qualora il prosieguo dell’annata dovesse vedere Ferrari non solo non in grado di poter competere per le vittorie dei campionati ma anche arretrare in classifica (al GP di Miami ha addirittura lottato con Williams), gli scenari che si potrebbero aprire potrebbero vedere Ferrari continuare a credere nel reparto tecnico attuale in attesa del reset del 2026; specie in merito alla “guida”. O decidere clamorosamente dopo meno di 24 mesi di fare l’ennesimo repulisti del timoniere.

F1: chi potrebbe prendere lo scettro di Vasseur nel caso di separazione?
Diciamo subito che i nomi possibili in grado di poter sostituire Frédéric Vasseur non sono molti, a meno di colpi di scena. Quello più ‘semplice’ risulterebbe essere Antonello Coletta, a capo della struttura WEC e che tanto bene sta facendo tra le ruote coperte. Elkann e Vigna potrebbero decidere clamorosamente di trasferire parte del gruppo alla Formula 1 per tentare l’assalto ad una vittoria che manca dal lontano 2007 per i piloti e dal 2008 per i Costruttori. Nel 2028 si pareggeranno i conti con il più lungo digiuno di sempre (1979-2000) e i vertici Ferrari vorranno fare di tutto per evitare di scrivere una nuova pagina di storia nera.
Portare Coletta dal WEC alla Formula 1 avrebbe però numerose controindicazioni. Prima di tutto, si romperebbe di fatto un gruppo solido e ben strutturato che lavora insieme da molti anni, in controtendenza a quanto si verifica in Gestione Sportiva. Questo perché, irrimediabilmente, nel comparto Formula 1 lavora un numero di persone superiore rispetto al WEC e non è possibile fare uno “scambio” di reparti. Inoltre, si lascerebbe il WEC stesso in una condizione precaria dove bisognerebbe rifondare anche quel settore. E se le cose non andassero bene in F1 e tra le ruote coperte, Ferrari avrebbe distrutto inutilmente un reparto funzionante per uno che non va.
Entrando nel campo ipotetico cavalcando le voci rimbalzate sui social, Oakes alla Red Bull libererebbe un nome prestigioso come Horner. Ed è un dato di fatto che prima di Vasseur, Elkann abbia cercato il manager anglosassone che a fine 2022 era nel momento migliore della sua esperienza a Milton Keynes.
Quello che porterebbe un nome simile sarebbe una solida leadership, potendo sfruttare anche l’abilità nello stringere solidi rapporti con i piloti. A Maranello troverebbe due campioni assoluti come Leclerc e Hamilton. Inoltre parliamo di un Team Principal già vincente che nel team italiano manca da troppi anni. Dal punto di vista tecnico, potrebbe essersi fatto qualche nemico a seguito del sexgate dello scorso anno.
Tuttavia, un TP simile sarebbe capace di continuare ad attrarre tecnici d’oltremanica aiutando Ferrari a continuare a crescere. Se il valzer delle poltrone è iniziato, non resta che attendere. L’unica a poter decidere il responso è la pista e un quarto di stagione è già andato via.
Crediti foto: Scuderia Ferrari, BTW Alpine, Oracle Red Bull Racing