F1 – Il pilota australiano Oscar Piastri sta vivendo il momento più difficile della sua attuale stagione in McLaren. I Gran Premi degli Stati Uniti e del Messico sono stati tutt’altro che memorabili per il giovane driver australiano.
Ad Austin viene eliminato durante la Q1 della Sprint Qualifying, compromettendo così la sua Sprint Race texana. Nelle qualifiche per la gara principale si posiziona in quinta posizione, a oltre mezzo secondo dal poleman, il suo compagno di squadra, Lando Norris. In gara conferma la posizione delle qualifiche senza brillare
In Messico, dopo aver fatto ben sperare conquistando la prima posizione nella terza sessione di prove libere, nelle qualifiche del pomeriggio commette un errore nella Q1, uscendo dai limiti di pista all’entrata dello stadio del baseball, cosa che causa la cancellazione del tempo. Al giro successivo tenta di rimediare, ma il tempo non basta per entrare nella Q2, lasciandolo bloccato fuori dai top.
Queste due pessime prestazioni di Piastri hanno permesso alla Ferrari di avvicinarsi alla McLaren nella classifica costruttori. In appena due Gran Premi, la Rossa è risalita fino a 29 punti dalla scuderia di Woking, a quattro Gran Premi e due Sprint Race dal termine della stagione. Poco più di un mese fa, a Singapore, il titolo costruttori sembrava già indirizzato verso il Surrey, ma adesso potrebbe riprendere la strada per Maranello.
Piastri ha beneficiato delle scelte del team, che, per mantenere la serenità interna, ha preferito concentrarsi sulla lotta per il titolo costruttori anziché dare priorità a chi, come Norris, è in lizza per il titolo piloti. A livello mediatico, all’australiano è stato perdonato tutto, forse a causa dell’antipatia e della diffidenza, spesso ingiustificate, che pubblico e addetti ai lavori nutrono nei confronti di Norris.

McLaren, Oscar Piastri ha deluso le attese
Dopo la pausa tra settembre e ottobre, Piastri non ha ripagato la fiducia del team, e le sue prestazioni sottotono hanno rimesso in discussione un titolo costruttori che sembrava quasi chiuso.
La McLaren ha molto da rimproverarsi quest’anno. Dato l’inaspettato balzo in avanti, forse avrebbe dovuto tenere maggiormente sotto controllo il giovane pilota, con un futuro radioso davanti, e favorire il più esperto Norris nella corsa per il titolo piloti.
Lando ha vissuto i momenti più difficili, sportivamente parlando, della storica scuderia inglese e il ruolo di prima guida avrebbe dovuto essergli riconosciuto. La compagine di Woking, a causa della sua incertezza iniziale e della cocciutaggine nel voler applicare le famigerate “regole papaya“, rischia di perdere sia il titolo piloti che quello costruttori, per usare un detto napoletano, “Perdere Filippo e ‘o panaro”.
Se la McLaren dovesse fallire l’obiettivo principale di riportare il titolo costruttori a Woking dopo 26 anni, sarebbe una pesante macchia da cancellare per Piastri, che ha tutte le qualità per diventare un futuro campione del mondo, ma che oggi non è ancora pronto.
Testa bassa e lavorare sodo: nulla è ancora perduto, ma una strigliata potrebbe far bene a lui, al suo entourage, al team e a tutti coloro che ruotano intorno alla Formula 1, soggetti forse fin troppo indulgenti nei suoi confronti.
Crediti foto: McLaren F1