Quella del 2024 è forse la stagione più deludente di Sergio Perez da quando è approdato in F1. Non conquista un podio dall’ormai remoto Gran Premio di Shanghai, e le sue pessime prestazioni non hanno permesso a Red Bull di conquistare il Titolo Costruttori. Sorprende, in ogni caso, la perseveranza della Red Bull nel tenersi il messicano. Nelle passate stagioni, altri piloti sarebbero stati appiedati senza alcun problema. Evidentemente, la motivazione economica è stata troppo preponderante.
Ma, portare soldi grazie ai numerosi sponsor sudamericani, sembra non bastare più. Fin quando Red Bull si è assicurata il Costruttori del 2022 e del 2023, andava tutto bene. Tuttavia, quest’anno non ci sono più scusanti: il team ha provato tante configurazioni diverse per metterlo a suo agio, ma raramente ha funzionato.
Helmut Marko ha dichiarato che dopo il Gp di Abu Dhabi si arriverà a una conclusione. Per un certo periodo, anche grazie all’entusiasmo iniziale provocato da Colapinto, a Milton Keynes si era pensato di affidare all’argentino il sedile della Red Bull. Passata la Colapinto-mania, a causa dei tanti incidenti causati proprio da quest’ultimo, in Red Bull si è virati verso il proprio bacino di piloti: Tsunoda e Lawson sono pronti a prendere il posto del messicano.
Jenson Button su Yuki Tsunoda: “Continuano ad affiancargli tanti compagni ma lui li caccia tutti via”
Per il pilota giapponese è arrivata la consacrazione da parte campione del mondo 2009. Il britannico ritiene ormai che Yuki sia pronto al grande passo: “Se Tsunoda riuscirà a reggere le pressioni della Red Bull? Secondo me si. Continuano a lanciargli addosso compagni di squadra e lui continua a respingerli. È uno Yuki diverso rispetto all’anno scorso. Non è più focoso come prima e sta ottenendo risultati”.

In effetti, nelle sue prime stagioni di Formula 1, il pilota giapponese si era dimostrato a più riprese abbastanza nervoso non appena gli fosse accaduto qualcosa, un tallone di Achille che molto spesso ha limitato la sua guida, e che soprattutto non ha convinto i vertici della Red Bull. Ma adesso, così come ammesso da Button, Yuki è cambiato e sta trainando la squadra. Dopo la partenza di Pierre Gasly, toccava a lui prendere la leadership della squadra e ci è riuscito.
Per buona parte della stagione, grazie ai suoi punti, ha anche tenuto la Visa RB in lotta per la sesta piazza nei Costruttori, approfittando anche della situazione in Alpine di inizio stagione alquanto disastrosa. Dovesse andare in Red Bull la prossima stagione, potrebbe quindi aiutare il team per la lotta al Titolo Costruttori, contro delle compagini sicuramente competitive come Ferrari, McLaren e Mercedes.
Jenson Button ammette che non sarebbe così tanto sicuro di prendere quel sedile
Il campione del mondo con la mitica Brawn GP, ha ammesso che non sarebbe così tanto sicuro di prendersi quel sedile. Si sa, avere Verstappen come compagno di squadra non è semplice. Il team lavora, giustamente, per lui. Il suo piede gli permette di estrapolare quel decimo in più anche quando la monoposto non è in giornata e quest’anno, pur non avendo avuto la migliore macchina, ha battuto a più riprese Lando Norris, che al contrario, ne ha avuto una migliore dell’olandese per gran parte dell’annata.

“Io non sarei così sicuro di volere quel sedile in Red Bull al fianco di Max Verstappen, il pilota più duro del paddock. Ma se lui si sente all’altezza, bene! Riguardo Lawson, credo che ancora debba migliorare e mostrare che può portare ottimi risultati”, conclude l’ex pilota McLaren.
Quale sarà quindi il futuro del pilota giapponese? Dai suoi risultati sembra chiaro ormai che meriti questo posto tanto ambito, ma la decisione spetta al board della squadra austriaca. Non sappiamo chi sia più avvantaggiato, tra Lawson e Tsunoda, a prendersi il sedile del messicano. Però, visti i trascorsi delle ultime stagioni, Yuki merita veramente il sedile della Red Bull, e sarebbe curioso vederlo finalmente in una macchina competitiva.
Crediti foto: Visa Cash App RB