Il Gran Premio d’Australia ha sancito in modo molto netto la competitività della McLaren MCL39, una monoposto che si è imposta come il riferimento nell’avvio della stagione 2025 e il cui vantaggio non è emerso del tutto a causa delle condizioni atmosferiche. La vittoria di Lando Norris all’Albert Park non solo ha spezzato la striscia di Max Verstappen in testa alla classifica, ma ha anche evidenziato una superiorità tecnica che sta preoccupando gli avversari, in particolare la Red Bull.
McLaren MCL39 – Un equilibrio gomme inarrivabile per la concorrenza
Al centro dell’attenzione non vi sono solo le soluzioni aerodinamiche adottate dalla McLaren, come quelle ali flessibili che sono sotto la lente della FIA (ma non si tratta del solo team ad essere “attenzionato”), ma anche un aspetto tecnico che ha sorpreso persino Christian Horner: la gestione degli pneumatici. Il team principal della Red Bull ha ammesso di non aver mai visto un’auto da corsa capace di portare le gomme nella finestra ottimale di temperatura con tale rapidità, senza incorrere in degrado eccessivo nelle fasi successive della gara.
“È la più grande superiorità che abbia mai visto in questo ambito“, ha dichiarato Horner. “Normalmente, se si porta in temperatura uno pneumatico troppo velocemente, si paga in termini di usura. Ma la McLaren è riuscita a trovare un equilibrio incredibile“.
La RB21, al contrario, ha mostrato difficoltà proprio in questa area. Verstappen, nel Gp d’Australia, dopo un primo stint competitivo, ha visto le McLaren allontanarsi irrimediabilmente, faticando a mantenere le gomme in uno stato ottimale di performance. “Nel primo stint eravamo vicini, ma appena le gomme hanno iniziato a surriscaldarsi, loro sono scappati via. Su questo aspetto sono nettamente migliori di noi“, ha ammesso il quattro volte iridato a fine gara.

McLaren MCL39 – La chiave del successo: sospensioni innovative e gestione termica
Uno degli elementi chiave del vantaggio McLaren risiederebbe in una soluzione tecnica particolarmente raffinata: l’implementazione in-wash di condotti di ventilazione dei freni. Un tema di cui vi abbiamo parlato la settimana scorsa: leggi qui. Questo sistema, oltre a garantire un raffreddamento ottimale degli impianti frenanti, influenzerebbe i flussi aerodinamici attorno alle ruote anteriori, migliorando la gestione termica delle gomme.
A questo si aggiunge una sospensione anteriore dalla geometria rivoluzionaria, progettata sotto la guida di Rob Marshall, ex responsabile dell’aerodinamica Red Bull passato alla McLaren nel 2023. La configurazione sviluppata dagli ingegneri di Woking rappresenta una delle innovazioni più audaci dell’ultimo anno di questo ciclo regolamentare, un rischio calcolato che ha già dato i suoi frutti.
Red Bull all’inseguimento: nuove soluzioni in arrivo?
Di fronte a un vantaggio così marcato, la Red Bull non può permettersi di restare a guardare. Horner ha confermato che il team sta lavorando ad aggiornamenti per la RB21, con l’obiettivo di ridurre il divario tecnico nelle prossime gare. “Abbiamo esplorato soluzioni estreme in Bahrain per comprendere i limiti della vettura e costruire una base solida per lo sviluppo. Ora dobbiamo trovare la chiave per recuperare terreno“, aveva spiegato il n°1 della scuderia anglo-austriaca.
la guerra degli sviluppi è appena iniziata, ma la McLaren, al momento, sembra possedere “l’arsenale” più all’avanguardia. Vediamo se la concorrenza, dalla Red Bull alla Ferrari passando per la Mercedes, sarà in grado di chiudere il gap nel tempo giusto per non compromettere la stagione.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, McLaren F1
Illustrazione: Chiara Avanzo