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Home Approfondimenti

Lando Norris e il calo di rendimento: troppa pressione per tenere il passo di Piastri?

Dopo un avvio di stagione complicato, Lando Norris è finito al centro dell’attenzione per le sue prestazioni altalenanti. Un periodo di forte pressione, ammette, alimentato dalla voglia di essere perfetto.

Sabino Figurelli by Sabino Figurelli
24 Aprile 2025
in Approfondimenti, News
Tempo di lettura: 5 minuti
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Lando Norris alla guida della McLaren

Lando Norris alla guida della McLaren

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Dopo il GP dell’Arabia Saudita, che ha acceso le luci sul circuito di jeddah, molti sono i piloti che si sono trovati al centro dell’attenzione. Primo fra tutti Lewis Hamilton, protagonista di molte notizie sia per le sue non ottime prestazioni in Ferrari, ma anche sulle motivazioni che avrebbero spinto Vasseur e company ad averlo preferito al madrileno ora in Williams.

Molte le voci di coloro che si interrogano sulle reali motivazioni dell’ingaggio del sette volte campione del mondo. E tra chi dice che si tratti di un investimento e chi il contrario, come abbiamo approfondito anche nella nostra CriticaLive, c’è chi inizia a rimpiangere Carlo Sainz.

Ed in effetti la domanda sorge spontanea, come sarebbe stato l’inizio stagionale per Ferrari con la coppia Leclerc – Sainz? A guardare la monoposto attuale, verrebbe da rispondere come quella a cui stiamo assistendo, ma probabilmente, complice anche la conoscenza dell’ambiente e delle modalità di lavoro, Sainz sarebbe stato più vicino ai tempi del monegasco.

Lando Norris, McLaren

Lando Norris tra pressione e aspettative: perché il talento non basta più

C’è un altro pilota che sta facendo parlare di sé, che guida una delle due vetture color papaya della griglia. Parliamo di Lando Norris, protagonista di molte notizie inerenti alle ultime prestazioni che hanno un po’ deluso le aspettative. A maggior ragione, se lo paragoniamo a quelle del suo compagno di squadra, Oscar Piastri, che ha all’attivo due vittorie stagionali su quattro gare disputate.

Delle differenze tra i due ne abbiamo parlato diverse volte, ma se Piastri in questi tre anni ha mostrato dei progressi, Norris sembra invece ancora adagiato sugli allori. Perché l’impressione, poi magari non vera, è che il britannico della McLaren sia ancora aggrappato a quella situazione in cui era l’unica star di casa.

Un discorso che magari avremmo potuto fare nella stagione scorsa, in cui il titolo costruttori è più merito suo, specie se guardiamo il rendimento dei due driver nelle ultime gare. Ma ormai la situazione è cambiata e per essere al top, bisogna migliorare insieme ad essa.

Lando Norris ha spiegato il suo punto di vista, attraverso il podcast della Formula 1 dal nome F1 Nation, in cui ammette di aver capito i suoi errori e come questi influiscono sulle prestazioni in gara. E non si tratta di non trovarsi a proprio agio con la monoposto, il che sarebbe strano in effetti, ma di un’eccessiva pressione che si mette addosso.

“Forse in questo momento sto semplicemente mettendo troppa pressione su me stesso”, racconta il pilota inglese. “Non per un motivo specifico, né per il campionato o altro del genere. È solo che ho un fortissimo desiderio di fare bene. Voglio essere competitivo, voglio conquistare la pole position, vincere, essere perfetto. Ma credo sia arrivato il momento di accettare che la perfezione non è sempre possibile“.

Ed infatti è un qualcosa che la stessa Formula 1 ci ha insegnato nel tempo, con diversi piloti. Come, ad esempio, con Sebastian Vettel, che sia con Ricciardo in Red Bull e con Leclerc in Ferrari, ha dato segni di cedimento una volta che si è concentrato sul voler far bene a tutti i costi.

Stesso scenario visto con lo stesso Daniel dopo aver lasciato il nido di Marko e Horner. Una cosa naturale. Più si pensa ad una cosa, più quella cosa non va nella direzione in cui vorremmo che andasse. Succede a noi, nelle nostre cose di tutti i giorni, figuriamoci a loro impegnati in una competizione ai massimi livelli ed osservati da tutto il mondo.

Gp Arabia Saudita 2025, McLaren: Piastri guida il Mondiale, Norris resta a guardare
Gp Arabia Saudita, McLaren: Lando Norris si posiziona in P4

​​Lando Norris e il peso della perfezione: “Dovrei rilassarmi e avere maggiore fiducia nella mia velocità“

Concetto di perfezione che nelle parole di Lando Norris ritorna una seconda volta. “A volte commetto errori perché inseguo la perfezione, piuttosto che lasciar correre. Credo che, semplicemente, dovrei rilassarmi un po’ di più e avere maggiore fiducia nella mia velocità. Perché, se guardo alle prestazioni di oggi e a quelle in tutte le gare finora, penso di essere stato tra i più veloci”.

Però, riprendendo anche il paragone con i piloti citati prima, siamo sicuri che si tratti solo di un voler far bene e non di voler dimostrare qualcosa? Perché voler far bene è una cosa, è un fattore umano, ma soprattutto un obiettivo da raggiungere visto e considerando la monoposto che si guida.

Ma il voler o dover dimostrare è un altro discorso, che ti porta in un loop mentale non indifferente. Si entra in un giro di pensieri, anche immaginari, che naturalmente si riversano in pista. Si da vita a quel meccanismo tossico in cui si vuole mostrare che si è migliori dell’avversario.

Avversario che, nel caso di Lando, si ha nella propria squadra. Perché la domanda che sorge e che forse anche altri si sono posti, è: non è che gli errori di Norris siano dovuti al fatto che i riflettori sono tutti su Oscar Piastri?

Lando Norris nell’ombra di Piastri: il duello interno in McLaren pesa sul rendimento

Parliamoci chiaro. Norris è in McLaren da sempre, ed ora si trova a dover dividere il box con un pilota che ora in termini di prestazioni l’ha raggiunto. E non è tutto, perché l’australiano sembra esser diventato impassibile e non si fa prendere da nessuna emozione. Un po’ come Max Verstappen, che si fa scivolare tutto, pensando solo alla prossima vittoria.

Se a tutto ciò aggiungiamo che la squadra di Andrea Stella non ha mai preso una posizione su chi dovesse essere la prima guida, concentrandosi solo sul campionato costruttori, capite che sono tutti elementi che influiscono in qualche modo.

La sensazione, quindi, è che Lando sia entrato in quella zona d’ombra da cui non riesce ad emergere. Però, ammettendo che siano tali i reali motivi, sono comunque elementi che non bastano affinché possa raggiungere la vittoria. E, alla luce di quanto detto, non basta nemmeno avere una monoposto perfetta che ti consenta di vincere.

Oscar Piastri, McLaren

Lando Norris e la maturità che manca: talento da affinare per puntare alla vittoria

Nonostante i suoi anni all’attivo in F1, Lando si sta rivelando acerbo e non tanto sul giro secco, ma soprattutto in gara. Lo abbiamo visto in alcune occasioni con Verstappen e più recentemente con Hamilton a Gedda, in cui l’inglese della Ferrari effettua un sorpasso furbescamente.

Dove pecca Norris, infatti, è proprio nella sua mancanza di furbizia, che non deve essere letta in maniera negativa. Una furbizia che non deve tradursi in una guida scorretta, ma in quelle tecniche di guida in grado di sorprendere l’avversario.

Lando è un po’ come se in settimana non studia e poi vuole recuperare tutto alla Domenica in gara. Ma è evidente che non basta fare il compitino e accelerare per vincere una gara. Serve studio, approfondire gli avversari, capire i loro punti deboli e trasformarli in propri punti di forza. Il talento di certo non gli manca, ma serve quella maturità sportiva che al momento non sembra avere.

Infine, ritornando alla sua intervista, si sofferma sulle prossime gare del campionato e aggiunge: “Sono convinto di poter vincere delle gare, ma per farlo devo mettermi nelle condizioni giuste già dal sabato”.

E conclude ammettendo: “È più facile a dirsi che a farsi, ma so che è lì che devo migliorare, e ci lavorerò“.


Crediti foto: McLaren, Formula 1

Tags: F1 newsFormula 1Lando NorrisMcLarenOscar Piastri
Sabino Figurelli

Sabino Figurelli

Classe 1996, appassionato di automobilismo e motorsport. Il mio sogno? Lavorare nel circus della F1, o quantomeno raccontarla. Se mi regali un pass per il paddock, potremmo diventare amici.

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