A Lando Norris è bastata una ruotata per mettersi davanti a Oscar Piastri. Non sono stati tanti i punti conquistati dall’inglese, ma probabilmente ha messo per la prima volta sotto pressione il compagno di squadra che non si aspettava assolutamente una manovra aggressiva da Norris. Ma quando c’è in gioco un Mondiale, episodi del genere sono all’ordine del giorno, e non resta quindi che reagire nel migliore dei modi nel weekend successivo.
Oscar Piastri esce dal fine settimana singaporiano da primo in classifica, ma la gara di oggi – terminata in P4 – ha messo in risalto il nervosismo dell’australiano. Infatti, non appena l’aussie è stato accompagnato verso le barriere, quest’ultimo si è aperto in radio lamentandosi con la squadra e chiedendo la restituzione di una posizione che reputava sua.

McLaren, per ovvi motivi, non ha accolto le richieste del classe 2001, chiedendogli di recuperare la posizione in pista. Tuttavia, un pit stop lento dei papaya ha poi compromesso la gara di Oscar, costringendolo a una disperata rimonta verso il podio che non è infine arrivata.
Lando Norris si gode il momento. Messo Piastri sotto pressione
L’inglese avrebbe desiderato superare Max Verstappen per mettersi in una comoda seconda posizione che gli avrebbe fatto recuperare punti preziosi, ma si è dovuto arrendere alla performance dell’olandese chiudendo nel gradino più basso del podio. Adesso Norris deve sfruttare l’inerzia del momento per ridurre lo svantaggio in classifica.
Mai come oggi Piastri è stato messo sotto pressione. Ad Austin dovrà cercare di vincere per aprire definitivamente la corsa al Titolo Iridato, unico obiettivo rimasto a McLaren dopo essersi laureata campione del mondo con sei gare d’anticipo.
“Gara dura e difficile. Ero concentrato a non commettere errori. Nemmeno Max ne ha commessi. Ho avuto qualche possibilità nel finale, ma sarebbe stato un rischio. Mi sarebbe piaciuto prendere Russell. Sono contento per il fantastico risultato che abbiamo raggiunto oggi”, dichiara Norris nelle consuete interviste post sessione.

“Cosa è successo in curva 3? Beh, la pista era scivolosa perché ancora bagnata. Mi sono messo all’interno e c’è stata una collisione. Avrei voluto lottare di più, ma penso di aver dato tutto oggi”, conclude il pilota della McLaren.
Oscar Piastri chiamato a dare una risposta
La “toccatina” del compagno di squadra ha mandato su tutte le furie Piastri. Durante la gara, diversi sono stati i team radio dell’australiano in cui denunciava una mancanza di correttezza nella decisione presa dal muretto papaya. Con il Costruttori conquistato e con questo episodio, la miccia tra i due piloti McLaren potrebbe scoppiare già a partire dal prossimo appuntamento.
“È stata una gara difficile, un primo giro arduo. Non ho ancora visto il replay del contatto. Sono contento del risultato raggiunto dal team. Questa notte è stata il culmine di un lavoro di squadra che non è iniziato quest’anno, ma da molti anni. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra”.
“Non credo che Norris mi abbia toccato volontariamente, ma il contatto c’è stato, e devo guardare i replay per capire cosa sia successo esattamente. Se le regole di ingaggio tra noi cambieranno? Non lo so. Come ho detto prima, devo guardare i replay prima di dire tutto“, spiega un nervoso Piastri.

“Penso che il weekend sia andato bene, anche se ci sono cose che devo imparare e migliorare. Le prove libere sono andate bene, le qualifiche pure. La gara forse non è stata all’altezza, ma ho sentito un passo abbastanza buono”.
Crediti foto: McLaren
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