FIA WEC: Qualifiche Hypercar – Cala la notte sul circuito di Sakhir in Bahrain. Con la luce naturale ormai svanita, sostituita dai fari dell’impianto di illuminazione del circuito, le hypercar scendono in pista per il turno di qualifica che li porterà a selezionare i migliori dieci che si giocheranno l’hyperpole.
Con il circuito in una fase di cross over di temperature non tutti i team decidono di scendere in pista con lo stesso compound di pneumatici. Notiamo infatti che la maggior parte della griglia si schiera nelle piazzole dei box montando gli pneumatici medi, caratterizzati dalla banda gialla, mentre le tre Ferrari e le due Bmw optano per le gomme a banda rossa, le hard. Scelta abbastanza anomala nonostante la temperatura non fosse ancora calata drasticamente.
Le due squadre infatti, poco inquadrate durante la lunga fase di riscaldamento degli pneumatici, sono costrette al rientro anticipato ai box per effettuare un repentino cambio di mescola, uniformandosi con la scelta di tutte le altre squadre sul compound medio Michelin. Scelta che ha fatto tremare i tifosi Ferrari e Bmw, perché con la lunghezza dei giri di riscaldamento perdere metà sessione su delle gomme sbagliate è stato un rischio davvero grande.
Toyota, Ferrari e Porsche passano tutte il taglio. Deludono invece Alpine e Cadillac.
Nonostante la fase di trilling iniziale, non ci sono state grosse sorprese per i team di testa nell’affrontare il primo taglio di qualifiche. Passano agevolmente il turno le due Toyota, le Ferrari ufficiali e le due Porsche.
Chi invece ha mostrato difficoltà sono state le due Alpine e la Cadillac. Non una grossa sorpresa per chi ci aveva letto nell’analisi delle prove libere, dove avevamo già evidenziato come questi due team non avessero mai brillato con i tempi rispetto agli avversari diretti.
La Cadillac per tutto l’anno ci ha fatto vedere delle prestazioni egregie durante le qualifiche per poi perdersi regolarmente in gara. Forse stavolta hanno scelto dei compromessi diversi sacrificando pesantemente il turno di qualificazione. Per quanto riguarda L’Alpine invece, la squadra è sembrata avere un piccolo momento di involuzione sul circuito del Bahrain, rispetto alle prestazioni in crescendo della seconda parte di stagione culminata con il primo podio stagionale al Fuji.
Chi non riesce proprio a trovare il bandolo della matassa in questa stagione è la Peugeot. Bene in FP1 ed in FP3 con la pista più calda e quando probabilmente le protagoniste della lotta mondiale stavano provando tutt’altro che dei giri spinti. Malissimo durante i turni in cui le temperature sono inesorabilmente calate. Tra le due francesi si piazza la Lamborghini, anch’essa in difficoltà per tutto l’anno in cerca di prestazioni ed ancora in dubbio per la partecipazione al campionato WEC 2025.
Toyota occupa tutta la prima fila e punta dritto alla vittoria. Ferrari bene con le due ufficiali in scia alle giapponesi per provare il colpaccio.
Archiviato il primo taglio delle qualifiche, le squadre si preparano per scendere in pista sul circuito ormai completamente illuminato dalle luci artificiali e con le temperature ancora in calo. Tutti vanno in pista con le gomme medie. Questa volta nessun dubbio per nessun team.
Dopo i soliti due giri di riscaldamento graduale degli pneumatici Michelin, tutti spingono. Le Toyota partite entrambe in testa al gruppo fanno segnare parziali record in tutti e tre i settori e vanno ad occupare tutta la prima fila. Le auto giapponesi vantano una lunga storia di successi in questo tracciato ed anche oggi hanno dimostrato che la loro auto può lottare per vincere ed andarsi a prendere l’ennesimo campionato del mondo costruttori.
Occupando tutta la prima fila si sono anche assicurati di non avere troppi avversari vicino nelle prime due ore di gara, le più complicate da gestire. Infatti in questa fase, con le temperature del tracciato altissime sarà importante poter girare in aria pulita per stressare il meno possibile gli pneumatici francesi.
Dietro di loro, troviamo la prima delle due Ferrari 499p ufficiali, la numero 51 guidata da Antonio Giovinazzi. Autore di un gran bel giro che per soli 43 millesimi di secondo non gli regala la prima fila accanto alla Toyota numero 8 di Hartley. L’altra Ferrari, quella in lizza per il campionato piloti, chiude invece in quinta posizione a più di otto decimi di distacco.
Se non fosse stato per la Porsche del team Hertz Jota capace di issarsi fino al quarto posto, le due Rosse avrebbero occupato tutta la seconda fila. Comunque un terzo ed un quinto posto sono ottime come posizioni di partenza, per cercare di braccare le due auto nipponiche e scappare insieme a loro.
Come ha detto Giovinazzi intervistato a fine sessione, domani sarà importante gestire al meglio gli pneumatici, soprattutto nella fase iniziale della gara per cercare di trovarsi nella migliore condizione possibile nella seconda metà di gara.
Porsche e Bmw in difficoltà, non riescono ad andare oltre le ultime due file
E le Porsche leader delle classifiche iridate? La squadra di Stoccarda non va oltre il sesto ed il settimo posto, e con fatica oserei dire. Infatti la Porsche numero 5 ha agguantato con Campbell il settimo posto all’ultimissimo giro utile quando ormai era già calata la bandiera a scacchi. Una prestazione incolore, che li costringerà ad un inizio di gara in sordina e nel traffico, dietro i tubi di scarico delle altre auto che metteranno in seria difficoltà la loro gestione gomma. La loro fortuna oggi è stata non aver avuto le Alpine e la Cadillac in grado di lottare con il gruppo dei migliori..
Male anche le due Bmw del team WRT, che chiudono in nona e decima posizione. Tra giri cancellati ad entrambe le auto per track limits, e poca prestazione, le due auto bavaresi non hanno mai brillato, non riuscendo a ripetere quel 1:47.500 che nella prima sessione gli era valsa la terza posizione dietro Toyota e Ferrari e che gli avrebbe consentito di lottare per la quinta e sesta posizione con la Ferrari 50 e la Porsche numero 6. Vedremo se domani il loro passo e la loro strategia gli consentirà di risalire andando ad attaccare il leader del mondiale davanti a loro.
In conclusione, le prospettive per una gara sensazionale ci sono tutte. Gli inseguitori partono davanti, e chi domina le classifiche mondiali da inizio anno parte più indietro mostrando alcune difficoltà. La squadra “underdog” del campionato in mezzo a loro a caccia di un miracolo e la rivelazione delle ultime tre gare che potrebbe andare a togliere punti importanti ai leader. Che dire non ci resta che aspettare le 12:00 di domani per goderci lo spettacolo dell’endurance che per l’ultima volta in questo 2024 delizierà la nostra passione per il motorpsort a ruote coperte.
Crediti: Ferrari Hypercar – Toyota Gazoo Racing – Porsche Motorsport – Luca Cappelli