Proprio nel momento in cui sembra certo che la Formula 1 si aprirà all’undicesimo team, sorgono dubbi su chi sarà il nuovo soggetto entrante. La logica porterebbe a pensare al gruppo Andretti Global, ma la situazione potrebbe essere più complessa. Si vocifera, infatti, che General Motors sarà maggiormente coinvolta, sebbene non sia chiaro se ciò avverrà tramite il marchio Cadillac o direttamente con il brand principale.
Alcune indiscrezioni suggeriscono che il colosso americano dell’automobile, che nel 2023 ha registrato un fatturato annuo superiore a 170 miliardi di dollari, sarebbe pronto a rilevare tutte le infrastrutture sviluppate da Andretti, inclusa la sede di Silverstone inaugurata pochi mesi fa. Se si tratterà di una vera acquisizione o di una partnership più solida, lo scopriremo solo al momento dell’annuncio ufficiale, che potrebbe arrivare già la prossima settimana.

Sono giorni febbrili per la Formula 1, che si appresta a rompere il modello dei 10 team seguito finora. Una spinta decisiva è arrivata dall’abbandono della Renault, che ha creato un vuoto capace di preoccupare i vertici di Liberty Media Corporation. Questa situazione ha portato a un cambio di prospettiva, convincendo anche i più refrattari tra i team principal che un nuovo ingresso potesse rappresentare un’ancora di salvezza per tutto l’ambiente.
Anche le pressioni del Congresso americano, oltre alla recente rielezione di Donald Trump – come anticipato in esclusiva da Formulacritica il 6 novembre – hanno avuto un ruolo determinante nel cambio di passo dei vertici della FOM.
La notizia è rilevante perché accelera i tempi rispetto alle previsioni iniziali. Il nuovo gruppo dovrebbe debuttare nel 2026, anziché nel 2028 come ipotizzato in precedenza. Tuttavia, con poco più di un anno a disposizione, sarà difficile, se non impossibile, sviluppare una power unit competitiva in così poco tempo. Per questo motivo si sta studiando una soluzione ponte, attraverso cui Cadillac potrebbe presentarsi con un propulsore già esistente, brandizzandolo.
Tra le opzioni disponibili, il partner più plausibile sembra essere Ferrari. Red Bull Powertrains, al suo debutto nel 2026, fornirà già due team; Mercedes sarà legata a quattro squadre, con Aston Martin che prenderà il posto di Alpine; mentre Honda, in esclusiva con la scuderia di Silverstone, non sembra intenzionata ad ampliare le forniture. Audi, anch’essa al debutto, è improbabile che possa supportare un’altra realtà nascente. Tutti gli indizi portano dunque a Maranello.

Ferrari accanto a General Motors dal 2026 al 2028
Secondo gli ultimi rumors, Ferrari potrebbe fornire i propri motori turbo ibridi di nuova generazione – privi del sistema MGU-H, quindi – in sostituzione della partnership con Sauber. Questo accordo rappresenterebbe un’importante opportunità commerciale e tecnica, permettendo al gruppo italiano di raccogliere risorse economiche preziose per sostenere i vari programmi futuri del team.
Negli ultimi due anni, da quando si è iniziato a parlare dell’ingresso di Andretti in Formula 1, molte cose sono cambiate. Ora sembra che siamo al rush finale: l’allontanamento di Greg Maffei, amministratore delegato di Liberty Media, e il passo indietro di Michael Andretti sono fattori chiave che hanno sbloccato lo stallo degli ultimi mesi.
La Formula 1 si prepara ad accogliere 22 vetture in griglia, un evento storico che promette di accrescere lo spettacolo e, soprattutto, il livello di competitività tecnica, proiettando il campionato verso una competizione più sana e avvincente.
Crediti foto: Scuderia Ferrari, Formulacritica, General Motors