Dopo le recenti polemiche esplose in seguito agli episodi controversi di Singapore e Austin, la F1 si appresta a ridefinire le regole d’ingaggio nei duelli in pista. Durante un incontro tra i piloti e i Commissari FIA tenutosi a Losail, in Qatar, è stata introdotta una revisione del regolamento sui sorpassi. Una necessità volta a chiarire i criteri di correttezza nelle battaglie ruota a ruota che caratterizzano la serie.
Secondo quanto dichiarato da George Russell, pilota Mercedes e alto esponente della GPDA (Grand Prix Drivers’ Association, ndr), il nuovo approccio si ispira alle semplici regole del karting: “Non stiamo parlando di scienza missilistica. Chi è all’interno, se resta nei limiti della pista, ha diritto alla traiettoria. Chi è all’esterno non può lamentarsi”. Questo principio, che limita l’obbligo per il pilota interno di lasciare spazio al rivale esterno, punta a semplificare le decisioni dei Commissari in gara e a responsabilizzare maggiormente i protagonisti in pista.

F1 – Le vie di fuga, il nodo centrale del dibattito
La revisione delle regole, tuttavia, non risolve del tutto le questioni legate alla configurazione dei circuiti di Formula 1. Come sottolineato dallo stesso Russell, le vie di fuga asfaltate sono spesso alla radice delle controversie. “Se tutte le curve fossero come la Curva-4 in Austria, dove se sbagli di un centimetro finisci nella ghiaia, sarebbe tutto più facile”, ha affermato il pilota britannico fresco vincitore del Gp di Las Vegas.
Nei tracciati moderni, infatti, le vie di fuga asfaltate consentono ai piloti di prendere rischi calcolati, sapendo di poter tornare in pista senza gravi conseguenze. Questo approccio, se da un lato aumenta la sicurezza, dall’altro alimenta situazioni di ambiguità normativa, in cui i duelli finiscono sotto la lente d’ingrandimento dei Commissari.

F1 – Un cambiamento destinato a dividere
La nuova impostazione interpretativa non mancherà di generare dibattiti, sia tra i piloti che tra gli appassionati. Da una parte, c’è chi sostiene che la semplificazione possa rendere le gare più fluide e spettacolari. Dall’altra, c’è il timore che un eccesso di permissività favorisca comportamenti troppo aggressivi, con potenziali ricadute sulla sicurezza.
L’obiettivo della FIA è quello di limitare le zone grigie, rendendo le gare più comprensibili e meno soggette a interpretazioni. Tuttavia, l’impatto reale di questa rivoluzione regolamentare si vedrà solo quando il semaforo si spegnerà nei Gran Premi futuri.
Per ora, ciò che appare evidente è che la Formula 1 sta cercando un nuovo equilibrio tra spettacolo, sicurezza e correttezza sportiva. Riuscirà questa revisione a centrare il bersaglio? I prossimi appuntamenti in calendario, in cui tre team si giocheranno il titolo costruttori, saranno il primo banco di prova per queste nuove regole.
Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari HP, McLaren F1