Impossibile dimenticare il Mondiale di F1 1994. E per coloro che non erano ancora nati o troppo piccoli per ricordarlo, resta impresso per i racconti dei nostri cari, per gli speciali realizzati -anche – anni dopo.
Certo, difficile non pensare alle tragedie di Imola e al primo titolo di uno dei più grandi di sempre, come se la scomparsa di Ayrton avesse dato il via a una sorta di staffetta… Ma il ’94 significa inoltre il ritorno alla vittoria della Ferrari dopo quasi quattro anni (nel Gran Premio di Germania), l’ultimo successo di Nigel Mansell e l’arrivederci alla Formula 1 di Michele Alboreto.

E non solo: anche per gli amanti della meccanica quello di trent’anni fa resta un Mondiale da ricordare. Scrive Paolo Marcacci nel libro “Senna vs Prost, il duello” a proposito anche della Williams che regalò l’ultimo titolo al francese: “Già nell’estate del 1993 si diffonde il comunicato in base al quale verranno introdotte importanti limitazioni per la stagione successiva.
“Limitazioni concepite nei confronti dell’elettronica applicata alle monoposto da gran premio, allo scopo di diminuire così il divario prestazionale fra la prima della classe e le vetture che non hanno avuto più possibilità di sfilare lo scettro”.
“Per comprendere la complessità della tecnologia applicata a questa Williams – si legge ancora – basti pensare che per avviare la FW15C i tecnici di dovevano servire addirittura di tre computer portatili. Le sospensioni attive vengono bandite in luogo di quelle tradizionali, così come il controllo elettronico della trazione e altri dispositivi”.
Il 27 marzo di trent’anni fa si disputava la prima prova di un Mondiale che sotto l’aspetto emozionale a volte ci risulta difficile da descrivere e spiegare. La morte di Senna, quella di Roland Ratzenberger, il gravissimo incidete occorso a Karl Wendlinger col successivo stato comatoso di diciannove giorni sono eventi drammatici e segnanti che hanno contribuito a trasformare il corso della Formula Uno che è diventata, negli anni successivi, una categoria molto più sicura.
27 Marzo: un altro ricordo speciale per la F1

Nota a margine. Il 27 Marzo del 1971 nasceva David Marshall Coulthard, uno dei “secondi piloti” più consistenti di sempre. 247 gran premi disputati in carriera per lui corredati da 13 vittorie, 62 podi, 12 pole position e 18 giri veloci in gara.
Non molto amato in terra cisalpina per il controverso episodio che lo vide protagonista insieme a un furente Michael Schumacher, in quel di Spa Francorchamps. In ogni caso di parla di un pezzo di storia della massima serie del motorsport.
Crediti foto: F1