Miami Vice, la celeberrima serie televisiva poliziesca americana, fu trasmessa dalla NBC dal 1984 al 1989, per un totale di cinque stagioni e 112 episodi. In Italia andò in onda su Rai 2 dal 1986 al 1990. Prodotta da Michael Mann, che nel 2006 diresse anche un adattamento cinematografico, la serie è ambientata a Miami e segue le indagini di due detective sotto copertura: James “Sonny” Crockett, interpretato da Don Johnson, e Ricardo “Rico” Tubbs, interpretato da Philip Michael Thomas, impegnati nella lotta contro il crimine, in particolare contro il traffico di droga.
La serie si distingue per il suo stile glamour, caratterizzato da abiti firmati, una colonna sonora accattivante e l’uso di auto sportive di lusso, che hanno contribuito a renderla un fenomeno culturale degli anni ’80. Le vetture Ferrari, in particolare, sono diventate un simbolo iconico della serie, incarnando l’estetica lussuosa dell’epoca.
La finta Ferrari Daytona di Miami Vice
Nelle prime due stagioni di Miami Vice, i protagonisti guidano una Ferrari 365 GTS/4 Daytona Spider nera, apparentemente perfetta per il loro ruolo di detective sotto copertura. Tuttavia, questa vettura non era una vera Ferrari, ma una replica costruita su base Chevrolet Corvette (modelli del 1976 e 1981).
La carrozzeria in fibra di vetro, realizzata da Tom McBurnie, era progettata per imitare l’aspetto della Daytona Spider originale, di cui esistevano solo 122 esemplari, 96 dei quali destinati al mercato statunitense.
Questa scelta fu dettata da motivi economici e pratici: la produzione di Miami Vice aveva richiesto delle Daytona autentiche a Ferrari North America, ma la richiesta fu respinta, probabilmente a causa del costo elevato e della rarità del modello.
La NBC decise quindi di procedere con l’uso di repliche, un’azione che, pur contribuendo al successo visivo della serie, rappresentò un rischio legale. L’uso di una finta Ferrari fu percepito come un “sacrilegio” dalla casa di Maranello, suscitando l’ira di Enzo Ferrari.
Secondo una leggenda non del tutto confermata, Ferrari intentò una causa legale contro Universal Studios per l’uso non autorizzato di una replica. Per risolvere la disputa, si narra che Enzo Ferrari abbia imposto la rimozione della finta Daytona dalla serie.
Nell’episodio iniziale della terza stagione, la replica della Daytona viene infatti distrutta in modo spettacolare, colpita da un missile, un evento che molti attribuiscono proprio alla pressione di Ferrari per eliminare l’auto “usurpatrice”.
L’arrivo della Ferrari Testarossa bianca in Miami Vice
Per sostituire la finta Daytona, Enzo Ferrari fornì alla produzione di Miami Vice due esemplari autentici della Ferrari Testarossa, una berlinetta di nuova concezione introdotta nel 1984 al Salone di Parigi. Nella trama, l’arrivo della Testarossa viene giustificato narrando che l’auto era stata sequestrata a degli spacciatori, un escamotage per integrarla nella storia.
Le Testarossa utilizzate erano inizialmente nere, in continuità con la Daytona, ma il regista Michael Mann decise di farle ridipingere di bianco per migliorare la visibilità durante le riprese notturne, una scelta strategica che contribuì a rendere la vettura un’icona visiva. Il bianco brillante della Testarossa, un colore insolito per una Ferrari, esaltava la sua presenza sullo schermo, rendendola “la terza detective” della serie, accanto a Sonny e Rico.
La “stunt car” e altre curiosità della Ferrari Testarossa in Miami Vice
Nonostante l’arrivo delle Testarossa autentiche, la produzione di Miami Vice continuò a utilizzare una replica per le scene più rischiose, al fine di preservare le vetture originali. Questa volta la base scelta fu una De Tomaso Pantera del 1972, modificata per assomigliare alla Testarossa. A differenza della Daytona, questa finta Testarossa non fu distrutta, ma utilizzata come “stunt car” per inseguimenti e scene d’azione.
Oggi le due Testarossa hanno avuto destini diversi: una si trova a Fort Lauderdale, in Florida, esposta nel museo automobilistico di The Swap Shop (acquistata dalla NBC per 750.000 dollari), mentre l’altra è stata messa all’asta più volte, con prezzi che hanno raggiunto quasi 2 milioni di dollari, riflettendo il valore storico e culturale dell’auto.
Impatto culturale di Miami Vice e della Ferrari Testarossa
Sebbene Miami Vice abbia avuto successo grazie al suo cast, alla trama avvincente e allo stile glamour, le Ferrari – sia la finta Daytona che la Testarossa bianca – hanno giocato un ruolo cruciale nel forgiare il mito della serie. La Testarossa, in particolare, è diventata un’icona degli anni ’80, simbolo di potenza, eleganza e desiderio. La sua presenza nella serie ha amplificato il prestigio della Ferrari negli Stati Uniti, consolidando il marchio come sinonimo di lusso e prestazioni.
La vicenda della finta Daytona e l’introduzione della Testarossa rappresentano un aneddoto affascinante che mescola cinema, automotive e leggenda, evidenziando il potere delle auto nel plasmare l’immaginario collettivo.
Oltre 30 anni dopo la fine della serie TV, nel 2023, Michael Mann ha diretto il film biografico Ferrari, incentrato sulla figura di Enzo Ferrari e sulla sua vita privata, con particolare attenzione alla drammatica 24ª ed ultima edizione della “Mille Miglia” del 1957.