Nel vortice di indiscrezioni agostane che prospettano un clamoroso cambio al vertice della Scuderia Ferrari, Martin Brundle ha lanciato un avvertimento secco: “Sarebbe follia esonerare Fred Vasseur”. L’analisi dell’ex pilota e commentatore di Sky Sport F1 punta l’accento su un errore strategico dai pesanti risvolti per un team ancora in cerca di stabilità.
Brundle ha risposto con tono perentorio alle voci provenienti da alcuni quotidiani italiani, che vedrebbero Vasseur in bilico: “Is he the problem? Non credo proprio. Il vero problema è che la macchina manca di prestazioni. Questo è frutto di un lavoro corale, non solo di una figura dirigenziale”.

Nel sottolineare i rischi di un cambio repentino, l’ex pilota britannico ha richiamato alla memoria il pericolo di “testa china” tra lo staff, uomini spesso portati a operare in condizioni difficili quando un nuovo direttore prende le redini: “Chi lo sostituirebbe? Serve tempo per capirlo. Ogni avvicendamento genera incertezza, e Ferrari non può permettersi di spaccarsi proprio ora”.
Brundle ha inoltre richiamato i miglioramenti maturati durante il biennio e mezzo di Vasseur alla guida della Rossa, ricordando quando la squadra celebrava il lavoro del team principal: “Solo un anno fa parlavamo di Vasseur come l’uomo giusto per il rilancio di Maranello, dopo la splendida vittoria a Monaco” .
A proposito del clima mediatico che soffoca il paddock del Cavallino Rampante, Brundle si è soffermato sulla natura quasi “religiosa” dell’appartenenza alla Ferrari. “n questa squadra si corre per un Paese, non per un team. La pressione è altissima. Fred è arrabbiato, ed è normale: queste voci danneggiano l’organizzazione. Il vero ostacolo da superare è la vettura, non la leadership”.
Rievocando un consiglio di una vecchia conoscenza della F1, Ross Brawn, Brundle ha ricordato l’importanza di isolare i tecnici dal flusso continuo di notizie dispregiative: “Ross mi spiegò che, quando arrivò a Maranello, uno dei primi provvedimenti fu eliminare le rassegne stampa quotidiane sui desk, perché confondevano e distraevano il team”.
Il commento di Brundle si inserisce in un contesto segnato da prestazioni altalenanti: sebbene la Ferrari occupi la terza posizione nella classifica costruttori, resta lontana un’era geologica dalla capolista McLaren, con un solo successo nella sprint di Hamilton e qualche podio conquistato da Leclerc.

In conclusione, l’ex alfiere di Williams, Brabham e McLaren (tre le altre) – tra i suoi meriti in pista anche una vittoria alla 24 Ore di Le Mans – ha evidenziato la necessità di coesione interna: “Il vero problema non è chi guida dall’alto, ma come far volare la SF‑25. E per farlo serve pacatezza, continuità e focus collettivo”.
In definitiva, si può affermare che Brundle sia sulla stessa lunghezza d’onda di Luca Baldisserri che ha sollevato il manager francese dalle responsabilità recentemente ascrittegli. Guarda il video completo:
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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