Grazie alla straordinaria impresa della McLaren, che in un anno e mezzo è passata dai bassifondi della classifica alla vittoria del campionato mondiale costruttori di F1 – attesa da ben 26 anni – il manager Zak Brown è balzato sotto i riflettori. Sebbene sia americano di nascita, Brown ama definirsi britannico, vivendo in Inghilterra da molti anni.
Entrato in McLaren nel 2016 come direttore esecutivo del gruppo tecnologico, ha poi assunto il ruolo di CEO della scuderia di F1, la celebre McLaren Racing. Tuttavia, non tutti sanno come Brown sia approdato nel mondo del motorsport, nonostante non avesse alle spalle una famiglia facoltosa.
Zak Brown e quel colpo di fortuna
Zak Brown è nato il 7 novembre 1971 a Los Angeles, in California, in una famiglia della classe media. Da bambino sognava di diventare un giocatore di baseball, finché un evento cambiò per sempre la sua vita: il Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest, a Long Beach. L’adrenalina e il rombo delle monoposto di F1 lo conquistarono, facendogli desiderare di diventare un pilota.
Tuttavia, le limitate possibilità economiche della famiglia resero il sogno irrealizzabile. Nonostante ciò, il giovane Zak non si arrese: all’età di 13 anni decise di tentare la fortuna partecipando al celebre game show televisivo “The Wheel of Fortune” (la Ruota della Fortuna), trasmesso dalla NBC.
Contro ogni pronostico, il giovane Brown vinse il montepremi di 3.050 dollari, una cifra considerevole per l’epoca. Con quel denaro acquistò il suo primo kart, dando così il via alla sua carriera nel motorsport. Tra il 1986 e il 1990, partecipò al campionato internazionale di kart, vincendo ben 22 gare.

La sua passione e il suo talento lo portarono a trasferirsi in Inghilterra, dove, grazie alla sua abilità nel networking, riuscì a ottenere il supporto di numerosi sponsor, permettendogli di proseguire la carriera agonistica.
Nel 1995, Zak abbandonò le competizioni per dedicarsi alla gestione e al marketing sportivo, fondando la Just Marketing International (JMI). La sua azienda strinse importanti accordi con le maggiori categorie del motorsport, compresa la Formula 1.
Nel 2009, Brown fondò anche un proprio team di corse, la United Autosports, attivo nelle categorie a ruote coperte. Infine, nel 2016 entrò a far parte della McLaren, guidandola al successo mondiale del 2024.
Chi avrebbe mai immaginato che un ragazzino della classe media americana, con una vincita di 3.050 dollari alla Ruota della Fortuna, avrebbe costruito una carriera straordinaria nel mondo della Formula 1?
Crediti foto: McLaren F1