La situazione di Yuki Tsunoda in Formula 1 rimane incerta. Dopo cinque stagioni senza riuscire a emergere definitivamente e con l’uscita della Honda dal programma Red Bull, la sua permanenza all’interno della famiglia di Milton Keynes è in bilico per il 2026. La promozione al fianco di Max Verstappen, a partire dal Gran Premio del Giappone, è stata una mossa “tutto o niente”: finora i risultati non hanno convinto. Nonostante alcuni punti conquistati, la continuità nel team appare lontana, mentre un ritorno in Racing Bulls, pur non escluso, sembra al momento improbabile.
Se Tsunoda non dovesse trovare conferma nel programma Red Bull, il suo futuro in Formula 1 sarebbe a rischio. Le opzioni alternative, come un ruolo di riserva in Aston Martin, sono ormai scemate, soprattutto dopo l’annuncio di Jak Crawford come terzo pilota della squadra britannica.
Così, alternative fuori dal Circus iniziano a prendere forma. Secondo l’insider Tony Donohue, Tsunoda potrebbe approdare in IndyCar nel 2026 con Dale Coyne Racing, squadra che vanta un legame consolidato con Honda e che in passato ha lanciato in serie americana piloti come Alex Palou. Il giapponese sarebbe in corsa per la vettura numero 19, ma ulteriori conferme sono attese nelle prossime settimane.

Cinque stagioni in Formula 1 e un’esperienza in un programma strutturato come quello Red Bull rendono Tsunoda una figura di comunque accattivante nel motorsport. Se dovesse lasciare la Formula 1, la sua carriera in monoposto resterebbe appetibile per altre serie di alto livello, con IndyCar e Formula E come le opzioni più concrete: la prima per il legame con Honda, la seconda per la forte presenza del marchio nel Sud-Est asiatico.
In IndyCar, Tsunoda potrebbe ritrovare un avversario già conosciuto in Formula 2 e in Formula 1: Mick Schumacher. Il tedesco, reduce da un test positivo con Rahal Letterman Lanigan a Indianapolis, sta valutando a sua volta un possibile trasferimento negli Stati Uniti entro il 2026, aprendo scenari interessanti per un nuovo capitolo americano dei talenti del motorspor che non trovano più spazio nella massima categoria.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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