La ricetta alchemica per creare un team vincente non è semplice da realizzare. Servono sicuramente strutture all’avanguardia quando ci si confronta in uno sport in cui l’aspetto tecnologico è fondamentale. Sono necessari ingegneri e competenze che sappiano usare gli strumenti. Ma servono anche esecutori, ossia i piloti, che riescano a capitalizzare il lavoro fatto in fabbrica con prestazioni in pista di rilievo e continuative.
Ma ci sono anche aspetti immateriali che devono entrare nel pentolone di chi sta cercando quel mix giusto per ritornare ai vertici. Tra questi, la mentalità: quel concetto sfuggente a cui è impossibile dare forma, ma che è sempre stato un tratto comune delle scuderie che sono riuscite a imporsi.
La Williams, che anni fa rappresentava un punto di riferimento della Formula 1, ha affrontato tante peripezie che l’hanno portata ai margini della categoria, facendola diventare, di fatto, una nobile decaduta. Ma il team non è morto: è rimasto aggrappato alla sua storia e, piano piano, sta provando a risalire i gradini di una ripida scala in cima alla quale oggi si accomodano altre realtà.

Williams: la ristrutturazione aziendale non basta, serve una nuova mentalità
Un fitto programma di ristrutturazione aziendale è stato impostato nel momento in cui la vecchia proprietà ha ceduto il pacchetto di maggioranza al fondo Dorilton Capital. Una rivisitazione dell’organigramma che sta portando anche a novità tecniche, come il nuovo simulatore di cui vi abbiamo parlato nei giorni passati, e a tutta una serie di strumenti all’avanguardia che hanno sostituito elementi ormai non più compatibili con una Formula 1 che si sta spostando sempre di più dalla pista alla sfera virtuale.
James Vowles è uno degli artefici di questa ristrutturazione. Parliamo di un ingegnere cresciuto in Mercedes, il team che è riuscito a mettere insieme la striscia di successi più lunga della storia della Formula 1. L’ex capo delle strategie della scuderia di Brackley ha quindi iniziato a portare parte di quella mentalità vincente necessaria a ogni team per competere ad alti livelli. Ma non basta: serviva anche un trascinatore mediaticamente esposto, capace di trainare i suoi. E quest’uomo può essere Carlos Sainz.

Vowles ha raccontato a Motorsport.com come Sainz si sia calato nella nuova realtà con convinzione ed entusiasmo: “Ha cambiato modo di pensare rispetto al recente passato. È qui che vuole stare, è questo che vuole fare. E lui fa parte della nostra storia di successo. Si sta inserendo perfettamente. Ha una personalità brillante che porta con sé non solo un pedigree vincente, ma anche la voglia e il desiderio di successo che ci sono in Williams“.
Vowles ritiene che l’apporto dell’ex Ferrari sarà assolutamente fondamentale per permettere al gruppo di progredire. Il team principal inglese ritiene che uno come Carlos aiuti a limare le imprecisioni e a scendere nei dettagli: “Ora si è arrivati a un livello di dettaglio in cui si comincia a inseguire i millisecondi, rispetto alle grandi cifre su cui lavoriamo“. In questo, l’esperienza di Sainz può essere un fattore determinante per una squadra abituata a navigare nelle acque agitate della bassa classifica.
“Nel giro di poche settimane si è già creato un vero e proprio slancio positivo per quanto riguarda idee, concetti, modi di cambiare e progredire“, ha spiegato Vowles, alimentando l’idea che un pilota come lo spagnolo sia stato un pungolo e uno stimolo eccezionale per una realtà che viene da anni di catatonia tecnica e sportiva.
Williams punta sul “modificatore di rendimento”
Lo avevamo sottolineato in uno scritto che potete recuperare a questo link (leggi qui): Sainz è un miglioratore di squadre. Ovunque sia andato, ha fatto crescere l’ambiente e ha portato la franchigia ad accrescere la propria competitività. È successo in ogni realtà in cui ha lavorato. Un aspetto che ha pesato nelle scelte della Williams e che Vowles sottolinea:
“C’è una statistica che mostra dove sono finiti nel Mondiale tutti i team in cui è stato. Non è una coincidenza. È un grande lavoratore, un professionista diligente che porta con sé il successo, e lui vuole che la Williams abbia successo“, ha concluso Vowles, sperando che lo stesso possa accadere con la squadra che dirige.
Crediti foto: Williams Racing