Per una Ferrari che sembra essersi spenta, c’è un altro team che invece non vede l’ora si inizi a parlare di sé. Parliamo ovviamente della Williams. E non a caso, al suo interno quest’anno, è arrivato l’ex pilota della squadra di Maranello Carlos Sainz.
Reduce da un GP di Miami super positivo, dove con un ottimo assetto, riesce a portare a termine una gara dalle ottime prestazioni. Entrambi i piloti si sono qualificati ad un passo dalla top 5 e, cosa assolutamente da sottolineare, davanti alle due Ferrari di Leclerc ed Hamilton.
La FW47 si dimostra ancora una volta perfetta sui circuiti veloci e se conferma le sue prestazioni sul giro secco, è un enorme passo avanti sul passo gara. Albon all’inizio sorpassa subito Sainz e lo spagnolo che al termine della gara, quasi battaglia con Lewis Hamilton.

Williams F1 2025: Le innovazioni tecniche e il lavoro di Vowles per la FW47
Dalla pista si evincono tutti gli sforzi effettuati durante la pausa invernale, grazie al lavoro di James Vowles, in grado di sapersi circondare delle giuste persone per sviluppare una monoposto efficace.
La FW47 è l’evoluzione della vettura precedente e un plauso va a tutti i tecnici e meccanici, che sono stati in grado di trasformare in punti di forza, tutte le debolezze della stagione 2024.
Dove ha lavorato Williams per permettere a Carlos Sainz ed Alexander Albon di lottare a centro gruppo? Sicuramente possiamo affermare che la squadra è andata in direzione Mercedes, squadra da cui attinge la power unit. Rispetto allo scorso, diversi sono gli aspetti che hanno permesso al team di fare dei passi in avanti, che vanno dalla parte tecnica fino ai membri che compongono l’intera squadra.
Partendo dalla monoposto, Williams ha introdotto una nuova sospensione posteriore, passando dallo schema pull rod a quello push rod, proprio come il team guidato da Toto Wolff. Ancora, sono state effettuate delle modifiche al muso anteriore, alle pance laterali e al fondo, migliorato la stabilità e l’efficienza su diversi tipi di circuito. Altro aspetto importante, la diminuzione di peso della monoposto, avvicinandosi maggiormente al minimo consentito che gli permette di guadagnare terreno in pista.
Ma non è tutto, in quanto il team principal James Vowles, ha saputo negli anni circondarsi di persone con un CV di tutto rispetto, come ad esempio Pat Fry, ma soprattutto ha avviato una modernizzazione delle strutture e dei processi interni, puntando ad una crescita sostenibile nel lungo termine.

Williams F1 2025: Sainz e Albon in lotta per la leadership, ma manca il gioco di squadra
Gli ingredienti ci sono e quando si ha tra le mani una vettura in grado di spingere e lottare costantemente in top 10, tutti vogliono fare la propria parte. Tra questi, chi desidera farlo maggiormente, sono i piloti, pronti a cogliere le opportunità offerte dalla pista.
E sia Carlos Sainz che Alexander Albon, non si sono fatti attendere. Nelle interviste al termine del GP di Miami, è emersa qualche incomprensione tra i due. Se il pilota thailandese effettua dichiarazioni come “Avevamo un ottimo ritmo, mi sentivo abbastanza a mio agio nella mia posizione”, oppure “La macchina si è dimostrata veloce per tutto il weekend. Pazzesco dirlo, ma anche semplicemente fantastico poter vedere il podio” non leggiamo altrettanto entusiasmo i quelle del pilota #55.
Partito con gomme usate per errori da parte del muretto, a quanto pare l’accordo era quello che Albon non l’avesse superato alla partenza, in modo tale, probabilmente, da proteggere le posizioni.
“Gli avevano detto di non attaccarmi” racconta Sainz e continua: “Ho avuto un contatto con Alex in Curva 3 che ha compromesso la mia vettura. Dovremo analizzare attentamente quell’episodio, anche perché il team mi aveva assicurato che non ci sarebbe stato un attacco da parte sua”.
Parole che, se analizzate singolarmente, fanno quasi pensare che abbiano corso due gare completamente diverse. Un gioco di squadra che al momento è mancato, in cui entrambi volevano essere davanti a tutti i costi.
D’altro canto non si può dare torto ad Albon, che dopo Red Bull, torna ad avere una monoposto competitiva, che sente a suo agio e può portare al limite. Ma anche in questo caso, vale la pena farsi la guerra quando poi l’obiettivo è difendere il quinto posto costruttori?
Sicuramente, almeno per lo spagnolo, è una dichiarazione frutto di una gara diversa da come se la immaginava e potremmo essere quasi certi, che è una questione del tutto risolta. Stavolta che insieme alla vettura era un tutt’uno, si ritrova a dover fare i conti con gli errori altrui.

Williams F1 2025: Saper gestire la competizione interna è la chiave
Ciò che emerge, è che in Williams non ci sia un primo ed un secondo pilota, ma due driver che vogliono ritardare la frenata, per dirla in gergo tecnico. James Vowles potrebbe trovarsi a gestire due prima guida a cui dare tutt’una serie di team order.
Probabilmente qualcuno dirà che stiamo fantasticando, ma se la vetturacontinuerà a progredire, nonostante non sarà in grado di lottare per posizioni di vertice, il rischio non è da sottovalutare. Ricordiamo che, almeno per ora, sono davanti a Ferrari.
C’è la macchina, c’è un team solido che si sta anche dedicando allo sviluppo per la monoposto 2026, ciò che manca è la gestione piloti. Cerchiamo di centrare il punto.
Chiaro è che Williams si sta infilando tra i top e nel corso della stagione, per via di casi eccezionali, potremo trovare sul podio. Ma ciò che conta adesso non è dimostrare chi è più veloce, ma fare gioco di squadra. Davanti ad essa ci sono McLaren, Mercedes e Max Verstappen, che hanno una superiorità in termini di velocità e non solo, impressionante.
Ciò che conta in questo momento, più che mai, è fare gioco di squadra, per cercare di fare meno danni possibili e difendere il quinto posto in classifica. Chi ci dice che ben presto non possa trasformarsi in quarto? Se Ferrari continua così, nessuno può impedirglielo.
La situazione va mantenuta salda, anzi, la stagione in corso serve da allenamento per ciò che sarà la prossima, anno in cui come sappiamo, ci sarà il nuovo cambio regolamentare che richiede massima prontezza.
Non sappiamo a che punto siano le squadre con gli sviluppi, ma nel caso in cui Williams dovesse essere a buon punto, serve sapere come agire. Come accennato prima, la squadra c’è ed i piloti pure. Entrambi veloci, solidi, con Sainz che può portare tutta l’esperienza e la mentalità da team vincente.
La chiave del successo risiederà nella capacità dei piloti Williams di mettere da parte le rivalità interne e concentrarsi sull’obiettivo comune: vincere come squadra.
Crediti foto: Williams