Il FIA World Endurance Championship continua a vivere una nuova età dell’oro, spinto dal successo della categoria Hypercar. E ora, all’orizzonte, c’è la prospettiva concreta di un’estensione regolamentare che potrebbe portare le attuali vetture a competere fino al termine del 2032.
L’indiscrezione sul WEC
Dopo l’annuncio dello scorso giugno che aveva già allungato la validità del regolamento Hypercar fino alla fine del 2029, la direzione del WEC, guidata da Frédéric Lequien, sta lavorando per consolidare ulteriormente il futuro di questa formula tecnica. In un’intervista rilasciata ad Autosport, Lequien ha confermato che si sta valutando una nuova estensione, spinta dai risultati ottenuti e dall’interesse crescente da parte dei costruttori.
“Dobbiamo essere realisti,” ha affermato il responsabile della serie alla testata Autosport. “Abbiamo tra le mani qualcosa che funziona molto bene. Il livello della competizione è alto, il pubblico sta rispondendo con entusiasmo e presto avremo altri grandi nomi in griglia”.
Infatti, il WEC è pronto ad accogliere ufficialmente nuovi giganti del motorsport: Hyundai, Ford e McLaren sono pronti a unirsi alla sfida, un segnale chiaro di quanto la piattaforma Hypercar sia oggi il riferimento per l’endurance globale.
I motivi
Il successo dell’attuale regolamento risiede nella sua capacità di attrarre un mix di costruttori storici e nuovi protagonisti, mantenendo contenuti i costi, valorizzando la tecnologia ibrida e offrendo uno spettacolo tecnico e sportivo ad altissimo livello. Le gare si sono fatte più combattute, imprevedibili e internazionali, in linea con lo spirito delle classiche di durata come Le Mans, Spa o Fuji.
Con una regolamentazione stabile, chiara e condivisa, il WEC si candida a essere uno dei palcoscenici più longevi e innovativi del motorsport del prossimo decennio. E se il cammino verso il 2032 sarà confermato, ci troveremo di fronte a un raro esempio di equilibrio perfetto tra regolamenti, competitività e sostenibilità. In pratica, una sfida vinta dentro e fuori la pista.
Foto Ferrari Media Centre