Con la vittoria di questo 2025, Ferrari porta a dodici i suoi trionfi assoluti nella leggendaria 24 Ore di Le Mans, la corsa endurance più antica e prestigiosa del motorsport mondiale. Un risultato che consolida la posizione del Cavallino Rampante tra i grandi protagonisti indiscussi della storia dell’automobilismo.
Momento d’oro per la Ferrari
La 93esima edizione della maratona francese ha confermato il momento d’oro della Ferrari nel FIA World Endurance Championship. La Ferrari 499P #83 del team AF Corse, affidata a Robert Kubica, Yifei Ye e Philip Hanson, ha tagliato il traguardo per prima dopo 387 giri e 24 ore di battaglia ininterrotta sul Circuit de la Sarthe. Una vittoria storica non solo per Ferrari, ma anche per AF Corse, diventata il primo team cliente a conquistare la vittoria assoluta a Le Mans dai tempi di Champion Racing nel 2005.
La prestazione del team è stata perfetta sotto ogni aspetto, dalla strategia, all’affidabilità fino alla velocità. L’equipaggio della #83 ha saputo gestire al meglio le insidie della notte, le interruzioni e la pressione degli avversari. In particolare il ritorno della Porsche 963 #6, giunta seconda con un distacco di appena 14 secondi. La Ferrari #51 ha completato il podio.
Con questo successo, Ferrari firma un clamoroso tris consecutivo a Le Mans, dopo i trionfi del 2023 (edizione del centenario) e del 2024. Un’impresa che riporta alla memoria l’epopea degli anni Sessanta, quando il Cavallino vinse sei volte di fila tra il 1960 e il 1965, con l’ultimo successo allora firmato dalla 250 LM.
Le dodici volte
Lunga è la storia e il blasone che la Ferrari porta con sé in pista. La prima a Le Mans non si scorda mai e fu quella del 1949 della 166MM di Luigi Chinetti e Peter Mitchell-Thomson. La seconda ci fu nel 1954 con la 375 Plus guidata da José Froilán González e Maurice Trintignant. Ancora nell’edizione 1958 con la 250 TR58 di Olivier Gendebien e Phil Hill. Nel 1960 la prima di quattro successi consecutivi, con la Ferrari 250 TR59/60 guidata da Olivier Gendebien e Paul Frère. Per quanto riguarda il 1961, la 250 TR61 sempre del belga Gendebien e Phil Hill alla seconda in carriera. Nel 1962 ancora un’altra sempre da parte della stessa coppia di piloti ma questa volta a bordo di una Ferrari 330 TR Spyder. La quarta consecutiva nel 1963 a bordo della 250P trionfò il duo italiano composto da Ludovico Scarfiotti e Lorenzo Bandini. Su Ferrari 275P arriva anche la vittoria nell’edizione 1964 con Jean Guichet e Nino Vaccarella. Una Ferrari nel modello 250LM vinse anche nel 1965 anche se correva per la North American Racing Team (NART). A bordo a guidare in quell’impresa, c’erano Jochen Rindt e Masten Gregory.
Dopo aver abbandonato la corsa e la categoria, la Ferrari torna a Le Mans nel 2023 interrompendo l’egemonia moderna della Toyota. Il ritorno con la 499P segna una nuova epoca e in quel caso furono Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado a superare a sopresa per primi la linea d’arrivo. Nello scorso anno, il 2024, invece fu la vota di Miguel Molina, Antonio Fuoco e Nicklas Nielsen.
Progetto vincente
La 499P, Hypercar nata dal ritorno di Ferrari nella massima classe dell’endurance dopo mezzo secolo, si conferma come un progetto vincente. Non solo ha conquistato Le Mans ogni anno da quando è in pista, ma ha contribuito in modo decisivo al rilancio del brand italiano nel panorama mondiale delle corse di durata.
Sul piano del campionato, la vittoria ha un peso specifico ancora maggiore: a Le Mans, infatti, i punti valgono doppio. Questo consente a Ferrari di allungare nella classifica costruttori del WEC 2025, mettendo ulteriore pressione a Toyota e Porsche per la seconda parte della stagione.
Il successo del 2025, dunque, non è solo una questione di tecnica e strategia: è anche una pagina di sport scritta con cuore, passione e resilienza. E conferma ancora una volta che Le Mans, più di ogni altra gara, è il palcoscenico dove si costruiscono le leggende.
Foto Ferrari Media Centre