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WEC – 6 Ore San Paolo, ANALISI Hypercar: Cadillac sorprende tutti e domina

Le due V-Series.R di Hertz Team Jota hanno di fatto dominato la gara brasiliana, surclassando tutte le altre vetture. Esplicativo il fatto che solo tre auto sono arrivate a pieni giri...

Alessio Garofoli by Alessio Garofoli
15 Luglio 2025
in News, WEC
Tempo di lettura: 4 minuti
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6 ore san paolo

La Cadillac vincitrice in Brasile

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La Cadillac #12 di Nato–Stevens–Lynn conquista la vittoria alla 6 Ore di San Paolo, portando così la prima vittoria nel WEC per la V-Series.R e la seconda per Jota Sport, dopo la 6 Ore di Spa della passata stagione. In seconda posizione giunge l’altra Cadillac, la #38 di Bamber–Button–Bourdais, concludendo nel migliore dei modi la domenica per il costruttore americano.

In terza posizione giunge la Porsche #5, che dopo aver preso il comando della gara nelle prime ore, è stata ripresa dalle due vetture americane, rinforzate da un buonissimo passo gara. Proprio queste tre vetture sono state le sole a concludere nel giro del leader.

Più in fondo le LMH di Peugeot, in gran spolvero in Brasile, che chiudono in sesta e settima posizione dopo una gara pressoché perfetta sul fronte umano. Male Ferrari e Toyota, le grandi sconfitte della trasferta brasiliana, alla luce di un BoP per nulla favorevole. Aston Martin prosegue il suo periodo di apprendistato.


WEC – 6 Ore di San Paolo, ANALISI Hypercar: Cadillac sorprende nella gestione gomma

A sorprendere più di tutti è stata la vettura americana. Erano risapute da tempo le difficoltà della V-Series.R nella gestione delle gomme, punto debole anche a Le Mans assieme alla velocità massima. La pista di San Paolo, inoltre, mette in primo piano proprio questa caratteristica, ponendosi inizialmente come tracciato avverso per la LMDh americana.

Il BoP adotatto per questa gara metteva sicuramente in una posizione più favorevole le Cadillac, che arrivava solamente a 1040 Kg, contro i 1069 di Ferrari e Toyota, o i 1053 di Porsche. Solamente Peugeot e Aston Martin raggiungevano un peso inferiore alla vettura americana.

Inoltre, sotto ai 250 Km/h, la V-Series.R aveva a disposizione 516 Kw, ancora una volta inferiori solo a Peugeot e Aston Martin. Ciò che questi dati vogliono dire è che le vetture di Jota sono state, senza ombra di dubbio, aiutate dal BoP, ma hanno over-performato rispetto alle previsioni degli organizzatori.

6 ore san paolo
Le due Ferrari 499P

Nel corso del fine settimana i piloti hanno potuto dare una lettura interessante della LMDh di Cadillac. La vettura tende molto al sovrasterzo, il che di certo non aiuta la gestione degli pneumatici. Le gomme posteriori, tramite il sovrasterzo, soffrono lo scivolamento, a maggior ragione in uscita dalle curve lente, come quelle di Interlagos.

Questa tendenza al sovrasterzo è preferibile nei giri lanciati, essendo più gestibile del sottosterzo dai piloti. Non a caso la vettura è sempre stata tra le più competitive in qualifica, conquistando due front row lockout nelle ultime due gare (in Brasile sfumato a causa di una penalità).

Ad aver aiutato Cadillac è stato anche il nuovo asfalto, definito da molti con più aderenza, condizioni in cui la vettura americana si esalta. Possiamo dire sia stato un mix di fattori ad aver portato la vittoria a Jota, tra penalizzazioni delle vetture avversarie e condizioni non troppo nemiche per le V-Series.R.

WEC – 6 Ore di San Paolo, ANALISI Hypercar: Ferrari e Toyota soffrono il BoP

Le due vetture che più di tutte hanno faticato sono state sicuramente le 499P e le GR010 Hybrid. La gara è andata come da attese, con le due LMH che hanno subito la penalizzazione maggiore, tra peso e potenza disponibile sotto ai 250 Km/h, quella utile a Interlagos.

Sul giro secco tutte le vetture si dimostrano estremamente vicine, con solamente Kubica, sulla #83 privata, e Hirakawa sulla #8, che hanno passato il taglio, entrando in Hyperpole. Ferrari sapeva che sarebbe stato difficile entrare nei primi 10 posti il sabato, e per questo ha concentrato, più del solito, il lavoro sui long run. Non a caso Nielsen, nelle interviste del sabato sera, si era detto abbastanza fiducioso per la gara.

Le 499P ufficiali hanno concluso la gara in 11esima e 12esima posizione, persino dietro alla Porsche #99 di Proton Competition, giunta a punti. Il vero problema delle vetture italiane è stata la loro scarsa raceability. Con la loro accelerazione fuori dalle curve, era impossibile sperare di passare le velocissime Aston Martin o Peugeot. Per Fuoco è stato difficile passare persino le Toyota a fine gara.

La combinazione BoP-pista nemica è stata fatale per le Ferrari, che vedono ridursi il loro vantaggio in classifica piloti e costruttori. Le curve lente di Interlagos hanno messo a dura prova le vetture italiane. A causa del BoP del tutto sfavorevole, siamo stati privati di un riscontro tecnico veritiero sui passi in avanti fatti nell’inverno dai tecnici italiani.

6 ore san paolo
La Toyota GR010 Hybrid durante il weekend di San Paolo

Anche Toyota è stata surclassata dal Cadillac e Porsche, che non hanno esitato a doppiare le vetture LMH. La GR010 Hybrid continua la sua stagione difficile, alla luce di un BoP che ha sempre visto, tranne che per questa gara, la vettura giapponese come la più pesante.

E’ ora che il costruttore giapponese pensi a cosa fare per i prossimi anni, con una vettura che ormai sta per superare i 5 anni di attività. Il 14esimo e il 15esimo posto pongono verosimilmente fine alla cavalcata ai Titoli, ora che nella classifica costruttori sono scivolate al quarto posto, dietro a Porsche e Cadillac.


Crediti Foto: WEC Stats su X, Ferrari Hypercar su X, Kamui Kobayashi su X

Tags: 6 Ore di San PaoloFerrari 499PFIA WECNewsWEC
Alessio Garofoli

Alessio Garofoli

Alessio Garofoli, insegue la sua passione con il sogno un giorno di renderla il suo lavoro. Appassionato al midollo di motorsport, attualmente sta percorrendo la strada per intraprendere una carriera ai massimi livelli nel motorsport a ruote coperte. Fotografo amatoriale, con un’esigua esperienza nelle competizioni Gran Turismo e nel giornalismo amatoriale.

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