Porsche ha reso ufficiale quanto si temeva da settimane: al termine della stagione in corso, il marchio tedesco abbandonerà il FIA World Endurance Championship (WEC) con le sue 963 LMDh. La decisione è stata comunicata attraverso una nota ufficiale, nella quale la Casa di Stoccarda spiega che la scelta deriva da una riorganizzazione strategica dei programmi motorsport globali.

Dalla stagione 2026, Porsche concentrerà il proprio impegno ufficiale esclusivamente nella Formula E e nel campionato IMSA WeatherTech SportsCar Championship, continuando a schierare la 963 LMDh con il team Penske. Parallelamente, la casa tedesca manterrà il proprio supporto tecnico e sportivo ai team clienti impegnati nelle serie GT3, anche grazie all’introduzione della nuova 911 GT3 R Evo.
La decisione rappresenta una svolta significativa per l’endurance mondiale: Porsche è un nome simbolo di questa disciplina, e il suo ritiro segna la fine di un’era. Dopo mesi di voci e indiscrezioni, l’addio della Casa di Stoccarda avrà inevitabilmente un impatto profondo sul WEC, nonostante all’orizzonte si preparino debutti importanti, come quelli di Genesis, Ford e McLaren.
Porsche addio al Wec: una questione di costi, logistica e strategia
Il comunicato ufficiale non entra nei dettagli economici, ma conferma quanto già anticipato in un nostro approfondimento (link): la scelta nasce da una revisione complessiva delle priorità del programma Porsche Penske Motorsport. La decisione di concentrare le risorse su Formula E e IMSA appare motivata da fattori economici, logistici e strategici.
Negli ultimi mesi, i risultati finanziari di Porsche hanno mostrato una contrazione rispetto alle aspettative, soprattutto per quanto riguarda la gamma elettrica. Le vendite dei modelli a zero emissioni — come Taycan e Macan Electric — non hanno raggiunto i volumi previsti, anche a causa dell’aumento dei costi di produzione e dell’impatto dei dazi statunitensi sulle vetture europee. Secondo stime interne, tali dazi avrebbero comportato perdite dell’ordine di centinaia di milioni di euro, spingendo il gruppo a un ridimensionamento dei programmi meno redditizi.

A questo si aggiungono i costi elevatissimi di gestione di un programma ufficiale nel WEC: lo sviluppo della 963, le trasferte internazionali e la logistica di un campionato distribuito su più continenti rappresentano un impegno finanziario notevole. Al contrario, il campionato IMSA, circoscritto al territorio nordamericano, consente una struttura operativa più compatta e un controllo dei costi più efficiente.
C’è anche un aspetto tecnico-sportivo da considerare: l’IMSA è, di fatto, una serie “di sole LMDh”, fatta eccezione per la Valkyrie di Aston Martin, e non comporta quindi il confronto diretto con le hypercar LMH come Ferrari e Toyota, tecnicamente più sofisticate e dispendiose da sviluppare. Per un costruttore come Porsche, che vuole ottimizzare il ritorno dell’investimento, la categoria americana rappresenta oggi una piattaforma più sostenibile e coerente con le strategie aziendali.
Porsche addio al Wec: l’ultimo atto Porsche nel WEC la 8 ore del Bahrain
La prossima 8 Ore del Bahrain, tappa conclusiva del campionato 2025, sarà dunque l’ultima apparizione ufficiale di Porsche Penske Motorsport nel FIA WEC. Sarà una gara dal forte valore simbolico: l’occasione per salutare la serie in cui la Casa di Stoccarda ha scritto alcune delle pagine più importanti della propria storia sportiva.

Sul piano agonistico, Porsche potrà ancora lottare per i titoli mondiali piloti e costruttori. L’equipaggio della Porsche 963 n.6 è in piena corsa per il campionato piloti, mentre la battaglia con Ferrari per il titolo costruttori resta apertissima. Si preannuncia quindi un finale di stagione ad alta intensità, con l’ennesimo capitolo della storica rivalità tra Ferrari e Porsche.
Un’eventuale vittoria in Bahrain rappresenterebbe il modo migliore per chiudere un ciclo, riaffermando la competitività della 963 LMDh e lasciando un segno indelebile nella memoria degli appassionati. Sarebbe una conclusione degna per un costruttore che ha fatto della costanza e dell’innovazione tecnica i propri tratti distintivi, e che ora guarda al futuro con nuove sfide, ma sempre nel segno dell’eccellenza sportiva.
Crediti foto: Porsche Motorsport