Nel caldo del deserto del Bahrain, dove il tramonto tinge di rosso le curve del circuito di Sakhir, la stagione del FIA WEC 2025 arriva al suo epilogo. La8 Ore del Bahrain non è solo l’ultima corsa dell’anno: è la resa dei conti tra Ferrari e Porsche, due marchi che da decenni si affrontano sui circuiti più leggendari del mondo.
La casa di Stoccarda arriva all’appuntamento decisivo in seconda posizione nel campionato costruttori, con 165 punti, a 39 lunghezze di distanza dalla Ferrari. Un distacco importante, ma non insormontabile. La matematica lascia aperta più di una porta e Porsche è pronta a spingere oltre ogni limite per tentare l’impresa.
Le combinazioni della speranza
Per strappare la corona mondiale dalle mani di Maranello, Porsche deve non solo vincere, ma anche sperare in un passo falso della Ferrari. Gli scenari sono molteplici, e ognuno racconta una possibile via verso il titolo:
- P1 e P9 se Ferrari non segna punti.
- Pole, vittoria e P8, se Ferrari chiude P9 o peggio.
- P2 e P4, se Ferrari non conquista la pole e termina P9 o peggio.
- P2 e P5, con Ferrari P10 o peggio.
- P3 e P4, a patto che Ferrari resti a zero punti e Cadillac non chiuda in doppietta.
- P1 e P10 (o P9), con Ferrari a zero punti.
- P1 e P8, con Ferrari P10 o peggio.
- P1 e P7, con Ferrari P9 o peggio.
Combinazioni complesse, che rendono il calcolo semplice solo sulla carta. Ma nel WEC, dove l’imprevisto è la norma, anche l’impossibile può accadere.
Duello d’onore: Porsche contro Ferrari
Questa stagione ha visto un equilibrio straordinario tra i due marchi. Ferrari, con la sua 499P, ha confermato il ritorno ai vertici dell’endurance, mostrando velocità, strategia e affidabilità. Porsche, con la sua 963, ha invece incarnato la costanza e la resilienza, rimanendo sempre in corsa nonostante alcune gare difficili.
A Sakhir si correrà non solo per i punti, ma per la storia. La 963 rappresenta la chiusura di un ciclo per Porsche Penske Motorsport, al suo ultimo capitolo nel programma WEC ufficiale. Vincere significherebbe non solo conquistare un titolo, ma anche firmare un addio leggendario.
Una pista che non perdona
Il Bahrain International Circuit è un tracciato che unisce la tecnica all’imprevedibilità. I suoi 5,412 km di curve e rettilinei sono un banco di prova durissimo per le Hypercar, che dovranno gestire temperature elevate, usura gomme e strategie complesse di consumo.
E poi c’è il fattore ambientale: il vento del deserto, la sabbia sull’asfalto, la possibilità di variazioni termiche improvvise. Ogni dettaglio conta, e chi saprà adattarsi meglio potrà scrivere la parola fine su una delle stagioni più combattute degli ultimi anni.
L’eredità del WEC 2025
Al di là dei numeri, la stagione 2025 ha segnato un nuovo capitolo per il mondiale endurance. L’ingresso di nuove case, la crescita delle LMGT3 e il rinnovato entusiasmo del pubblico hanno reso il campionato più competitivo e spettacolare che mai.
Porsche e Ferrari, ancora una volta, si ritrovano a sfidarsi come ai tempi di Le Mans, portando avanti una rivalità che non è solo sportiva, ma culturale, il confronto tra la precisione tedesca e la passione italiana, tra la disciplina e l’istinto.
L’ultima curva
Quando le luci di Sakhir si accenderanno per la 8 Ore del Bahrain, non ci saranno più calcoli, strategie o statistiche. Solo otto ore di pura adrenalina, dove ogni sorpasso potrà valere un titolo, e ogni errore potrà cancellare un sogno. Per Porsche, sarà il tutto per tutto: una corsa contro il tempo, contro la logica, e contro un avversario storico che non conosce resa. Per Ferrari, l’obiettivo è semplice ma cruciale: difendere la leadership e chiudere l’anno da campione.
Chi vincerà nel deserto, scriverà un capitolo eterno della leggenda del motorsport.
Foto credit Ufficio Stampa Porsche





