6 Ore di Imola, analisi Ferrari – Dopo la splendida tripletta Ferrari in Qatar ( leggi qui ) per la tappa di apertura, la squadra di Maranello spezza la maledizione di Imola 2024 e conquista la vittoria con la Ferrari numero 51, portata al traguardo da uno strepitoso Alessandro Pierguidi, che ha condiviso il volante con Giovinazzi e Calado.
A differenza dello scorso anno, la Ferrari non ha sbagliato nulla – o quasi – e ha conquistato una meritata vittoria sul circuito di casa intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, infiammando i sessantacinquemila spettatori presenti sulle sponde del Santerno. Una cornice di pubblico stupenda, in un contesto sempre ottimamente organizzato e attento, che ha reso ancor più bello il weekend pasquale per i tifosi endurance italiani.
6 Ore di Imola, Ferrari: una vittoria a metà
La vittoria sul circuito di casa, che garantisce e consolida la leadership nei due Mondiali Endurance e che disegna un dominio quasi assoluto della squadra di Maranello in questo inizio di stagione, non riesce a nascondere alcuni piccoli problemi che hanno afflitto l’equipaggio della numero 50, e soprattutto uno dei tre alfieri che la guidano.
Sì, perché è stato tutto molto bello ed esaltante, ma la condotta del weekend da parte di Antonio Fuoco non è stata all’altezza delle aspettative, sia in qualifica che in gara, rendendo molto meno dolce il sapore del successo a Imola.

Il pilota di Cariati è stato infatti autore di due errori dettati da un eccesso di foga. In qualifica ha portato la sua 499P oltre i limiti della pista alla Variante Alta, con la conseguente cancellazione dei tempi e partenza dall’ultimo posto in griglia. La domenica, invece, la toccata con Buemi nel tentativo di sorpasso – che ha portato entrambi fuori pista dopo una grande rimonta nella fase centrale – ha di fatto messo fine alla gara della numero 50, portandola fuori dai punti.
Come già scritto nell’analisi dell’Hyperpole (leggi qui ), questi errori da parte di un pilota esperto come Antonio non sono ammissibili, soprattutto in un contesto nel quale la tua auto è palesemente la più veloce in pista in tutte le condizioni. Ma soprattutto in questa fase del campionato, dove le prestazioni sono ottime e il BoP non è ancora una forte discriminante, è imperativo marcare quanti più punti possibile. Gli avversari non staranno a guardare, e capitalizzare quanto più possibile rimane una priorità per la squadra.
6 Ore di Imola, Giovinazzi, Calado e Pierguidi: un weekend perfetto
Se per la Ferrari numero 50 il weekend sulle sponde di casa è stato un quasi completo fallimento, quello della 499P guidata da Giovinazzi, Calado e Pierguidi è stato un fine settimana pressoché perfetto.
Ad eccezione delle Free Practice 1, dove l’equipaggio della 51 ha terminato in quarta posizione, il resto delle sessioni è stato un dominio assoluto, concludendo ogni sessione in prima posizione.

La qualifica è stato un bellissimo assolo del nostro Antonio Giovinazzi, che ha dimostrato tutte le sue qualità velocistiche andandosi a prendere la seconda Hyperpole consecutiva, dopo quella – un po’ meno scontata – del Qatar. Stavolta lo fa con un tempo strepitoso, rifilando distacchi biblici ai rivali.
La gara, invece, è stato un capolavoro corale da parte di tutti e tre i piloti della Ferrari numero 51. Una gara condotta sempre in testa, dall’inizio alla fine. Sempre in gestione del passo e delle gomme. Gli avversari hanno potuto solo guardare il bellissimo posteriore della 499P, senza avere mai la benché minima chance di stargli davanti.
Anche la gestione della strategia di gara da parte della squadra è stata impeccabile, soprattutto durante la safety car causata dall’incidente di Valentino Rossi alla Rivazza 2, che poteva rimescolare le carte in tavola di una, fino a quel momento, gara regolarissima.
Ferrari, e adesso? Arriverà una mazzata con il BoP a Spa?
Il secondo successo di fila, messo a segno ancora una volta con una supremazia in pista a tratti disarmante per gli avversari, apre inesorabilmente a una domanda ben chiara nella mente dei tifosi della Rossa.
E adesso? Che tipo di BoP dobbiamo aspettarci a Spa? La domanda sembra banale, ma non lo è, soprattutto alla luce di come nel 2025 la Federazione abbia cambiato le regole per stabilire il BoP di gara in gara.
Da quest’anno, infatti, la Federazione, oltre a prendere in esame i dati pregressi delle squadre, prenderà in forte considerazione i risultati delle ultime tre gare disputate, per poter poi andare a stabilire dei rapporti di forza più rappresentativi. Va da sé pensare che, dopo un dominio così netto della Rossa, la Federazione prenderà provvedimenti molto più duri nei confronti della Ferrari a Spa.

Ferrari 499p l’evoluzione oltre il BoP
I tifosi della Scuderia devono preoccuparsi? Sì, ma non troppo. Sicuramente a Spa non vedremo un dominio così netto come nelle prime due tappe del FIA WEC, ma quello che mi sento di dire è che la forza dimostrata da Ferrari nel 2025 va ben al di là di un solo BoP favorevole.
È indubbio il notevole passo in avanti messo in campo dalla Scuderia di Maranello questo inverno. Hanno lavorato molto, come affermato da Ferdinando Cannizzo ( leggi qui ) in alcune interviste pre-campionato, senza spendere joker evolutivi, ma andando a ottimizzare il rendimento del pacchetto e, soprattutto, quella modifica al sistema di raffreddamento dell’impianto frenante introdotta a San Paolo lo scorso anno.
Lo step evolutivo della 499P è ben evidente. Basta guardare il modo in cui la squadra, dal 2023 a oggi, è stata in grado di migliorare lo sfruttamento degli pneumatici Michelin a mescola fredda. Lo scorso anno, e ancor di più nel 2023, rispetto a squadre come Toyota prima e Porsche poi, pagava molto nella fase introduttiva del pneumatico a freddo. Se invece guardiamo al 2025, questo tipo di problematiche sono state completamente superate.
Questo dovrebbe farci guardare con cauto ottimismo alle prossime due tappe del Mondiale Endurance – Spa e la gara dell’anno, la 24 Ore di Le Mans – perché, per quanto possano cercare di castrare l’auto con il BoP, la squadra guidata da Antonello Coletta ( leggi qui ) sembra aver trovato un equilibrio che difficilmente potrà essere spezzato a breve.
Crediti foto – Luca Cappelli