6 ore di Imola, analisi hyperpole – Su un circuito di Imola finalmente soleggiato e caldo, sono andati in scena i due turni di qualifica che hanno portato a determinare lo schieramento di partenza della 6 ore di Imola per la classe Hypercar.
Iniziamo con le sorprese di inizio turno, con una Ferrari numero 83 che è stata costretta a cambiare tutto il blocco motore tra il terzo turno di libere e le qualifiche, a causa della rottura di una turbina quando al volante sedeva Robert Kubica nei primi minuti delle Fp3. La squadra è riuscita a sostituire il motore in tempo record per far scendere in pista la 499p numero 83. Anche le Cadillac si presentano ai nastri di partenza regolarmente dopo un brutto incidente di Alex Lynn e un altro fuori pista della gemella del team Hertz Jota.
6 ore di Imola hyperpole: Antonio Fuoco un errore inutile vanifica una tripletta Rossa

Le protagoniste del turno di qualifica, che porta poi le migliori dieci a disputarsi l’Hyperpole, nel bene e nel male sono state le tre Ferrari. Con la 499p numero 51 e la numero 83 le cose sono filate lisce, con un primo e secondo posto assoluti con distacchi siderali su chi insegue. Male, anzi oserei dire, molto male, Antonio Fuoco, che preso dalla solita foga, lo porta a strafare e buttare al vento due giri, di cui l’ultimo cancellato per track limits.
Questi episodi in un contesto dove hai palesemente l’auto migliore e dove potresti semplicemente fare il compitino e prendere con merito ciò che nessun altro potrebbe portarti via, sono da evitare. Ferrari aveva un vantaggio tale sul giro secco che Antonio non aveva nessun bisogno di dimostrare niente, doveva solo portarla al traguardo nei primi dieci. Ora, per la numero 50, partire in diciottesima posizione sarà un calvario in un circuito dove i sorpassi sono quasi impossibili.
Gli altri bocciati del turno, sono la Bmw numero 20, la Porsche numero 5 e la Cadillac numero 38. Onestamente, soprattutto per la squadra tedesca e quella americana, c’è del rammarico visto le buone prestazioni dei loro compagni di squadra, rispettivamente in terza ed in quinta posizione. Fortunata Peugeot ad entrare nei dieci approfittando della penalizzazione di Fuoco.
Ferrari infligge distacchi siderali ad una concorrenza annichilita
Nella fase di hyperpole, è ancora la Ferrari la protagonista del turno. Giovinazzi sulla 51 e Kubica sulla 83, si portano davanti e lì rimangono fino alla fine, conquistando una prima fila tutta Ferrari. Ad impressionare della doppietta Rossa è stato sicuramente il super giro di Antonio Giovinazzi che con uno strepitoso tempo di 1:28.920 rifila ben sette decimi a Robert Kubica e ben nove alla Bmw guidata da Dries Vanthoor.

Giovinazzi alla sua seconda hyperpole consecutiva dopo quella non altrettanto facile del Qatar, dimostra di aver preso bene in mano la sua Ferrari 499p, ora manca soltanto una gara pulita senza sbavature per legittimare lo strapotere messo in mostra ieri pomeriggio.
6 ore di Imola hyperpole: Porsche bocciata anche ad Imola. Bene le francesi
Oltre alla già citata Bmw si sono ben comportate, o per meglio dire ben difese, le due Toyota GR010 Hybrid, che seppur ad oltre un secondo di distacco dalla vetta, riescono a piazzare le due auto giapponesi in quinta ed in sesta posizione, garantendosi delle ottime possibilità per la gara odierna, dove è prevista pioggia, proprio come lo scorso anno, dove con una strategia perfetta sono riusciti ad imporsi in un week end di nuovo dominato dalle Rosse.

Molto bene anche la Peugeot 9×8 che si infila in mezzo alle cugine dell’Alpine in settima posizione e si candida ad un ruolo da protagonista nella gara pasquale nel gruppone centrale, visto il buon passo gara messo in mostra nel pomeriggio di venerdì. Male invece la Porsche, che ancora una volta non riesce ad andare oltre la decima posizione con la sua auto migliore. Per loro non sarà una gara semplice, vista la posizione di partenza, ma considerata soprattutto la loro totale mancanza di passo gara.
L’unica variabile importante che potrà mischiare le carte in tavola di una corsa che sulla carta ha un’esito già scritto sarà la pioggia, che come lo scorso anno sembra sia data in arrivo a metà pomeriggio. Li vedremo se la Ferrari ha imparato dagli errori dello scorso anno o se dovranno ancora una volta piangere sul latte versato.