6 ore COTA, preview Hypercar – Dopo una lunga pausa estiva di un mese e mezzo, il FIA WEC torna in pista per la sesta e terzultima tappa della stagione 2025. Le Hypercar sbarcano ad Austin, in Texas, sul Circuit of the Americas (COTA), un tracciato tecnico e completo che apre la volata finale verso i titoli mondiali.
Fino a San Paolo il mondiale sembrava saldamente nelle mani della Ferrari, ma la gara brasiliana – con entrambe le vetture ufficiali fuori dai punti – ha riaperto i giochi, offrendo nuove opportunità agli inseguitori.
6 ore COTA, preview Hypercar: Ferrari, vietato sbagliare

La Scuderia di Maranello deve assolutamente reagire. Dopo gli errori di Imola, la squalifica post-24 Ore di Le Mans e la debacle in Brasile, non c’è più margine per lasciare punti per strada.
Il vantaggio di 55 lunghezze nella classifica costruttori resta consistente, ma potrebbe non bastare senza risultati pieni nelle ultime tre gare. Austin, pista favorevole alla 499P e già teatro della vittoria della #83 nel 2024, rappresenta un’occasione da sfruttare, al netto delle scelte di BoP che verranno comunicate nei prossimi giorni.
Toyota, serve una svolta
La GR010 ha vissuto un 2025 difficoltoso, con un rendimento medio tra il quinto e il settimo posto e nessun podio conquistato. A San Paolo la squadra giapponese ha sofferto insieme alla Ferrari un BoP penalizzante, restando lontana sia dalla zona punti sia dal passo dei migliori.
La speranza è che la FIA conceda maggiore respiro tecnico per Austin, circuito dove nel 2024 Toyota aveva sfiorato la vittoria. Solo così il costruttore nipponico potrà rimettersi in gioco e chiudere una stagione finora deludente.

6 ore COTA, preview Hypercar: Cadillac, l’outsider americana
In Brasile Cadillac ha sorpreso tutti, conquistando una doppietta dominante con il team Hertz Jota. Quel successo l’ha portata al secondo posto in classifica costruttori, dietro a Ferrari.
Il risultato è stato favorito sia dal BoP sia dalle caratteristiche di Interlagos, con l’altitudine e le curve brevi che hanno ridotto l’impatto dell’usura gomme. Al COTA lo scenario sarà diverso: i curvoni veloci e i bump potrebbero rappresentare un limite, ma la competitività in qualifica resta un’arma da non sottovalutare.
Porsche, terreno favorevole
A San Paolo Porsche non è andata oltre al podio, pur mostrando velocità sul giro singolo. La 963 LMDh ha però sempre reso al meglio su piste come Spa e Le Mans, caratterizzate da curve in appoggio e lunghi rettilinei, elementi presenti anche ad Austin.
Se il BoP non sarà restrittivo, la squadra di Stoccarda può ambire alla vittoria e guadagnare punti pesanti, provando a riaprire un mondiale che appare ancora complesso da ribaltare.
Alpine, Peugeot e BMW: gli equilibri del mondiale
Tre costruttori possono giocare un ruolo da ago della bilancia nella lotta al titolo.
- Peugeot ha brillato a Interlagos grazie a un BoP favorevole e a un buon rendimento sotto i 250 km/h, ma le curve veloci e i settori tecnici del COTA potrebbero rivelarsi più difficili da gestire.
- Alpine aveva già mostrato solidità a Spa, restando a lungo vicina alle Ferrari. La A424 soffre meno sulle piste tecniche e ad Austin potrebbe inserirsi nella lotta di vertice se manterrà costanza sul passo gara.
- BMW resta l’incognita: il potenziale della M Hybrid V8 è chiaro, ma problemi di affidabilità e rendimento altalenante ne hanno frenato la stagione. Completare una gara pulita e in scia ai migliori sarebbe il primo passo per diventare un fattore in grado di influenzare le strategie dei top team.