24 ore di Le Mans, analisi prima giornata – È andata in archivio la prima giornata di attività sul circuito de la Sarthe, teatro della 93esima edizione della 24 Ore di Le Mans, che andrà in scena sabato 14 e domenica 15 giugno. Un mercoledì molto intenso, che ha visto le vetture affrontarsi in condizioni meteo estremamente variabili: dalle temperature elevate e inusuali delle prime prove libere pomeridiane (FP1) al clima più fresco della sessione notturna (FP2), passando per la prima sessione di qualifiche, dove gli equipaggi si sono sfidati sul giro veloce e che ha determinato gli accessi all’Hyperpole.
Quella appena conclusa è stata dunque una giornata fondamentale per iniziare a delineare le forze in campo, con alcuni verdetti clamorosi. Tra i protagonisti dell’Hyperpole ci saranno 15 Hypercar e 12 LMP2, selezionate attraverso una sessione cronometrata molto combattuta e non priva di sorprese.
24 ore di Le Mans, analisi Hypercar – Cadillac e BMW si prendono la scena, Ferrari costante, Toyota e Porsche fuori
A firmare il miglior tempo nelle qualifiche è stata la Cadillac V-Series.R #12 del team Hertz Jota, che ha fermato il cronometro in 3:22.847, davanti alla BMW M Hybrid V8 #15 del Team WRT, staccata di meno di un decimo. Un risultato che, pur sorprendente sulla carta, era ipotizzabile sin dall’analisi del BoP: entrambe le vetture hanno mostrato un’ottima efficienza alle alte velocità, in particolare oltre i 250 km/h, fattore determinante sul giro secco a Le Mans.
Molto positiva la prestazione delle Ferrari 499P, tutte e tre presenti nella top 15 e quindi qualificate per l’Hyperpole. Il Cavallino si è mantenuto a circa tre decimi dalle vetture di testa, ma ha dimostrato grande consistenza, soprattutto nel passo gara simulato nella sessione notturna. In quella fase, le Rosse sono sembrate particolarmente efficaci nella gestione degli pneumatici, confermando le buone sensazioni già viste a Spa.

Toyota e Porsche fuori dalla Hyperpole
Colpo di scena invece in casa Toyota: la GR010 Hybrid #7, una delle grandi favorite della vigilia, non è riuscita ad accedere all’Hyperpole. Brendon Hartley, al volante durante il momento decisivo, non è riuscito a mettere insieme un giro pulito e dovrà quindi affrontare la gara partendo fuori dalla top 15, obbligando l’equipaggio a una gara tutta d’attacco. Una situazione simile, anche se per motivi diversi, ha colpito la Porsche #6 di Penske Motorsport. Inizialmente qualificata nella parte alta della classifica, è stata successivamente squalificata per irregolarità tecniche: la vettura è stata trovata sottopeso durante le verifiche post-sessione e scatterà quindi dal fondo dello schieramento.

A beneficiare della retrocessione della Porsche è stata la sorprendente Aston Martin Valkyrie AMR-LMH #27, che al debutto assoluto nella classica francese conquista l’accesso all’Hyperpole. Una prestazione meritata e concreta, con un tempo competitivo già prima della penalità inflitta agli avversari.</p>
Il primo bilancio evidenzia un gruppo di testa molto compatto, con sei costruttori racchiusi in meno di mezzo secondo: Cadillac, BMW, Ferrari, Toyota, Alpine e Porsche sembrano poter ambire tutti a un posto al s
ole. La simulazione dei long run ha confermato l’equilibrio, con i progressivi dei tempi molto ravvicinati e nessuna vettura chiaramente superiore. Come sempre, un ruolo chiave sarà giocato dalla gestione gomme, resa ancora più delicata da un quadro meteo anomalo: temperature elevate fino a sabato, con picchi oltre i 30°C, ma un deciso calo previsto per domenica, quando le massime potrebbero fermarsi intorno ai 25°C.
24 ore di Le Mans, analinisi LMP2 – di AO by TF vola in testa. United, Algarve e TDS tra i migliori

In LMP2 è stata la Oreca 07-Gibson #199 di AO by TF a firmare il miglior tempo assoluto della sessione di qualifica, fermando il cronometro sul 3:35.472. La vettura soprannominata Spike the Dragon, ha confermato quanto di buono mostrato nei test e nelle prime sessioni libere. Si è dimostrata solida e velocissima g sul giro secco ed anche sul passo. Alle sue spalle si sono piazzate la #23 di United Autosports e la #45 del team Algarve Pro Racing, al termine di una sessione molto combattuta e con distacchi ridottissimi tra i protagonisti.
A completare la lista delle dodici auto qualificate all’Hyperpole ci sono la #29 di TDS Racing, la #22 United Autosports, la #48 VDS Panis Racing, la seconda vettura di Algarve Pro Racing, la #43 di Inter Europol, la #28 di IDEC Sport e la #3 di RLR M Sport. Hanno strappato gli ultimi due posti disponibili la #183 di AF Corse e la #37 del teamCLX – PureRxcing.
Grande equilibrio anche in questa classe, con tutte le vetture qualificate raccolte in pochi decimi e un gruppo molto competitivo che lascia presagire un’Hyperpole tiratissima. Da segnalare, tra gli esclusi eccellenti, la #37 di COOL Racing e la #9 di Proton, rimaste appena fuori dalla top 12.
Crediti foto: Luca Cappelli, 24hlemans, Autosport
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