Quando Ben Sulayem distrusse una Renault da F1

L’attuale presidente della FIA vanta un palmares di tutto rispetto nel mondo dei rally, con ben 14 titoli regionali in Medio Oriente.

Da amante del motorsport in tutte le sue forme, Mohammed Ben Sulayem è sempre stato un membro attivo della federazione, posizione che gli ha permesso dei benefit decisamente invidiabili, come una sessione a bordo di una Formula 1.

9 Aprile 2009: Mohammed Ben Sulayem pilota di F1 per un giorno

Durante l’epoca di Jean Todt a capo della FIA, Ben Sulayem copriva il ruolo di vicepresidente, dimostrandosi già una figura di spicco all’interno del motorsport mondiale.

Nel 2009, Renault organizzò una mostra presso il circuito di Dubai e tra i vari invitati c’era lo stesso Ben Sulayem, il quale ebbe un’occasione unica nel suo genere.

Per dimostrare la velocità di una Formula 1 rispetto a una sportiva stradale, il team francese portò in pista la monoposto utilizzata nella stagione precedente, impegnandola in una drag race con una Ford GT, il volante della Renault R28 fu affidato a Ben Sulayem.

Il botto dopo pochi metri: il destino beffardo della Renault R28

Tutto è pronto per la grande sfida. Mohammed Ben Sulayem, ormai fuori dalle competizioni da diversi anni, si mette in gioco e salta a bordo della monoposto.

Semaforo verde e via! Tutto procede come previsto ma, pochi istanti dopo la partenza, la R28 di Ben Sulayem sbanda verso destra, l’emiratino perde il controllo della vettura e si schianta contro le barriere del rettilineo.

La leggenda del rally mediorentale esce illesa dall’incidente, la monoposto decisamente meno anche se la vettura in questione è già abituata a eventi simili: la Renault R28 è ben nota agli appassionati della F1 in quanto protagonista di uno scandalo che ancora oggi anima gli animi del paddock: il crashgate del 2008.

La monoposto protagonista del crashgate e Mohammed Ben Sulayem: uno scandalo senza fine

A rendere più paradossale la vicenda è il presunto coinvolgimento di Ben Sulayem nei fatti del nefasto GP di Singapore del 2008. Nella lunga lista di persone citate in causa da Felipe Massa, c’è anche il nome dell’attuale presidente della FIA, accusato di essere a conoscenza dei fatti.

Mentre nella mente degli appassionati resta vivida l’immagine della povera R28 semidistrutta a seguito di un orribile ordine di scuderia imposto al rookie Piquet Jr. la F1 è ancora sotto la lente degli investigatori, con Ben Sulayem nuovamente accusato, in questo caso di aver abusato della sua posizione per annullare una penalità a Fernando Alonso nel GP di Arabia Saudita 2023.

Ancora una volta le strade di Ben Sulayem e Alonso si incontrano e ancora una volta in maniera per niente nobile.

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