Verstappen in Mercedes? “Una stupidata”

Juan Pablo Montoya, sempre diretto e non filtrato, ha affermato che per Verstappen sarebbe illogico dire addio alla Red Bull per abbracciare la causa Mercedes

Ha un contratto che scade nel 2028, guadagna più di ogni altro pilota in griglia, ha vinto tre titoli piloti consecutivi e un altro potrebbe arrivare a fine 2024 se la stagione continua sull’andamento emerso nelle prime sei gare. Eppure Max Verstappen è inquieto

Il cambio regolamentare del 2026 (qui i dettagli), la perdita di Adrian Newey e un propulsore tutto nuovo costruito in casa con l’appoggio della Ford che rientra in Formula uno dopo decenni, non danno serenità a un pilota che sta registrando la corte sfrenata di Toto Wolff e della Mercedes che vorrebbero l’olandese come pilastro su cui costruire un futuro nuovamente solido. 

La scappatoia esiste ed è inserita nei commi di un contratto molto articolato. Se volesse, quindi, Max potrebbe liberarsi dal legame con la Red Bull. Ma sarebbe una mossa saggia? Domanda a cui non esiste una risposta a meno che sia possibile leggere nella proverbiale palla di vetro. 

Mercedes – Verstappen: Montoya è scettico

Juan Pablo Montoya, veloce al volante e rapido nell’azionare la lingua, non usa mezzi termini: lasciare la Red Bull sarebbe una mossa stupida. Secondo il colombiano, considerando il livello di competitività della Red Bull e della Mercedes corteggiatrice, nel 2025 non dovrebbe esservi partita. Chiaramente in favore di Milton Keynes. 

Scontato. Discorso diverso per il 2026 della grande revisione telaistica e motoristica che potrebbe rimescolare pesantemente i valori. Ma, nonostante ciò, Montoya afferma che Max dovrebbe giurare fedeltà alla causa Red Bull e onorare il contratto che lo lega al team austriaco fino al 2028.

Verstappen Mercedes
Juan Pablo Montoya

Non vedo davvero Verstappen andar via, penso che sarebbe stupido se lo facesse. Perché dovrebbe lasciare la Red Bull se stanno vincendo tutto?”, si è domandato il due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis. 

Le motivazioni delle voci di addio potrebbero essere ricercate nella guerra di potere in seno alla Red Bull nella quale è coinvolto più o meno direttamente anche Jos Verstappen che non ha lesinato critiche feroci a Chris Horner, reo di aver intossicato l’ambiente a causa di comportamenti licenziosi che il team ha chiuso ma che la FIA sta ancora indagando a fondo.

Forse Jos è incazzato e vuole allontanare Max. Potrebbe essere, ma onestamente sarebbe folle andarsene”. Il passo tra la follia e l’opportunità è breve. Verstappen vive il team dall’interno e solo lui, eventualmente, può cogliere segnali che lo indurranno a mollare. Per ora si parla del nulla, gli sforzi dell’olandese sono tutti mirati alla pista. Il futuro si compirà a tempo opportuno.


Crediti foto: F1

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