Si infittisce sempre di più la telenovela Verstappen-Mercedes. Ieri sera Sky Sport ha incendiato i social con un’indiscrezione clamorosa: i colloqui tra Verstappen e la Mercedes sarebbero ormai entrati in una fase avanzata, benché manchi ancora il via libera di una parte del consiglio d’amministrazione della compagine di Brackley.
Nel frattempo, il Team Principal della Red Bull, Christian Horner, ha cercato di spegnere l’incendio ribadendo che il suo pupillo sia vincolato da un contratto che lo lega a Milton Keynes fino al 2028, sebbene fonti autorevoli come AMuS abbiano parlato di una clausola che permetterebbe all’olandese di svincolarsi dagli obblighi contrattuali nel caso in cui non dovesse trovarsi in top 3 entro la fine di luglio.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato George Russell al media day del Gp d’Austria: il pilota Mercedes – protagonista della sua migliore stagione in carriera finora – ha ammesso che una squadra come quella di Wolff non può che prendere in considerazione un campione del calibro di Verstappen.
D’altronde, Mercedes punta con decisione a tornare al vertice. Prendere l’attuale driver della Red Bull – se accompagnato dalla macchina giusta – significherebbe dominare di nuovo la scena. E proprio i dubbi sul nuovo operato intrapreso dalla squadra di Milton Keynes per il 2026, potrebbero influire sulla decisione finale del campione in carica.
Nel paddock si mormora inoltre che il futuro motore Mercedes possa essere superiore alla concorrenza. Ciò consentirebbe alla Stella a Tre Punte di ritornare all’egemonia dell’era turbo-ibrida cominciata nel 2014 e conclusasi nel 2021.
Verstappen preferisce il silenzio: “Sarò io a decidere il mio futuro”
Parlando ai microfoni di Viaplay, il quattro volte campione del mondo non ha né confermato né negato le voci che lo vedrebbero in Mercedes a partire dal prossimo anno. Del resto, della squadra che ha permesso al nativo di Hasselt di vincere per quattro anni consecutivi il Mondiale Piloti, è rimasto ormai ben poco. Inoltre, a complicare ulteriormente il quadro, nel 2026 la Red Bull debutterà per la prima volta con delle power unit prodotte da sé, in collaborazione con Ford.
Non sorprenderebbe, quindi, se Max volesse lasciare Milton Keynes anche per i dubbi sul lato tecnico. Ad ogni modo, l’olandese non ha al momento smentito nessun rumor: “Non ho molto da aggiungere. Più dico qualcosa al riguardo, più sarà riportato nei media. E non voglio di certo questo. Sarò io a scegliere il mio futuro“, dichiara l’attuale pilota della Red Bull.

Con queste premesse, i giorni che accompagneranno la F1 fino alla pausa estiva, si fanno sempre più caldi. In effetti, Toto Wolff ha sottolineato quanto sarà importante gestire questa situazione con rispetto verso tutte le parti coinvolte, specialmente per un ragazzo come Russell cresciuto nel programma Mercedes Junior Team che rischia di ritrovarsi fuori dal progetto di Brackley sebbene stia gareggiando ad alti livelli.
Il manager austriaco ha indicato la pausa estiva come scadenza. Entro allora, dovremmo avere un quadro più chiaro sul pilota che vestirà la tuta delle frecce d’argento nel campionato 2026.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Mercedes-AMG Petronas F1 Team
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