Per la prima volta dal controverso epilogo del Mondiale 2021, Max Verstappen e Toto Wolff si sono seduti a parlare. Il confronto, avvenuto nel corso della scorsa stagione, ha raccontato di una svolta nei rapporti personali tra il quattro volte campione del mondo e il team principal della Mercedes, dopo un lungo periodo di distacco e tensioni mai davvero sopite.
L’olandese ha rivelato al quotidiano De Telegraaf di aver avuto una “vera conversazione” con Wolff, la prima autentica dal drammatico finale di Abu Dhabi che ha consegnato a Verstappen il suo primo titolo mondiale. Un confronto diretto, sincero, in cui le parti hanno affrontato alcune questioni irrisolte risalenti a quel campionato segnato da polemiche e frizioni. Ma non solo: tra i due si è parlato anche di prospettive future, sebbene il pilota Red Bull abbia scelto di non entrare nei dettagli del dialogo.

Max Verstappen e la suggestione Mercedes
Il futuro del talento di Hasselt, in effetti, è stato uno dei temi centrali dell’ambiente F1 sin dallo scoppio del caso Horner-Gate all’inizio del 2024. Un terremoto interno alla Red Bull che ha sollevato dubbi sulla solidità del rapporto tra il pilota e la scuderia di Milton Keynes, fino a quel momento apparso inattaccabile. Pur ribadendo la propria intenzione di rispettare l’impegno fino al 2028, Verstappen ha lasciato intendere che la sua permanenza dipenderà dal mantenimento di determinati equilibri, affermando che resterebbe “a meno che non accada qualcosa di molto strano”.
Dietro la sua visione del futuro, tuttavia, si cela una riflessione più ampia. Verstappen ha sottolineato come le sue scelte non siano guidate esclusivamente dai risultati in pista o dai progetti sportivi, ma anche da un ecosistema più ampio costruito attorno alla Red Bull. “Ci sono molte attività in cui sono coinvolto con loro”, ha spiegato, evidenziando quanto sia importante per lui far parte di un progetto che vada oltre la semplice Formula 1. “Non tutti i team possono offrire un simile livello di coinvolgimento”.
Parallelamente, il campione del mondo ha raccontato di aver compiuto importanti progressi sul piano tecnico. In una stagione meno dominante rispetto al recente passato, Verstappen si è trovato a doversi confrontare più spesso con gli ingegneri, ponendo domande più specifiche e sviluppando una maggiore consapevolezza tecnica. “Rispetto al 2022 e al 2023, oggi interagisco di più, soprattutto sul piano tecnico. Non sono un esperto di aerodinamica e non so progettare una sospensione, ma so cosa chiedere e come orientare il lavoro”, ha spiegato.
Un’attitudine che, secondo lo stesso Verstappen, sta rafforzando il suo rapporto con il team e contribuendo alla crescita collettiva, anche nei momenti in cui le performance non corrispondono alle aspettative. A questo punto, e vista la capacità di reazione della scuderia in una stagione che sembrava essere marchiata dalla McLaren, le sirene Mercedes si fanno più lontane e sbiadite. La clausola rescissoria, attivabile in estate, potrebbe trasformarsi in un paragrafo marginale in un contratto da non toccare.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
Seguici sul nostro canale YouTube: clicca qui