A parte l’exploit avuto nella gara sprint di Shanghai, l’inizio di stagione di Lewis Hamilton è decisamente sotto le aspettative. Il recente weekend tenutosi in Arabia Saudita, ha messo in evidenza le difficoltà del sette volte campione nel comprendere la nuova vettura. Se da una parte, l’altra Ferrari di Charles Leclerc sembra essersi avvicinata alle rivali, dall’altra, la vettura numero 44 della griglia, ha accumulato un grosso distacco dai primi tre classificati.
Le critiche non sono tardato ad arrivare, ma il Team Principal del Cavallino Rampante, Frédéric Vasseur, è intervenuto in difesa del proprio scudiero, accusando la differenza di trattamento riservata all’ex Mercedes da parte della stampa, e ribadendo il pieno supporto suo e della squadra al campione britannico. Dopotutto, non può che andare a beneficio del team il recupero di un pilota come Hamilton, soprattutto per quanto concerne la lotta al Titolo Costruttori, partita già in salita per la Scuderia di Maranello.
C’è chi aveva provato a trovare una giustificazione alle performance deludenti del britannico parlando di “periodi di transizione”. Tuttavia, secondo lo stesso Vasseur, questa non può essere una giustificazione.
Vasseur sostiene Hamilton: “Ha il mio pieno supporto, lavoreremo insieme per migliorare”
Erano chiaramente diverse le aspettative sul sette volte campione del mondo. L’aspetto positivo è che siamo ancora solamente all’inizio della stagione. Hamilton non ha perso improvvisamente il proprio talento in soli tre mesi. Stiamo pur sempre parlando di un pilota che ha eguagliato il record di Micheal Schumacher per quanto riguarda i Mondiali, senza contare il numero di vittorie e pole position.
Vasseur questo lo sa, ed è consapevole che una volta ritrovate le prestazioni del nativo di Stevenage -e ovviamente anche quelle della SF-25– ci sarà da divertirsi. Ecco perché ha tenuto a ribadire pubblicamente il proprio sostegno nei confronti di Hamilton.

“Sarò al 2000% dietro di lui. Gli darò il mio sostegno e cominceremo già da subito a lavorare per cercare di trovare delle soluzioni”, dichiara il francese. “Però, onestamente, non sono così preoccupato. Se guardate quello che ha fatto in Cina o nella gara del Bahrain, il potenziale c’è. Su questo non ci sono dubbi“.
“Dobbiamo semplicemente migliorare il bilanciamento della monoposto perché abbiamo avuto dei problemi, e la gestione dei pneumatici. È un punto negativo, ma credo che il potenziale della vettura c’è, quindi, dobbiamo provare a risolvere questo problema”, continua Vasseur.
Vasseur difende Hamilton: denunciata una differenza di trattamento con Verstappen
Per sviare probabilmente i riflettori dal proprio pilota, Vasseur ha poi ricordato del risultato negativo della Red Bull di Verstappen in Bahrain, criticando la differenza di trattamento dei media nei confronti del quattro volte campione del mondo.

“Non sono sicuro che abbiate tirato la stessa conclusione con Max la settimana scorsa, quando era arrivato settimo in Bahrain“, afferma il Team Principal della Ferrari. “La lotta è serrata. Se guardate Verstappen, ha vinto in Giappone, è finito trenta secondi dietro Piastri in Bahrain, e in Arabia Saudita ha conquistato la pole e arrivato secondo. Dobbiamo restare calmi e avanzare per tappe in modo unito. Questo ha portato i suoi frutti l’anno scorso“, conclude Vassuer.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
Seppure comprensibili e indubbiamente opportune, le difese di Vasseur per Hamilton restano deboli sul piano argomentativo. Verstappen arriva, male che vada, settimo con una monoposto con cui Lawson manco passava il Q1 e con cui Tsunoda, per quanto drasticamente migliore del suo predecessore, naviga comunque a centro gruppo. Il settimo posto di Lewis avviene in un contesto decisamente differente, perché raggiunge questi risultati con la macchina con cui Leclerc è andato a podio. Tornando ai confronti con la Red Bull, Tsunoda per quanto palesemente non all’altezza di Verstappen, comunque si qualifica nei primi dieci dopo tre gare che guida la seconda Red Bull, quando Perez prima di lui pur con molta più esperienza con la squadra e la macchina non passava il Q2. Quindi anche i tempi di adattamento di un pilota non considerato un fenomeno, in una monoposto descritta come “fatta per Max”, non sembrano così lunghi. Tutto questo a Hamilton non sembra riuscire. Quindi o la SF-25 è perfino più ostica della RB21, oppure c’è un fondo di verità nel sostenere che Lewis ha passato il suo picco e ora può solo sperare di ottenere risultati di esperienza e non più di prestazione pura.