Vasseur ammonisce: “tenere alta la concentrazione”

In vista del Gran Premio della Cina Frédéric Vasseur, n°1 della GeS Ferrari, non ammette cali di concentrazione. Il manager francese ha voluto ribadirlo per evitare fatali distrazioni

Valigie chiuse e aereo pronto a partire. Dopo l’arrivo a Shanghai delle avanguardie che stanno ultimando l’allestimento dei box, dei motorhome e di tutte le strutture necessarie al funzionamento di una squadra, sono in viaggio gli uomini guidati da Fred Vasseur che hanno lavorato a Maranello per preparare al meglio il primo weekend sprint che si terrà su una pista che latita dal calendario dal 2019.

In vista di un gran premio di Cina che si preannuncia ricco di variabili e per questo imprevedibile, Frédéric Vasseur ha parlato ai microfoni di Nathalie Iannetta di France Inter Radio

Varie le tematiche toccate dal dirigente di Draveil. A partire dall’aria che si respira in una scuderia che è stata in grado di salire sul podio – unica quest’anno – in ognuno dei quattro gran premi disputati.

Frédéric Vasseur - Scuderia Ferrari
Frédéric Vasseur – team principal Scuderia Ferrari

Ferrari, Vasseur: “Il morale è alto, ma attenzione ai cali di concentrazione”

Lo stato d’animo è molto, molto buono. Abbiamo passato momenti difficili ma abbiamo saputo reagire bene, non ci siamo abbattuti. C’è ancora molta strada da fare perché la Red Bull è ​​ancora più veloce di noi”. 

Anche se abbiamo vinto in Australia – ha proseguito il n°1 della Gestione Sportiva Ferrari – dobbiamo avere questa forma di umiltà perché la gara è molto difficile per questo resettiamo tutto ogni settimana”.  

Tutta una questione di stimoli, quindi? Parrebbe proprio di sì. Ancora Vasseur: “Dobbiamo mantenere questo stato d’animo di miglioramento costante. Se lo perdiamo siamo morti. Quindi dobbiamo tenerlo presente perché, anche quando le cose vanno bene, dobbiamo trovare i piccoli punti deboli del sistema e aggiustali in modo che vadano bene“.

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Ferrari, Vasseur: “Il collettivo sopra ogni cosa”

Il metodo Vasseur non prevede canti solitari o virtuosismi individuali. Il team è un’orchestra che deve suonare all’unisono. “Il metodo è il collettivo”, ha spiegato Fred. “Ci sono più di 1.500 persone nel team e ognuno deve poter dare il proprio contributo. Tutto può crollare per colpa di una sola persona e anche questo funziona in entrambe le direzioni“. 

Il messaggio che cerco di trasmettere è che sono tutti responsabili di ciò che facciamo e sono tutti vincitori quando ci imponiamo. La vittoria non è opera solo di Charles Leclerc o Carlos Sainz ma è la vittoria di 1500 persone“. Saggio. 

Come arrivare in vetta? Mutuando quanto di buono fanno i più bravi. “Red Bull per me è un ottimo esempio di ciò che vogliamo: si spingono oltre i limiti, cercano l’ultimo dettaglio per fare la differenza. Abbiamo fatto un enorme passo avanti dodici mesi fa e dobbiamo ancora farne alcuni quest’anno per vincere altre gare”. 

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Ferrari, Vasseur: il valore dell’operazione Hamilton

Chiosa finale – e non poteva essere altrimenti  – su Lewis Hamilton, protagonista dell’operazione che ha sconvolto l’inverno della Formula Uno. “L’arrivo di Lewis Hamilton è importante per la squadra. Al di là della velocità, porta serenità, esperienza e record. Un’esperienza di vittoria di cui abbiamo bisogno anche alla Ferrari per andare avanti”. 

Sono anche super felice perché sono convinto che Charles e Lewis andranno d’accordo. Ciò aiuterà Charles. Non è solo la prestazione in macchina in qualifica o in gara. È anche il lavoro di 365 giorni all’anno. In questo penso che Lewis sia un maestro assoluto”.


Crediti foto: Scuderia Ferrari

Trascrizione testo: Scuderia Ferrari Fra

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