Un cambio improvviso ma non del tutto inaspettato. Yuki Tsunoda è ufficialmente un pilota Red Bull Racing. La scuderia austriaca ha deciso di sostituire Liam Lawson dopo appena due Gran Premi disputati nella stagione 2025, segnando così uno dei cambi più rapidi (e discussi) nella storia recente del team. Il neozelandese, inizialmente chiamato a prendere il posto di Sergio Perez, paga un inizio di stagione sotto le aspettative e si ritrova retrocesso nella squadra satellite, la VCARB, a partire dal prossimo GP del Giappone, terza tappa del Mondiale.
Perché Red Bull ha sostituito Lawson con Tsunoda?
Dietro questa decisione c’è la mano inconfondibile di Helmut Marko, da sempre noto per la sua gestione spietata dei talenti Red Bull. Lawson, che nel 2024 era stato chiamato in causa per sostituire Daniel Ricciardo in VCARB, ha deluso nelle sue prime due gare da titolare in questa stagione. Errori in qualifica, passo gara non all’altezza e nessun punto conquistato hanno convinto il management a intervenire subito.
D’altro canto, Tsunoda è reduce da un ottimo avvio di stagione con VCARB e gode di un importante sostegno da parte della Honda, partner tecnico della Red Bull almeno fino al 2025. Il motorista giapponese ha probabilmente spinto affinché il pilota nipponico ricevesse finalmente un’opportunità nel team principale.
Che futuro attende Liam Lawson?
Il futuro di Liam Lawson non è del tutto compromesso, ma il colpo è duro. Il pilota tornerà alla guida della VCARB già dal Gran Premio del Giappone. Tuttavia, la sua posizione nel programma Red Bull appare oggi meno solida.
Il rischio è che Lawson diventi una delle tante “vittime” del sistema Marko, quel meccanismo che lancia giovani talenti con rapidità per poi scartarli con altrettanta velocità. La speranza è che il neozelandese possa rispondere in pista, mostrando le sue qualità in un contesto meno pressante.
Quanto ha influito Honda nella promozione di Tsunoda?
Molto più di quanto sembri. Il peso politico e commerciale di Honda all’interno dell’universo Red Bull è ancora significativo, e promuovere il pilota di casa in vista del Gran Premio di Suzuka è anche un segnale forte verso i tifosi giapponesi e gli sponsor orientali.
Inoltre, con il passaggio dal 2026 alla nuova fornitura di motori Ford, questa potrebbe essere l’ultima chance per Honda di avere un proprio rappresentante sulla griglia in una squadra di vertice. La promozione di Tsunoda non è solo tecnica, ma anche strategica.
Cosa cambia ora per Red Bull?
L’ingresso di Tsunoda porta una ventata di novità all’interno del team. Più aggressivo, più esperto, e con una motivazione alle stelle, il giapponese avrà l’occasione di dimostrare di essere maturato abbastanza da poter competere al fianco di Max Verstappen. La domanda è se riuscirà a reggere la pressione e a contribuire concretamente alla lotta per il titolo costruttori.
Per Lawson, invece, è il momento di rimettersi in carreggiata. Con tanti giovani in attesa nel vivaio Red Bull, ogni gara in VCARB sarà una sfida decisiva per il suo futuro in Formula 1.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing