Mohammed Ben Sulayem continuerà a guidare la Federazione Internazionale dell’Automobile per altri quattro anni. L’Assemblea Generale della FIA ha infatti confermato l’attuale presidente per un secondo mandato, in un’elezione priva di reale competizione interna: nessun candidato alternativo si è infatti concretamente presentato per sfidarlo, rendendo la sua rielezione una formalità più che un confronto politico. Cosa dovuta a una serie di norme imposte dalla stesso ex rallista nel primo mandato che di fatto ha avuto l’effetto di sbaragliare la concorrenza.
Accanto a Ben Sulayem sono stati riconfermati anche Malcolm Wilson OBE, Tim Shearman e Carmelo Sanz de Barros, figure già parte dell’attuale struttura di governance e nuovamente indicate per proseguire il lavoro avviato nel ciclo precedente.
Nel corso della stessa sessione, i membri dell’Assemblea hanno anche eletto i nuovi componenti del World Council for Automobile Mobility and Tourism e del World Motor Sport Council, i due organi centrali rispettivamente per la mobilità e per il motorsport. Entreranno in funzione immediatamente e resteranno in carica fino alle prossime elezioni dell’Assemblea Generale previste nel 2029.
La rielezione di Ben Sulayem arriva in un momento particolarmente delicato per la Federazione, chiamata a gestire la complessa transizione regolamentare che porterà ai nuovi regolamenti tecnici del 2026, oltre a un contesto politico internazionale sempre più stratificato. Il suo secondo mandato dovrà rispondere alle sfide della credibilità istituzionale, della modernizzazione dei processi interni e del rapporto con le principali serie motoristiche, prima fra tutte la Formula 1.
Con un’elezione sostanzialmente priva di contendenti, il messaggio politico dell’Assemblea Generale è chiaro: continuità, stabilità e rafforzamento dell’attuale linea di comando. Resta ora da capire come Ben Sulayem intenderà interpretare questo mandato rinnovato e quali priorità porrà al centro del suo programma nei prossimi quattro anni.
Crediti foto: FIA
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