Ne abbiamo parlato diverse volte, le prestazioni di Yuki Tsunoda in Red Bull non sono minimamente paragonabili a quelle del compagno di squadra, né tanto meno degne del team per cui corre. Se l’intento era quello di dare una svolta alle prime due gare disputate da Liam Lawson, a oggi non c’è stato alcun cambiamento e probabilmente mai ci sarà. Più volte è stato ribadito che il #22 siede su quel sedile per volontà di Honda e dell’eventualità di seguire il marchio altrove in caso di mancato rinnovo da parte di Red Bull.
Il nome di Yuki Tsunoda è stato più volte accostato al team Aston Martin, nonostante la line-up attuale sia confermata anche per la stagione 2026. Ed in effetti, qualora dovesse realizzarsi tale scenario, sarebbe sì nel team con sede a Silverstone, ma in qualità di terzo pilota. Quanto detto però, fa riferimento alle cosiddette ‘voci di paddock’, in quanto al momento non ne abbiamo né l’ufficialità, né tanto meno conosciamo la volontà di Lawrence Stroll (proprietario del team). Chi oltre Honda potrebbe garantire un suo ingresso nel gruppo britannico?
In realtà nessuno. Potremmo dire Adrian Newey, in quanto ha condiviso con lui gli anni in Red Bull, anche se indirettamente in quanto faceva parte dello junior team. Ma in realtà non esistono parole positive espresse dall’ingegnere nei confronti di Tsunoda. inoltre, il genio della progettazione ha già avuto modo di ribadire il suo interesse verso altri piloti. Primo tra questi, presenti sulla griglia attuale, è George Russell.

Koji Watanabe: “Red Bull ha fiducia in Tsunoda”
Ciò che è noto, è che Yuki Tsunoda dovrebbe terminare la stagione 2025 con Red Bull, così come dichiara il presidente di Honda Racing Corporation, Koji Watanabe, ad Auto Sport. “A marzo, in una conversazione con Red Bull, abbiamo concordato il trasferimento di Yuki nel team principale” dice, aggiungendo: “Quindi non ci aspettiamo un cambio a metà stagione”.
E ribadisce: “Sono al corrente delle varie voci che circolano, ma ho confermato con il team a Silverstone, durante il Gran Premio di Gran Bretagna, che Yuki correrà con Red Bull fino al termine della stagione. Vorrei chiarirlo in modo netto. Credo che questa sia anche una dimostrazione dell’elevata fiducia che Red Bull ripone in lui.”
Dichiarazioni, quelle inerenti alla fiducia, che possono derivare dalla conoscenza dei rapporti interni oppure, semplicemente, rilasciate in favore di stampa. Anche perché dall’esterno tutta questa fiducia dal team nei confronti di Tsunoda non si evince, a maggior ragione se costantemente circolano i nomi di Isack Hadjar e Arvid Lindblad.
Se il francese è in lizza per un sedile in Red Bull accanto a Max Verstappen, il rookie britannico sarebbe pronto ad indossare la tuta della Racing Bulls. Si fa fatica, infatti, immaginare Yuki Tsunoda sulla griglia di partenza l’anno prossimo, o comunque, immaginarlo con Red Bull. Se proprio dovessimo azzardare un’ipotesi, Red Bull potrebbe trattenere il driver nipponico qualora il #1 dovesse andare altrove. Uno scenario dettato dal fatto di avere un pilota ‘esperto’ del team. Per non considerare che senza Verstappen, il team ha tutto da riscrivere.
Senza il team austriaco, non è certo però il sostenimento da parte di Honda per Tsunoda. “Le aspettative su di lui non sono cambiate” afferma Koji Watanabe, lasciando intendere l’esistenza di un accordo tra le parti sconosciuto – forse – al pubblico. E ancora: “Se riuscirà a ottenere buoni risultati nella seconda parte della stagione, penso che le sue possibilità per il futuro aumenteranno”.
Honda tornerà come motorista a partire dalla prossima stagione, ma non sarà l’unico team giapponese presente in griglia. Insieme al team Haas, infatti, c’è un altro marchio che condivide la nazionalità con Honda.

Toyota nuova casa per Tsunoda? Watanabe risponde
Parliamo di Toyota che con il team americano ha avviato una partnership tecnica, mettendo a disposizione molteplici risorse e competenze. E alla domanda se in prossimo futuro possa esserci un interessamento del brand nei confronti del #22, Watanabe risponde semplicemente “nessun problema. Non sono il team Toyota”.
Da tale affermazione, a primo impatto potremmo pensare che Honda non abbia pieno interesse nel sostenere Tsunoda. In realtà, se leggiamo tra le righe, tale risposta potrebbe avere del diplomatico, per non cedere alla ‘provocazione’. Lo scenario descritto, ossia Tsunoda in Toyota, ha probabilmente del fantasioso o comunque, non è di prossima realizzazione. Fino al 2028, Haas monterà motore Ferrari e non pare esserci l’intenzione di cedere la proprietà.
A meno che Toyota non torni come team e/o motorista, Tsunoda può contare solo del supporto di Honda. Anche perché se analizziamo i contratti in essere di Haas, sia con Esteban Ocon che con Ollie Bearman, ha siglato intese pluriennali. In più, quello con il #87, potrebbe dipendere proprio dall’accordo con la squadra di Maranello. Ancor di più, è di difficile immaginazione che il matrimonio tra Tsunoda e Toyota possa avvenire nel giro di pochi anni.
Il futuro di Yuki Tsunoda, quindi, può dipendere solo da se stesso. Ciò che sembrava certo – il pieno supporto di Honda – in realtà pare essere un’incognita, dalla quale dipenderà la permanenza in griglia del pilota nipponico.
Crediti foto: Formula 1, Oracle Red Bull Racing