Christian Horner non ha mai espresso un chiaro entusiasmo per l’ormai suo ex pilota Yuki Tsunoda, tanto che per il dopo Perez, la sua scelta – concordata con il resto del board Red Bull – era andata in direzione Nuova Zelanda con Liam Lawson. Alla fine, a causa di risultati poco incoraggianti, la compagine austriaca è stata costretta a uno switch di piloti promuovendo in prima squadra il giapponese.
Tuttavia, nemmeno Tsunoda è riuscito a esprimersi ai livelli di Max Verstappen – o quantomeno avvicinarsi di qualche decimo alle sue prestazioni – ottenendo dei risultati che non hanno certamente reso soddisfatto Christian Horner, costretto a dire subito dire addio non solo alla lotta per il Titolo Costruttori – trofeo sfuggito già nella passata stagione – ma persino a dei piazzamenti più onorevoli di un quarto posto anonimo, lontano dai rivali Ferrari e Mercedes.
Ciononostante, la carriera di Yuki Tsunoda potrebbe riprendere quota. In settimana, è arrivato il clamoroso divorzio tra Christian Horner e Red Bull, dopo quasi vent’anni di servizio. Al suo posto è stato scelto l’ex TP della squadra satellite di Milton Keynes, Laurent Mekies, una figura che Tsunoda conosce bene e con cui ha già lavorato in passato, portando a Faenza risultati positivi. Si tratta, quindi, di un’opportunità unica per il venticinquenne, se vuole pensare di rimanere in un top team.
Helmut Marko appoggia Tsunoda: “Si sta avvicinando a Max”
Il consulente della Red Bull ha ammesso che il venticinquenne sta compiendo piccoli passi verso la giusta direzione, anche se i risultati la domenica tardano ad arrivare. In effetti, bisogna tornare indietro al 18 maggio, in occasione del Gp d’Imola, per trovare l’ultima zona punti del giapponese.
“Tsunoda ha avuto difficoltà in alcuni weekend di gara, ma abbiamo già visto un trend positivo in Inghilterra. Il gap da Max non è mai stato così esiguo nelle sessioni di libere, ed è partito dall’undicesima posizione a Silverstone”, dichiara l’austriaco. “Con Yuki abbiamo avuto delle discussioni intense. Inoltre, sta anche lavorando con degli psicologi sportivi“, aggiunge Marko, sottolineando l’impegno del conducente giapponese.

“Sfortunatamente, come Max, non aveva modo di fare bene in gara con quel tipo di ala. Stiamo però notando dei miglioramenti nella performance, e siamo ottimisti riguardo al futuro: potrà presto portare a casa punti“, conclude Helmut Marko.
Il rapporto con Mekies può essere la svolta
Se da un lato gli psicologi sportivi potranno lavorare sulla salute mentale del pilota, dall’altro il giapponese potrà fare affidamento su una figura che lo stima e con cui ha già lavorato in passato in VCARB. D’altronde, il nuovo TP della Red Bull ha sempre speso dolci parole per il venticinquenne, dicendosi in passato orgoglioso del suo passaggio nella scuderia di Milton Keynes.

Il fatto di poter lavorare con una persona su cui puoi fare affidamento è un treno che Tsunoda non deve assolutamente perdere. Il suo contratto dovrebbe scadere a fine 2025, quindi gli restano dodici gare per dimostrare il suo talento e convincere la sua squadra a rinnovarlo. Il pilota giapponese non ha più scuse: adesso è chiamato a dimostrare la sua maturità, e solamente attraverso delle gare solide potrà vestire anche nel 2026 la tuta della Red Bull.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Visa Cash App RB
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