Il Gran Premio degli Stati Uniti 2024 non sarà solo una sfida di velocità e strategia tra i migliori piloti del mondo, ma anche un’occasione per celebrare l’arte. Sul podio di Austin, infatti, i protagonisti riceveranno il trofeo “Heroo”, una creazione unica che coniuga design, emozione e tecnologia. Realizzato dall’artista e designer Matteo Macchiavelli in collaborazione con Pirelli Motorsport, Heroo promette di essere molto più di un semplice premio.
Heroo: il trofeo del GP USA
Si tratta di un simbolo di come la competizione automobilistica sia in continua evoluzione, non solo in termini di performance, ma anche nell’immagine che vuole proiettare. La figura umana stilizzata con le braccia alzate che caratterizza Heroo richiama il gesto di vittoria, mentre il rivestimento in fibra di carbonio, materiale principe nel motorsport, simboleggia l’unione tra tecnologia e velocità.
La collaborazione con Macchiavelli e la scelta di inserire elementi come la base in gomma, un evidente omaggio a Pirelli, mostra come l’arte possa inserirsi in modo innovativo anche in un contesto tecnologico come quello della Formula 1.
Un progetto che va oltre la pista
Il comunicato stampa di Pirelli evidenzia come i dettagli del trofeo, tra cui i caschi di diversi colori e materiali preziosi (oro, argento, titanio), siano stati scelti per riflettere l’importanza delle posizioni sul podio. Ma oltre all’estetica, Heroo incarna un messaggio più profondo: quello dell’eroismo contemporaneo. I piloti, considerati veri e propri eroi per il coraggio e l’abilità che mettono in pista, trovano in questo trofeo un riflesso del loro impegno.
Questa novità, però, non si fermerà alla premiazione del GP degli Stati Uniti. Heroo sarà prodotto anche come oggetto di design in edizione limitata per collezionisti, dimostrando come la Formula 1 possa essere un’ispirazione non solo sportiva, ma anche culturale.
Con l’introduzione di questo trofeo, Pirelli e Macchiavelli offrono una nuova dimensione alla celebrazione della vittoria in Formula 1, portando l’arte e il design su un palcoscenico internazionale. Un gesto che potrebbe aprire la strada a futuri esperimenti in cui la creatività e la competizione vanno di pari passo, trasformando i trofei in vere e proprie opere d’arte.
Ma anche no.
Non prendiamoci in giro
Questo Heroo non è altro che l’ennesima dimostrazione di come la Formula 1 stia cercando di liberarsi del suo passato, rendendo anche una semplice coppa un’operazione di marketing. Dopo una lunga gara, ci si aspetta di vedere il pilota sollevare una bella coppa, magari realizzata da maestranze locali. Invece ad Austin il vincitore poserà le mani su un Daft Punk in versione Lego che fa il cosplay di Topolino pilota, il tutto incollato su un ruotino Pirelli, giusto per ricordare chi sponsorizza lo show texano della Formula 1.
Per cortesia, non citatemi il trofeo Sonic del GP di Europa 1993, quello a confronto è il Cristo Velato.