Test Formula 1: tutti scienziati, fino al semaforo verde

La pista, inappellabile giudice, smentisce spesso le analisi azzardate che si fanno senza elementi per accontentare un pubblico vorace

La pausa invernale e la relativa carenza di notizie è da sempre una delle situazioni più complesse per la stampa specializzata in Formula 1.

Giornalisti e content creators sono in a corto di news e gli argomenti di cui discutere sono davvero pochi, così come i click.

Salvo eventi come il trasferimento di Hamilton e un presunto scandalo Horner, l’interesse verso la F1 subisce un calo fisiologico che, in qualche modo, va gestito e tamponato.

Come? Inventando.

Ferrari SF-24

Nessuna fonte, miriadi di informazioni

Nonostante la completa assenza di comunicati ufficiali, la mole di informazioni che si leggono in inverno è elevatissima, a tratti superiore a quanto si legge durante la stagione di Formula 1.

Mentre Leclerc è impegnato in una sessione di trekking in montagna, un giornalista ha già ottenuto più informazioni di lui sulla sua prossima monoposto.

La fonte di queste notizie certe è spesso avvolta da una densa nebbia e le testate si citano a vicenda in articoli in grado di far rimbalzare le news in maniera più efficace di quanto sappia fare un hacker intento a nascondere il suo IP.

Il risultato finale? Nessuno riesce a capire da dove provengano queste incredibili notizie.

Gli ingegneri del nulla

In questo magico contesto, social e pagine web si popolano di dettagliatissimi disegni tecnici, firmati da autorevoli penne e corredati da interessanti analisi.

Grandissimi esperti si lanciano in previsioni, con tanto di numeri ben definiti ed ecco che la nuova Ferrari diventa 1,5 secondi più veloce della precedente, così, a naso.

Tali analisi vengono date per verità assoluta, grazie alla presenza di dettagli esclusivi. C’è chi è in grado di fornire aggiornamenti quotidiani sullo sviluppo delle monoposto, il tutto con l’intento di nutrire fan affamati di notizie sui loro idoli.

Il profilo psicologico del pilota

C’è anche chi riesce a spingersi ben oltre, portando i suoi studi nel sociale.

Analizzando i profili social dei piloti, in combinazione al volo degli uccelli, si riescono a tracciare profili psicologici degni di un profiler dell’FBI.

Ecco che si riesce a monitorare la determinazione di un pilota, il suo grado di motivazione per la prossima stagione e, perché no, un malcontento che lo allontana dal rinnovo del contratto.

Anche qui sembra tutto perfetto e, mentre si dà per certo il rinnovo di Sainz, ecco che arriva improvvisamente l’annuncio di Hamilton in Ferrari.

Poi arrivano i test

E cosa succede? Crolla tutto.

La pista in pochissimi minuti smentisce il 100% delle analisi svolte su foto teaser o addirittura sui mockup risalenti al 2022.

Quando la figuraccia è ormai servita su un piatto d’argento, la verità vince su tutto e ha il potere di applicare una damnatio memoriae capace di cancellare le lunghissime analisi fatte su monoposto inesistenti.

God save the track.


Crediti foto: Ferrari

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