I test invernali del Bahrain 2025 hanno offerto i primi indizi sulle forze in campo per la prossima stagione di Formula 1 che si avvicina a grandi falcate. Lo start, difatti, è previsto per venerdì 14 Marzo, quando all’Albert Park scatterà la prima sessione di prove libere che avrà una valenza fondamentale visto che alcuni team sono usciti dalla tre giorni di Sakhir con alcuni interrogativi inevasi.
Come sempre, i numeri vanno analizzati con cautela, ma alcune tendenze emergono chiaramente dai dati raccolti nei tre giorni di prove. Un dato importante, che forse è stato un po’ troppo tralasciato, è quello relativo ai chilometri percorsi dalle nuove monoposto. Tra queste, spicca il ritorno della Mercedes a livelli di percorrenza che ricordano gli anni del dominio. Sorprende, di converso, il basso chilometraggio accumulato dalla Red Bull, ultima nella classifica dei giri completati.
Test Bahrain 2025: la classifica dei giri percorsi
Team | Day 1 | Day 2 | Day 3 | Total |
---|---|---|---|---|
Mercedes | 148 | 158 | 152 | 458 |
Haas | 160 | 135 | 162 | 457 |
Racing Bulls | 154 | 140 | 160 | 454 |
Alpine | 140 | 120 | 145 | 405 |
Williams | 131 | 127 | 137 | 395 |
Ferrari | 141 | 128 | 113 | 382 |
McLaren | 118 | 121 | 142 | 381 |
Kick Sauber | 114 | 136 | 104 | 354 |
Aston Martin | 88 | 102 | 116 | 306 |
Red Bull | 132 | 91 | 81 | 304 |
Test Bahrain – Mercedes torna a girare senza sosta
Con 458 giri totali, la Mercedes è stata la squadra che ha percorso più chilometri nei test. Un dato che riporta alla mente le stagioni vincenti del team anglo-tedesco, quando la loro affidabilità e capacità di accumulare dati rappresentavano un punto di forza determinante. Si ricordino, in tal senso, le sessioni dei primi anni dell’era turbo-ibrida: mentre le Frecce d’Argento accumulavano chilometri in forza di una power unit più avanzata e solida, le concorrenti passavano lunghi periodi ai box per gestire le defaillance propulsive tipiche di una nuova generazione di motori.
I paralleli, però, terminano qua. A differenza di quegli anni, le sensazioni sulla competitività pura della W16 sono meno incoraggianti. Sebbene la monoposto sembri solida e costante nei long run, i tempi sul giro non sono sembrati essere sovrapponibili a quelli della McLaren che, come spiegato in diversi focus, emerge come la vettura meglio messa al momento.
Test Bahrain – Red Bull in fondo alla classifica dei giri
Il dato più sorprendente dei test riguarda la Red Bull che, con soli 304 giri, è la squadra che ha girato meno. Per un team che negli ultimi anni ha dominato la scena con vetture affidabili e velocissime, si tratta di un campanello d’allarme. Problemi tecnici e piccoli intoppi hanno limitato il programma di lavoro, impedendo soprattutto al debuttante Liam Lawson di accumulare quel pizzico di esperienza che sarebbe servita in vista dell’esordio.
Non significa necessariamente che la RB21 non sarà competitiva, ma il fatto che la scuderia campione in carica abbia avuto difficoltà nei test invernali non è un segnale da sottovalutare. Anche perché è emerso che del lavoro c’è ancora da fare. Lo staff guidato da Pierre Waché non ha avuto i riscontri desiderati dal nuovo fondo e ha passato molto tempo a comparare due specifiche di ali anteriori che hanno bisogno ancora di approfondimenti perché non è stata ancora deliberata la versione definitiva. Max Verstappen, nell’ultimo giorno di lavoro, è sembrato piuttosto nervoso nel constatare che la vettura non è ancora dove vorrebbe fosse. A Milton Keynes saranno giorni di attente ponderazioni.

Test Bahrain – Ferrari non chiude la simulazione gara con Hamilton
Alle spalle di Mercedes, Haas (457 giri) e Racing Bulls (454 giri) hanno dimostrato grande affidabilità, mentre Ferrari e McLaren si sono fermate rispettivamente a 382 e 381 giri. Woking ha completato il programma di lavoro senza particolari intoppi, mentre Maranello ha chiuso anzitempo la giornata conclusiva. Cosa che ha impedito a Lewis Hamilton di fare una vera e propria simulazione di gara. Qualcosa che potrebbe pesare soprattutto nella prima fase del campionato visto che il britannico non è riuscito a raggiungere il feeling sperato con team e auto. Ancora, Ferrari ha dimostrato che la nuova configurazione sospensiva (pull-rod all’anteriore) ha bisogno di ulteriori valutazioni: la SF-25 è un cantiere ancora aperto.
Alpine e Williams hanno accumulato un buon numero di chilometri, mentre Kick Sauber e Aston Martin si trovano nella parte bassa della classifica dei giri, poco sopra la Red Bull. A destare preoccupazione per i suddetti team non è solo la scarsità di giri effettuati, ma anche le prestazioni offerte. Né la vettura svizzera né quella inglese sembrano aver fatto progressi sensibili rispetto all’anno scorso. Anzi, nel caso specifico della AMR25, il passo indietro appare netto.
La maratoneta Mercedes esce quindi con una grande mole di dati da analizzare e solitamente è una cosa positiva in questa fase embrionale della stagione. Red Bull di elementi ne ha pochi e la cosa potrebbe pesare nell’abbrivio iridato. Conterà la capacità di reagire del team che vorrebbe chiudere in bellezza l’ultimo anno dell’attuale cornice normativa. Sempre che Ferrari e McLaren siano dello stesso avviso…
Crediti foto: Formulacritica