Test Bahrain 2025 – Schema invertito rispetto ai primi due giorni per la Ferrari. Nella sessione mattutina, finalmente libera da nubi e svoltasi con temperature più in linea con i normali canoni di Sakhir (alle 10:00 locali, orario dello start, la temperatura dell’aria era di 17°C, quella dell’asfalto di 28), è stato Charles Leclerc a guidare la SF-25. Una sessione che il monegasco avvia con i soliti giri push alternati da tornate di cool down.
Da segnalare che Leclerc, rispetto al pomeriggio di ieri, usa una copertura del motore con sfoghi dell’aria calda più ristretti perché la temperatura è inizialmente più bassa. Nel corso della giornata si potrebbe tornare alla configurazione più aperta.
Nei pochi giri iniziali, il monegasco, pure issandosi temporaneamente in testa, fatica nell’ultima curva e nella solita 4 che la SF-25, in questi giorni, ha particolarmente sofferto. A centro piega l’auto tende ad allargarsi in virtù di un appena accennato sottosterzo. La pista, molto sporca e poco gommata, non aiuta in questa fase. Charles rientra ai box e inizia il solito lavoro sull’assetto dell’auto. Che proseguirà in diverse tornate come vedremo nelle righe successive.

Test Bahrain, Ferrari SF-25: un assetto difficile da trovare
Dopo una sosta abbastanza lunga la SF-25 n°16 torna in pista. Gomma C3 nuova per il monegasco che, impegnato in un giro spinto, commette un errore in Curva 14, uscendo largo. Il vento è ben presente e in quella sezione di pista impatta lateralmente sulle vetture. Non è il solo Charles ad avere questo genere di problema in cui sono occorsi anche Max Verstappen e Lando Norris. Leclerc torna subito ai box.
Nelle prime due ore -piuttosto spezzettate nell’incedere – né Leclerc né gli altri piloti in pista hanno trovato la quadratura del cerchio. Le temperature della pista, in progressivo aumento, hanno cambiato lo scenario rispetto ai giorni precedenti. Ferrari, in una nuova serie di run a singhiozzo, ha ricoperto di flow-viz i braccetti della sospensione anteriore col fine di capire meglio come agiscono sinergicamente l’azione aerodinamica e quella meccanica. D’altro canto lo schema a tirante (pull-rod) è stato introdotto proprio per massimizzare i benefici aerodinamici e contestualmente spostare verso il basso i pesi della componentistica della sospensione.
Dopo metà sessione Leclerc è in pista ma le sensazioni di guida non cambiano. La SF-25 continua a mostrare difficoltà, specie in Curva 13. La conduzione non è lineare, Charles deve “remare” descrivendo una traiettoria mai lineare. Fino a questo momento sembra che la Ferrari non abbia trovato la quadratura del cerchio con un assetto non ben delineato.
Il lavoro si è concentrato anche sui freni anteriori con la sostituzione dei dischi. Leclerc ha lamentato uno sbilanciamento nella fase d’arresto e i meccanici hanno operato sulla zona. Ma non solo. Il lavoro sulle sospensioni è stato costante. A un’ora e mezza dalla fine della seduta i meccanici agivano sull’attacco del triangolo superiore anteriore.

Test Bahrain, Ferrari SF-25: la “non-simulazione” gara di Charles Leclerc
A un’ora e mezza dal termine Leclerc è in pista con gomma media. Per la prima volta in questa mattinata il monegasco affronta uno stint più lungo che lasciaa immaginare che la SF-25 sia in modalità simulazione gara. Non è così, come vedremo. Con compound C3 i riscontri cronometrici non sono esaltanti: Charles viaggia sull’1.38 basso. Solo dieci giri e la rossa è nuovamente ai box per un’altra sosta abbastanza prolungata.
Questa la sequenza del run:
- – OUT
- – 1.36.8
- – 1.36.8
- – 1.37.0
- – 1.37.0
- – 1.37.3
- – 1.37.9
- – 1.38.2
- – 1.38.2
- – IN
A 55 minuti dal termine Leclerc fa nuovamente capolino in pista. Gomma C3 per il monegasco che apre con 1.37.703 come time attack. Il vento, anche in questa fase, la fa da padrone: 3.2 metri al secondo da Nord. Ecco la sequenza dei tempi in uno stint con alto carburante a giudicare del comportamento nei trasferimenti di carico laterale:
- OUT
- 1.37.703
- 1.36.557
- 1.37.190
- 1.37.492
- RED FLAG
Le operazioni si interrompono per l’esplosione del vetro della cabina che accoglie il direttore di gara. Dopo lo stop per il blackout del primo giorno, un altro inconveniente insolito. Charles torna ai box interrompendo l’attività. il “16”è nuovamente “on track” nell’ultima mezz’ora con compound medio C3.
- OUT
- 1.36.582
- 1.36.298
- 1.36.506
- 1.36.819
- 1.36.889
- 1.36.985
- 1.36.860
- 1.39.472
- IN
Test Bahrain, Ferrari: termina il lavoro di Leclerc
La sessione di Leclerc si chiude senza effettuare una vera e propria simulazione di gran premio. Per espletarla bisognerà attendere il pomeriggio quando il testimone passerà a Lewis Hamilton. Il bilancio della sessione è difficile da tracciare. Lavoro molto spezzettato in cui il box è stato grande protagonista visto che la vettura è spesso stata oggetto di regolazioni che hanno investito soprattutto la sospensione anteriore.
Le mutate condizioni atmosferiche e dell’asfalto hanno resettato i parametri ed è stato necessario ricalibrare un setup che, alla fine delle operazioni, non sembrava essere del tutto centrato nonostante il miglior tempo di sessione (1.30.811, ndr) dal valore pressoché nullo. Le ultime quattro ore saranno cruciali per capire se le difficoltà saranno state superate e per valutare il passo in relazione alle principali sfidanti: Mercedes W16, Red Bull RB19 e McLaren MCL39.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP