Test Bahrain 2025 – Ultima sessione di lavoro per la Ferrari sul tracciato di Sakhir. Dopo una mattinata abbastanza imperscrutabile con Charles Leclerc a bordo (leggi il report), è Lewis Hamilton a prendere possesso dell’abitacolo della SF-25. Il vento, che al mattino ha dato parecchio fastidio, è addirittura aumentato passando da 2.3 a 3.3 metri/secondo. Una variabile da tenere presente.
Non è un caso verrà l’ultima simulazione di passo gara sia stata affidata a Lewis Hamilton che nella sua carriera ha dimostrato di essere particolarmente efficace nella gestione delle gomme e nella comprensione del mezzo sulle lunghe distanze. La Ferrari cerca risposte e si affida all’esperienza del sette volte campione del mondo per capire se la SF-25 è davvero sulla strada giusta.
Test Bahrain, Ferrari SF-25 – Il lavoro pomeridiano di Lewis Hamilton
Il lavoro, come al solito, inizia con l’alternanza di giri push e tornate di ricarica dei sistemi ibridi. Gomme C3 e un comportamento che nelle prime battute non convince molto. Il retrotreno è sempre un po’ sfuggente con tendenza al sovrasterzo. Questo comportamento determina, in uscita di Curva 10, un largo abbastanza abbondante con la SF-25 che alleggerisce il posteriore a centro curva. Nessun problema di sorta per il sette volte iridato che però preferisce prendere la via dei box per effettuare delle modifiche d’assetto. Si segnala il lavoro sul flap anteriore al quale viene abbassato l’angolo di incidenza.
Hamilton scende in pista dopo un’ora circa dall’avvio della seduta con gomma C3 nuova. Ricordiamo che questo è il compound che nel weekend di gara sarà la soft. Vettura molto bassa che scintilla in maniera evidente nella percorrenza di Curva 12. La SF-25 saltella a dimostrazione di un assetto poco rigido: prosegue il lavoro di calibrazione delle sospensioni. Lewis, al momento, è terzo di giornata col crono di 1.30.601. Subito dopo rientra ai box per le modifiche d’assetto del caso.
Il pompaggio al retrotreno in Curva 12 si conferma anche nell’uscita successiva. Questo tipo di movimento non si era osservato nella giornata di ieri, a conferma che, almeno fino a questo momento, la Ferrari sta svolgendo un lavoro diverso per quanto riguarda i gruppi sospensivi.
Dopo questa prima fase di lavoro sulla vettura di Lewis Hamilton si effettuano misurazioni su l’usura del pattino. Subito dopo si agisce sul terzo elemento per irrigidire ed alzare la vettura. È evidente che si intende superare i problemi osservati precedentemente in Curva 12. Il britannico scende in pista per validare le modifiche effettuate. Gomma C4 per l’ex Mercedes con crono di 1.30.7 ripetuto in fotocopia per due tornate. Non migliora il tempo globale ma migliora nel terzo settore in cui sembra essere migliorato quel comportamento sobbalzante osservato in precedenza. Lewis torna ai box.
La SF-25 n°44 ritorna in pista con gomma C4 per limare il crono: 1.30.345 (sarà il suo migliore, il sesto della sessione, ndr). Comportamento auto globalmente migliorato anche se la vetta resta a 305 millesimi dopo questo singolo shot a seguito del quale riprende la via del box. In questa fase Lewis permane un bel po’ per preparare la simulazione di passo gara.

Test Bahrain Ferrari SF-25, come Leclerc anche Hamilton non la effettua simulazione gara
Il test chiave dell’ultimo giorno di lavoro inizia quando mancano 95 minuti alla bandiera a scacchi. Quella che doveva essere una simulazione da effettuare all’imbrunire, con una temperatura dell’aria di 16°C e della pista di 22°C, ben al di sotto dei valori registrati in mattinata, non viene di fatto completata.
Si procede con due stint spezzettati. La n°44 parte con gomma C3. Classico installation lap, passaggio ai box e partenza in fondo alla pit lane.
Stint 1, gomma C3
- OUT
- 1.36.469
- 1.36.624
- 1.36.862
- 1.36.499
- 1.37.255
- 1.36.835
- 1.36.851
- 1.38.075
- 1.37.076
- 1.37.791
- IN
Al termine di questa dozzina di passaggi, Hamilton non effettua il canonico pit stop ma rientra nel garage. Sulla SF-25 viene cambiata l’ala anteriore e si effettuano delle regolazioni meccaniche. Il test non è stato soddisfacente, con una monoposto altalenante nel passo, come si può osservare dai tempi sopra riportati. Mentre Lewis girava, Charles Leclerc, in conferenza stampa, confermava che la Ferrari ha del lavoro da fare e che l’assetto non ha soddisfatto appieno.
La sosta si protrae per diversi minuti. Il sette volte iridato si rivede in pista a 50 minuti dal termine dopo che sulla vettura sono stati eseguiti altri aggiustamenti alla sospensione. Gli ingegneri proseguono nella conoscenza del pull-rod anteriore che, a quanto sembra, sta producendo più di un grattacapo.
Stint 2, gomma C3
- OUT
- 1.35.906
- 1.36.574
- 1.36.718
- PIT
Si chiude un altro “segmento” molto breve prima di rientrare in garage. Sulla SF-25 vengono effettuate altre modifiche d’assetto che non verranno più provate in pista.
La parte conclusiva della sessione non è fruttuosa per Lewis Hamilton che chiude con solo 47 giri. La SF-25 n°44 resta ferma ai box col cofano motore smontato. Nel frattempo i meccanici iniziano a riporre il materiale nei cassoni. Test che si chiudono anzitempo per il Cavallino Rampante che torna in Italia con qualche dubbio di troppo.
In chiusura di giornata, per fare un rapidissimo bilancio, bisogna osservare che nè Charles Leclerc nè Lewis Hamilton hanno effettuato una vera e propria simulazione di gara nella giornata conclusiva. Per quanto riguarda il britannico, non ne ha sostenuta una sola nell’arco dei tre giorni.
Il solo Leclerc l’ha affrontata ieri pomeriggio, senza risultati esaltanti. Come ha spiegato il monegasco, la Ferrari ha ancora lavoro da fare. I dati raccolti in 24 ore di lavoro saranno oggetto di approfondite analisi che si concentreranno certamente sulle sospensioni che , ad oggi, sono ancora materia di studio per gli ingegneri di Maranello.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP