La Ferrari esce ammaccata dal mondiale 2025, inutile girarci intorno. Proprio per questo è necessario uno scatto nella stagione delle grandi opportunità tecnico-normative. Fred Vasseur, colui il quale ha ammesso che il Cavallino Rampante ha bloccato gli sviluppi della SF-25 in primavera ha posto in evidenza un punto che rischia di passare inosservato nelle analisi preliminari sulla prossima stagione di F1: “Il prossimo anno non sarà importante la prima immagine della stagione, non sarà importante la classifica dell’Australia, sarà importante lo sviluppo e la capacità di sviluppo rapido. Quella stagione non finirà sicuramente in Australia, non importa se siamo primi o decimi, ma sarà una lunga strada fino alla fine, sarà una lunga strada per tutti”.
Parole che sintetizzano una tendenza chiara nella massima serie a ruote scoperte: non conta solo partire forte, ma saper leggere il regolamento, interpretarlo e tradurlo in vantaggio competitivo nel corso della stagione. Stefano Domenicali lo aveva già sottolineato (leggi qui): i valori emersi in apertura di campionato e quelli definitivi difficilmente saranno coincidenti. La capacità di adattamento, la rapidità nello sviluppo e l’efficacia degli aggiornamenti diventano quindi elementi chiave, più importanti della posizione nei primi Gran Premi.

F1, Ferrari: nel 2026 una necessaria reazione
Questo concetto ha un impatto diretto su Ferrari, la scuderia che più di ogni altra ha sofferto le difficoltà del 2025 legate agli aggiornamenti tecnici. La stagione passata ha dimostrato quanto possa essere decisivo centrare i giusti aggiornamenti, soprattutto in aree critiche come la sospensione posteriore, che nella SF-25 non ha funzionato come previsto. Il fallimento di questa componente ha compromesso la stabilità della vettura, limitando le prestazioni sul lungo periodo e facendo emergere limiti nella capacità di sviluppo della squadra.
Il 2026, dunque, rappresenta un banco di prova che a Maranello si deve necessariamente superare. Vasseur lo sa ed è probabilmente consapevole che il suo futuro in rosso passa dal prossimo campionato. Con l’introduzione di regolamenti sempre più stringenti sul budget cap e sull’ATR (Aero Testing Restrictions), Ferrari dovrà dimostrare non solo di aver appreso dai propri errori, ma di saperli trasformare in vantaggio competitivo. Ogni aggiornamento dovrà essere mirato, calibrato con precisione e, soprattutto, testato in maniera rapida per generare risultati tangibili in pista.
La filosofia di Vasseur suggerisce che la stagione non sarà determinata da una singola gara, né da una prima impressione emergente a Melbourne. Al contrario, sarà una lunga maratona tecnica, in cui la capacità di leggere le informazioni raccolte dai test e dai primi Gran Premi, interpretarle correttamente e applicarle attraverso aggiornamenti efficaci sarà il vero discriminante tra successo e fallimento.
In questo contesto, Ferrari non può permettersi di ripetere gli errori del 2025: un approccio lento (ciò che emerge dal comparto motori con Red Bull e soprattutto Mercedes più “coraggiose” nel leggere le norme non fa stare sereni) o impreciso nello sviluppo rischierebbe di compromettere l’intera annata, lasciando spazio agli avversari più rapidi nel portare in pista soluzioni efficaci.

Un elemento centrale sarà quindi la strategia di sviluppo. Negli ultimi due cicli normativi, scuderie come Mercedes, Red Bull e McLaren hanno dimostrato che la costanza e la rapidità negli aggiornamenti possono ribaltare le aspettative iniziali. Red Bull, ad esempio, ha spesso compensato partenze incerte con una capacità di evoluzione continua della monoposto, riuscendo a chiudere la stagione al vertice nonostante performance altalenanti nei primi appuntamenti. Ferrari, al contrario, dovrà evitare cali di ritmo e problemi di implementazione tecnica che nel 2025 hanno limitato l’efficacia degli aggiornamenti, specialmente nelle aree più sensibili dell’auto.
La gestione delle risorse, in un contesto di budget cap, diventa anch’essa fondamentale. Ogni aggiornamento deve essere valutato non solo in termini di impatto immediato in pista, ma anche in funzione del percorso evolutivo della stagione. La capacità di selezionare i punti critici su cui investire e di testare rapidamente le modifiche sarà la chiave per ottenere vantaggio competitivo. Qui entrano in gioco le capacità organizzative e tecniche della squadra: simulazioni, analisi dei dati e interazione tra reparti aerodinamici e motore diventeranno elementi determinanti per il successo. La sfera predittiva, ma come ora, assume un peso enorme.
Il 2026 sarà quindi un banco di prova per Ferrari che dovrà dimostrare di aver trasformato le debolezze dell’anno che sta per chiudersi in punti di forza. La sospensione posteriore, simbolo delle difficoltà tecniche dell’anno passato, rappresenta un esempio concreto di quanto sia importante l’efficacia dello sviluppo: non basta progettare componenti innovative, bisogna anche saperle implementare correttamente e rapidamente, evitando che problemi simili si ripetano.

In sintesi, la prossima stagione non sarà decisa dal primo Gran Premio, né dalle impressioni di primo pelo. Sarà una lunga maratona tecnica, in cui la rapidità nello sviluppo, la capacità di leggere e interpretare il regolamento, e la precisione nell’implementazione degli aggiornamenti diventeranno fattori decisivi. Ferrari ha davanti una sfida impegnativa: trasformare l’esperienza negativa del 2025 in una strategia di sviluppo coerente ed efficace, capace di competere con avversari che negli ultimi anni hanno dimostrato grande capacità di adattamento.
Fred Vasseur non dà spazio a illusioni avendo imparato che in Ferrari è pericolosissimo alimentare sogni e speranze: chi saprà sviluppare meglio e più velocemente sarà la vera sorpresa della stagione, e la Rossa deve dimostrare di aver imparato dai propri errori per non farsi trovare impreparata. Il 2026 non sarà una corsa di velocità immediata, ma una competizione di intelligenza tecnica e capacità organizzativa, dove il vero vincitore sarà chi avrà saputo costruire una vettura competitiva attraverso lo sviluppo continuo e mirato.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP
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