Suzuka: il giudice supremo nel duello Ferrari SF-24 e Red Bull RB20

Da una pista da graining si passa a un tracciato da degrado termico. Suzuka dirà se la Ferrari ha davvero chiuso il gap dalla Red Bull

2-1. Per ora lo score dice che la Red Bull è in vantaggio sulla Ferrari. Dopo le prime due gare del campionato del mondo di F1 2024 la RB20 era sembrata essere avanti in maniera abbastanza netta. D’altro canto due doppiette non si fanno per caso. Poi, a Melbourne, i valori si sono ribaltati. Perché?

Al di là dei problemi di affidabilità occorsi alla macchina di Max Verstappen e quelli al fondo che hanno limitato le performance di Sergio Perez che la bandiera a scacchi l’ha vista (P5 per lui alla fine delle operazioni, ndr), sul passo la SF-24 era parsa più solida in ogni singola sessione di libere. 

La miglior gestione delle gomme durante l’evento domenicale non ha fatto altro che confermare le sensazioni precedenti: mentre Perez lottava col graining, Sainz e Leclerc filavano in scioltezza in testa al plotone.

L’Albert Park ha quindi fornito dati nuovi con i quali valutare più attentamente le prestazioni delle vetture. Il primo, sommario, verdetto, dice che sulle piste dove la partita si gioca sul graining e non sul degrado termico la Ferrari è più competitiva nei confronti della Red Bull

F1 - Graining

A Sakhir la Red Bull era nettamente avanti. Con le hard la RB20 riusciva a tenere il passo che la Ferrari aveva con la media. A Jeddah, Verstappen e Perez  riuscivano a portare prima le gomme nella corretta finestra tenendole dentro con molta più disinvoltura. Cosa sottolineata sia dalla Ferrari sia da Simone Berra, Chief Engineer della Pirelli. 

All’Albert Park il discorso del degrado termico è stato riposto ed è emerso quello del graining. Questo fenomeno si evidenzia in presenza di particolari condizioni: superficie liscia della pista, carichi laterali relativamente bassi e lunghi rettilinei che raffreddano gli pneumatici.

Cose, queste, che rendono anelastica la struttura della gomma che non permette al battistrada di ricevere il solito supporto dalla flessione dei fianchi. L’usura aumenta e i piloti pagano dazio, specie se non si è in aria libera. In questo senso si spiegano anche le differenze tra Carlos Sainz e Charles Leclerc. 


Ferrari SF-24 – Red Bull RB20: grainig vs degrado termico

In ogni caso la Ferrari ha compiuto uno step enorme rispetto all’anno scorso quando la SF-23 faceva letteralmente impazzire driver e tecnici al variare delle mescole. Bastava un pit stop per far cambiare le prestazioni della macchina in maniera clamorosa.

Frédéric Vasseur ha spiegato l’evoluzione compiuta dalla Ferrari da un anno all’altro: “Non sono sicuro che si possa dire che la gestione delle gomme sia stata l’obiettivo principale dello sviluppo di questa auto. Quello che è vero è che l’anno scorso il problema principale era il fatto che la macchina era molto difficile da guidare”. 

In gara, se spingevamo, commettevamo errori danneggiando le gomme: si attivava una sorta di spirale negativa. Quest’anno è molto più facile. Sappiamo dov’è il limite e possiamo rimanere un po’ al di sotto. Quando devi gestire le gomme è molto più facile e sono molto più sotto controllo rispetto all’anno passato quando erano un po’ più in modalità sopravvivenza”.

Ferrari, nonostante tutto, riusciva a districarsi bene anche nella stagione 2023 quando c’era da metterla sul graining. Esplicativo di ciò fu il Gran Premio di Las Vegas che presentava caratteristiche simili a quelle osservate in Australia. 

Ferrari

A Suzuka si tornerà indietro: il degrado termico del posteriore sarà grande protagonista, come accaduto in Bahrain. Tra esse veloci, lunghe e senza tregua le caratteristiche mutano drasticamente rispetto al semipermanente australiano. Così come le prestazioni che dipenderanno dal degrado degli pneumatici. 

Il carico aerodinamico sarà cruciale: se mancherà, l’asse posteriore soffrirà. Suzuka è una di quelle piste in cui la gomma può offrire prestazioni pessime anche col battistrada intatto. La chiave sarà il controllo delle temperature. Per tale ragione e per quanto visto a Sakhir, la Red Bull potrebbe tornare alla ribalta

Per la Ferrari sarà un grande stress test che, se superato a pieni voti, darebbe davvero un altro gusto al campionato del mondo. Vorrebbe dire che la Red Bull è battibile sul suo terreno di caccia, cosa che aumenterebbe drasticamente la pressione sui campioni del mondo. Che altro non è che ciò che vuole fare Fred Vasseur in questa campagna iridata.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Scuderia Ferrari

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