F1 – Il team Alpine è in continua ristrutturazione, a ogni livello. È di ieri la notizia – che non riguarda direttamente le attività della franchigia di Enstone – riguardante Luca De Meo che non sarà più il CEO della Renault. Una figura comunque importante, uno degli artefici dei tanti movimenti interni a una compagine che non riesce a trovare una linea organizzativa stabile e coerente.
Andando nello specifico della scuderia che dall’anno prossimo si affiderà ai propulsori Mercedes dopo la dismissione del programma motori F1 di Viry-Châtillon, il mese scorso si è registrato l’addio di Oliver Oakes, team principal che operava a Enstone da meno di un anno. Un vuoto di potere che sarebbe stato colmato, pro tempore, da Flavio Briatore che in Alpine era stato voluto proprio da Luca De Meo.
Nella giornata di ieri, un’autorevolissima fonte come Motorsport.com aveva rilanciato il nome di Steve Nielsen in qualità di nuovo team manager dell’équipe transalpina. Figura selezionata direttamente da Flavio Briatore, che gli avrebbe affidato un ruolo strategico nella ristrutturazione continua del gruppo.
Nielsen, 60 anni, porta con sé un’esperienza pluridecennale nel Circus dei gran premi, dove è attivo sin dal 1986. Ha svolto ruoli tecnici e organizzativi presso team storici come Lotus, Tyrrell, Honda, Arrows e soprattutto Benetton, scuderia in cui ha lavorato a stretto contatto con Briatore.
Il manager cuneese puntava su una figura solida e navigata come quella di Nielsen che ha operato, in ruoli analoghi a quello che dovrebbe avere in Alpine, in Toro Rosso e Williams. Il britannico sarebbe stato anche scelto per le competenze acquisite in FIA, in cui ha operato come direttore sportivo dal 2017, uscendo dall’organigramma dell’organo di governo del motorsport nel gennaio 2023.

Alpine: Steve Nielsen potrebbe rimanere un’ipotesi irrealizzata
Da verifiche fatte nelle ultime ore dalla nostra redazione, abbiamo appreso che la firma col sodalizio francese non è imminente e che l’operazione potrebbe addirittura saltare. Il motivo alla base di questa virata sarebbe da ricercarsi anche nella rimozione di Luca De Meo. La partenza del dirigente meneghino renderebbe la posizione di Briatore meno solida e questo, a cascata, starebbe bloccando l’arrivo di Nielsen che, dal canto suo, avrebbe preso tempo per evitare di ritrovarsi in un contesto in cui non v’è certezza operativa.
Molto dipenderà dal nuovo n. 1 della Losanga, che verrà designato nei prossimi giorni e che potrebbe operare scelte diverse nella scuderia di Formula 1 che, con la parziale chiusura del reparto motori (resta aperto per il WEC e altre categorie), ha perso gran parte della sua identità francese. Briatore, uomo di fiducia di De Meo, potrebbe non godere dello stesso appoggio avuto sinora, vedendosi limitato il raggio d’azione in seno al team. Fatti, questi, che stanno frenando una trattativa che correva spedita verso la definizione.
Riportiamo queste indiscrezioni così come ci sono giunte, anche assumendoci il rischio giornalistico di affermare il contrario di quanto espresso da testate di grande autorevolezza come Motorsport e Autosport.
Crediti foto: Alpine, F1
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